Purea di patate dolci
Qui regna il grigio assoluto: nebbia e pioggerellina imperano e ci sto come in un baccello (ho troppi geni padanorisicoli ;-))) ma è il periodo miglio per il "cibo-coccola".
Per contrasto così come mi piacciono i cibi croccanti e dai gusti forti, amo i cibi morbidi e caldi ... un bel ritorno all'infanzia soprattutto con tutto quello che è purea. Mi piacciono tutti i tipi di purea da quella di zucca alle mele fino al sedano-rapa.
L'altro giorno però volevo qualcosa di caldo ma anche di colorato. Le patate dolci che vendono in Italia tendono a essere grigiastre una volta cotte e forse troppo simili al colore plumbeo del cielo.
Zafferano e pepe rosa hanno dato loro un po' sprint. Le ho cotte a lungo e abbinate sempre a una proteina vegatale, il curry di tofu ad esempio, o animale, come il salmone marinato.
3 patate dolci medie
1/2 litro di latte di soia non zuccherato
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva leggero (ligure o Garda)
4/5 stimmi di zafferano
sale
1 cucchiaio di pepe rosa
Avvolgete le patate in carta d'alluminio e cuocetele in forno caldo a 180° per 40 minuti.
Mettete a bagno gli stimmi di zafferano in due dita di acqua tiepida.
Tirate fuori dal forno le patate, scavatene la polpa e mettetela in una pentola con il latte di soia e un pizzico di sale. Portate a bollore, abbassate la fiamma e fate cuocere per 15 minuti poi con un cucchiaio montate il purè aggiungendo l'olio (se risultasse troppo denso aggiungete altro latte di soia). Unite lo zafferano e aggiustate di sale.
Servite spolverato di pepe rosa frantumato con le mani.