venerdì, giugno 23, 2006

Chiuso per ferie fino al 3 luglio



Anche le cuoche petulanti vanno in vacanza!!! Tra due ore spengo il PC, lo caccio in un cassetto e me lo dimentico per una settimana. Credo che prenda male persino il cellulare ;-DDDD
Sarò più o meno nel luogo della foto ... un indizio? Sardegna-zona delle aragostelle ;-))
Spiaggie, sole, vento, mare conditi con olio buono e tanto pane carasau!
Abbracci e baci a tutti!

Fiori di zucca per Fior di Zucca



Visto che Fiore li ha beccati subito, nascosti dietro il seitan di ieri. Eccoli qui!
I primi di fiori di zucca belli e non cari come un diamante con un bel ripieno di cipolla e zafferano.
Ho dovuto accendere il forno ma per pochissimo e poi sono ottimi freddi...fateli la sera e poi portateveli in spiaggia o al lavoro; sono un ottimo finger food!
In più sono leggeri e hanno un bell'equilibrio di energie.

15 fiori di zucca
1 cipolla di tropea grande
100 gr di tofu
1 o 2 cucchiai di lievito alimentare
1 cucchiaio di germe di grano (o di fiocchi d'avena o di pane grattuggiato)
1 bustina di zafferanno o 3 stimmi ammollati in acqua
1 cucchiaio di olio extra-vergine d'oliva
sale
pepe

Pulite i fiori di zucca togliendo gli stimmi centrali. Affettate sottile la cipolla e fatela stufare nell'olio con un pizzico di sale. In un blender mettete la cipolla cotta, il lievito, il germe di grano, lo zafferano e il tofu. Frullate fino a ottenere un composto morbido e non troppo liquido (nel caso aggiungete o lievito o pane), salate e imbottite i fiori di zucca. Diponeteli in una pirofila, versate un filo di olio, una spolverata di pane grattuggiato e cuocete per 15 minuti a 180°.

giovedì, giugno 22, 2006

Bocconcini di seitan in crosta di mandorle



Il seitan fatto a cotoletta è perfetto anche quando fuori ci sono 33° meglio ancora se si usa il wok e lo si fa a bocconcini (nella foto sembrano enormi ma giuro che non lo erano ;-D) che sono velocissimi da cuocere. L'importante è farli intiepidire altrimenti si rischia l'ustione.
L'unico momento creativo lo riservo alle differenti forme di impanatura... non c'è pane ma germe di grano (ricco in vitamine e sali minerali), le mandorle e l'erba cipollina fresca sono un connubio non solo molto piacevole e fresco ma ricco in vitamine e aminoacidi essenziali.

1 confezione di seitan
1/2 tazza di latte di soia non zuccherato
2 cucchiai di farina
15 mandorle
3 cucchiai di germe di grano
1 cucchiaio di lievito alimentare
4 cucchiai di olio di sesamo
2 cucchiai di fiocchi d'avena
sale
fette di limone

In un blender frullate le mandorle, il germe di grano, il lievito, i fiocchi d'avena e l'erba cipollina. Sciacquate il seitan e asciugatelo con la carta da cucina. Tagliatelo a bocconcini e passateli nella farina, poi nel latte e infine nel composto di mandorle e germe di grano. Nel wok scaldate l'olio e cuocetevi, aiutandovi conl e bacchette o una pinza, i bocconcini fino a quando la crosta non sarà dorata. Salateli e serviteli con fette di limone.

mercoledì, giugno 21, 2006

Le melanzane "sceme"



- 2 giorni alla partenza e le scorte in frigo si assottigliano ;-)
melanzane yin/forno yang....voglia di cucinare meno di 0. Ieri a Milano c'erano 33° con un tasso di umidità tale da avere la cappa grigia e una vaga senzazione di soffocamento.
La ricetta è così semplice da non aver bisogno di dosi...il trucco sta nell'accendere il forno a 200° e uscire dalla cucina.
Tagliate le melanzane a metà e incidetele a scacchiera. Conditele con una soluzione fatta di olio extavergine, un goccio di aceto balsamico, erba cipollina tritata e un pochino di acqua.
Mettete le melanzane nel forno e dimenticatevele per trenta minuti (andate in terrazzo, mettete a mollo piedi e braccia in acqua gelata....).
Con destrezza toglietele dal forno (spegnetelo!) e fatele raffreddare. Sale, pepe...meglio ancora gomasio...ma di questo vi parlerò domani ;-)) Si mangiano scavandole con il cucchiaio.
Se siete abbastanza ardimentosi potete mettere qualche fettina di aglio nelle incisioni, si scioglierà durante la cottura e terrà lontane le zanzare ;-))

martedì, giugno 20, 2006

Lenticchie Roberta



Capita che hai un blog, capita che le persone ti scrivano (e si stupiscano pure perché rispondi...boh!), capita che con alcune avvii un' amicizia virtuale in cui dalle istruzioni per la pasta madre arrivi a uno scambio quotidiano di ricette, sensazioni e racconti, capita che ti scambi cibo e libri per posta. I miei amati BBM hanno nature differenti e sono sempre motivo di gioia infinita.
Roberta è una persona speciale, una vera artista e sue sono le lenticchie della foto, la ricetta però è mia ;-).
Le insalate tiepide o fredde di legumi sono purtroppo molto poco diffuse nell'erronea, e molto boccaccesca, idea che tutti diano problemi intestinali ... questo è vero solo in parte e per due motivi: i legumi con la buccia e un intestino che ha difficoltà a tollerare i legumi perché messo sotto stress da un'alimentazione troppo proteica e soprattutto ricca di latticini (compreso lo yogurt). Le soluzioni: i legumi decorticati (togliere la buccia ai ceci può essere un modo per tener occupati mariti o figli noiosi ;-)) o con buccia sottile come le lenticchie e non fare della "mozzarella e pomodoro estiva" il pasto quotidiano... tanto le calorie sono troppe comunque ;-))
Per questa ricetta non usate le lenticchie rosse: tendono a disfarsi, meglio usarle per i purè o i dahl.

150 gr di lenticchie mignon (verdi, marroni o di Castelluccio)
2 cipollotti
2 zucchine
1 carota
5 pomodori secchi (opzionali)
1 pezzetto di kombu
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
sale
qualche foglia di timo e di basilico

Sciacquate bene le lenticchie e mettetele a bagno con la kombu per un'ora. Scolatele, copritele di acqua fredda e fate cuocere per una 40 minuti o comunque fino a quando non saranno cotte ma non disfatte. Togliete la kombu e fate raffreddare. Affettate sottili le verdure e saltatele velocemente nel wok con l'olio e i pomodori secchi tagliati a pezzettini. In una zuppiera mescolate le lenticchie con le verdure e le erbe aromatiche spezzettate. Salate, pepate e servite quest'insalata appena tiepida o fredda.

lunedì, giugno 19, 2006

Il club del wok: zucchine e tofu




















Tofu tofu tofu.... sarà che è perfetto per l'estate, sarà che ne ho troppo nel frigo e fra una settimana vado in vacanza (per poco ma se lascio il frigo così mi ritrovo con allevamenti di muffe degni del laboratorio Pasteur), sarà che ho ripreso in mano il mio libro preferito sul tofu e che finalmente ho trovato anche le zucchine mignon al mercato.
Piccoline con il fiore attaccato... tante piccole ballerine verdi-arancio. Di solito le faccio crude in insalata o marinate, ma il wok chiamava ;-))
Per una volta lo zenzero non è in succo o grattuggiato ma tagliato a julienne, il sapore piccante smorzerà quello dolciastro del mirin/malto e aiuterà ad eliminare un pochino del calore accumulato in queste giornate di afa umidiccia (almeno a Milano e dintorni...)

8 zucchine mignon
1 radice di zenzero (150 gr)
1 confezione di tofu (300 gr)
2 cucchiai di salsa di soia
2 cucchai di mirin (o saké)
1 cucchiaino di malto di mais o di riso
sesamo
2 cucchiai di olio di sesamo

Sciacquate le zucchine e affettatele sottili.
Pelate la radice di zenzero e tagliatela a julienne.
Scolate il tofu, asciugatelo con un panno e tagliatelo a quadrotti. Tostate a secco il sesamo nel wok caldo.
Nel wok caldo mettete l'olio di sesamo, fate scaldare e aggiungete lo zenzero. Fate soffriggere fino a quando non diventa di colore ambrato e poi aggiungete il tofu e le zucchine. Fate saltare per 5 minuti. A parte mescolate malto, soia e mirin e versare il composto nel wok. Cuocere fino a quando il liquido non sarà stato assorbito.
Servire tiepido o freddo spolverato di sesamo e di pepe rosa macinato al momento.

venerdì, giugno 16, 2006

Riso al té con crema di spinaci freschi



Questa ricetta è un sentimental-mix di tante cose. Prima fra tutti uno splendido dono arrivato da Salamanca direttamente sulla mia scrivania lunedì scorso. Una volta di più tocca dirlo... la rete è un mondo meraviglioso e pieno di sorprese, capita così che dall'altra parte d'Europa (e del Nord Italia... ma di questo parlerò lunedì ;-)) ti pensino mentre gironzolano per un negozio di té e te ne spediscano un paio di pacchettini. Beh, sono notoriamente una dalla lacrimuccia facile, ma sono stata almeno cinque minuti a fissare il pacchetto e la lettera con gli occhietti lucidi tra gli sguardi attoniti dei colleghi. Mi si era aperto letteralmente il cuore! e poi il té spagnolo proprio mi mancava!!!
Così due sere fa, il pacchettino di té verde al limone (una cosa da droga tanto è buono) e il libro di Moby (i suoi fumettini mi fanno sganasciare dalle risate) mi hanno ispirato questo piatto... complici anche gli spinacini freschi del mercato ;-). Perfetto anche freddo e la crema è fantastica su tofu e seitan.
Cannella grazie... ora mi sta frullando in testa un dolcetto con il te speziato....

300 gr di basmati (integrale o bianco)
1 tazza e 1/2 di acqua
2 cucchiaini di te verde
sale
3 cucchiai di olio di sesamo
500 gr di spinaci freschi
125 gr di latte di cocco
50 gr di silk tofu
sale
cumino o semi di finocchio

Mettete a bagno il basmati in acqua fredda per 30 minuti, poi sciacquatelo fino a quando l'acqua non sarà trasparente, scolate e mettete da parte.
Preparate un normale tè verde con la tazza e 1/2 di acqua.
In una pentola scaldate l'olio, versate il riso, tostatelo brevemente, poi versate il tè e fate cuocere coperto per 15 minuti, poi spegnete e lasciare a riposare per altri 15 minuti, in questo modo l'acqua saràdel tutto assorbita e il riso ben sgranato.
Tagliate a listarelle gli spinaci e stufateli in una pentola con il resto dell'olio di sesamo e una pizzico di sale. Quando saranno morbidi, aggiugete il latte di cocco frullato con il tofu e fate sobbollire per 15 minuti. Aggiustare di sale e frullate fino a ottenere un crema liscia.
Insaporite con i semi di cumino.
Prendete degli stampini per i muffin o i babà (anche quelli usa e getta vanno bene), oliateli leggermente e metteteci dentro il riso. Schiacciate bene il riso e poi rivoltate in un piatto dove avrete messo qualche cucchiaio di crema di spinaci.

giovedì, giugno 15, 2006

Tofu marinato e grigliato



Un altro classico della cucina vegan/macrobiotica/etc
C'è persino chi lo compra già fatto... senza togliere nulla alla pigrizia o alla paura di non saperlo fare, ma il tofu e il seitan alla piastra già pronti sono un vero furto: sono facilissimi a farsi e se li si marina per qualche ora vi vengono saporitissimi e sapete che cosa ci avete messo dentro. E' un momento petulante "anti roba-facile già pronta"... sarà che l'altra sera mi son rimessa a leggere le etichette (con il proprietario del negozio che sognava solo di andare a vedersi la partita in pace) e a fare qualche confronto con i prezzi....

1 confezione di firm tofu
3 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiaio di acidulato di riso
1 cucchiaio di acidulato di umeboshi (opzionale)
1 cucchiaio di succo di lime
1 radice di zenzero lunga 5 cm
acqua qb

Scolate il tofu dal liquido di governo, asciugatelo bene e tagliatelo a fette.
Grattuggiate la radice di zenzero e spremetene il succo. In una ciotola adagiate le fette di tofu e versatevi sopra la marinata, ottenuta mescolando tutti gli altri ingredienti (compreso il succo di zenzero) , e acqua quanto basta per coprire il tofu. Fate marinare in frigo per qualche ora, meglio tutta la giornata o la notte.
Scaldate una piastra o una griglia e cuocetevi il tofu, ben scolato dalla marinata, rigiradolo un paio di volte.
La marinata può essere riutilizzata a patto di filtrarla per bene oppure servita come salsa di accompagnamento o pinzimonio per le verdure al vapore.

mercoledì, giugno 14, 2006

Club del wok: carote e sesamo in agrodolce



Il wok è la pentola più amata come ben sanno Cannella e Pip. Comprato qualche anno fa, è in ghisa e pesa una tonnelata, motivo per cui fa bella mostra di sé sui fuochi tutti i giorni dell'anno. La coccolo, lavandola solo con acqua calda e ungendola per bene quando non la uso per più di tre giorni (temo la ruggine...). Un po' di tempo fa gli ho persino regalato lo spargifiamma in ghisa per le cotture più lunghe. Ci faccio di tutto, dalla tostatura delle spezie alla bollitura la pasta... per le verdure è però magica.

5 carote
1 cucchiaio di semi di sesamo
2 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiaio di malto
1 cucchiaio di acidulato di riso (o aceto di mele)

Tagliate le carote a fiammifero. Scaldate il wok e tostate il sesamo per qualche minuto o comunque fino a quando non comincia a emanare un buon profumo. Toglietelo e mettetelo da parte. Versate nel wok la salsa di soia e aggiungete le carote. Fatele saltare per qualche minuto e poi unite il malto e l'acidulato di riso. Cuocete per 5 minuti e in finale unite il sesamo tostato. Se volete potete anche grattuggiarvi sopra dello zenzero fresco.

Macroconsigli
I macrobiotici sono stati per anni etichettati come "mangiatori di semi per uccellini" e in parte è vero. I semi sono infatti un'ottima fonte di vitamine, proteine, sali minerali e di grassi insaturi di ottima qualità, cose necessarie in regimi alimentari che esclude o limita i cibi di origine animale.
Il sesamo in particolare contiene anche alte percentuali di calcio e di zinco.
Ottimo per la pelle (soprattutto l'olio), per i capelli e per l'intestino.

martedì, giugno 13, 2006

Girandole salate



Queste girandole dan gran soddisfazione e risolvono aperitivi e antipasti in cene/pranzi per vegani, macrobiotici e normali esseri umani. Son di una facilità imbarazzante e son perfette persino per riciclare gli avanzi di verdure del giorno prima. Ne avevo fatta una versione dolce quasi un anno fa e ieri sera ho avuto la voglia di farle salate.
A volte avere un blog ti porta a sperimentare cose nuove in ogni momento dimenticando quanto erano riuscite bene le vecchie ... ci credete che mi capita di cercare le mie ricette sul blog perché non ricordo più le dosi esatte? I compiti per la mia estate saranno i "pdf della petulante"... abbiate fede ;-D

250 gr di farina integrale
3 gr di lievito di birra secco
125 gr di acqua tiepida
1/2 cucchiaino di malto
1 cucchiaio di olio extra vergine
1/2 cucchiaino di sale

1 cucchiaio di capperi
2 zucchine
1 cipolla grande
3 cucchiai di patè di pomodori secchi (o una decina di pomodori secchi frullati con un pochino di olio)

Lavorate farina, lievito, malto, acqua e olio (sale solo alla fine) fino a ottenere un impasto morbido ed elastico. Mettete a lievitare in luogo caldo per un'ora.
Affettate la cipolla e stufatela in un cucchiaio di olio e uno di acqua, aggiungete le zucchine tagliate a cubetti, i capperi dissalati e le olive tagliate a metà. Cuocete fino a quando tutto non sarà morbido e asciutto.
Con un mattarello stendete la pasta in un rettangolo abbastanza sottile. Distribuite prima il paté di pomodori secchi, poi le verdure e arrotolate con delicatezza dal lato lungo. Sigillate il rotolo passadando un dito intinto lungo il bordo e poi tagliate a fette spesse due centimetri. Disponetele su una teglia e lasciate lievitare per una mezzora coperte da un tovalgiolo. Cuocete in forno caldo a 200° per 15 minuti.

lunedì, giugno 12, 2006

Peperoni ripieni



Qui non è ancora proprio estate ma sui banchi del mercato finalmente vedo verdure che hanno colori e sapori (e prezzi soprattutto) accettabili e in stagione.
Per quanto i peperoni facciano parte delle solanaceee e non siano amatissimi dalla macrobiotica per la loro acidità e la loro natura espansiva e molto yin, questa ricetta riporta un pochino di equilibrio con una cottura yang (il forno) e un ripieno altrettanto contraente come il pane grattuggiato. Ideale è non farne cibo quotidiano e accompagnarli a una proteina... perfetti con le sarde alla griglia.
Questa volta ho usato i friggitielli ovvero quei peperoni piccoli e verdi che a Napoli e dintorni usano soprattutto in frittura (buoni...) ma che rendono bene anche al forno a patto di avere molta pazienza nel pulirli e togliere tutti quei benedetti semini ;-D
Li ho imbottiti parecchio perché ho esagerato nel fare il ripieno e rischiavo di mangiarmelo a cucchiaiate....
Per fare il pane grattuggiato potete usare il pane vecchio (meglio se integrale), i cracker, le fette biscottate ovvero tutto quello che assomiglia al pane e non ha però più molto di mangiabile senza rischi per il lavoro del dentista.

20 peperoni friggitielli
2 etti di pane grattuggiato
2 cucchiai di capperi
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 zucchina o altra verdura avanzata
1 cucchiaio di paté di pomodori secchi (o di olive)
1 cucchiaio di lievito in scaglie
olio qb
acqua
sale
pepe

Pulite i peperoni. In una ciotola grande mettete tutti i restanti ingredienti e impastate con le mani aggiungendo olio e qualche cucchiaio di acqua fino a ottente un impasto omogeneo e morbido. Riempite i peperoni, disponeteli in una pirofila unta e cuoceteli in forno a 180° per 30 minuti. Sono buonissimi anche freddi.

venerdì, giugno 09, 2006

Spaghettata al papavero



Questa è un'idea per una pasta dell'ultimo momento o per la spaghettata di mezzanotte (oddio la macrobiotica e il buon senso dicono che bisogna far passare almeno tre ore prima di andare a dormire quindi fate voi i conti!) e per usare il lievito in scaglie del quale ho una scorta da ristorante.
Il lievito di birra in scaglie è considerato un'alternativa alla grattuggiata di parmigiano su molti piatti ... non illudetevi il sapore non è lo stesso ma è molto buono ed è una fonte di vitamina B e di proteine. Lo trovate nei negozi di alimenti biologici e nelle erboristerie.

Si nota che comincia a far caldo e la voglia di cucinare per ore sta scemando ;-DD???

200 gr di spaghetti integrali
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2/3 cucchiai di lievito in scaglie
1 cucchiaino di semi di papavero
sale

Cuocete in acqua bollente salata gli spaghetti e scolateli quando sono ancora duretti. In una padella mettete l'olio e i semi di papavero e fate scaldare fino a quando non scoppietteranno. A questo punto unite la pasta, il lievito e qualche cucchiaio di acqua calda. Fate mantecare per quanche minuto e servite.

giovedì, giugno 08, 2006

Pinzimonio al miso



E' il mio grido di battaglia: abbasso le verdure bollite! :-)
Le verdure bollite sono il peggiore ricordo: ospedale, mese aziendali di pessima qualità, bar o momenti di cattiva salute. Detesto le verdure bollite in acqua cosa che di solito le rende prive di sapore e mollicce ... tra l'altro pessima abitudine italiana è quella di stracuocere zucchine, carote e affini tanto da renderli odiosi a qualunque bambino. Condite poi con solo olio e sale mi hanno sempre messo una tristezza infinita.
Al contrario le verdure al vapore o appena scottate mi piacciono da matti soprattutto se mantenute belle sode. La scottatura in acqua è poi una cottura leggera e ideale anche in estate e in caso di dieta o problemi con alimenti troppo contraesti quali pane o prodotti da forno. E' sufficiente metterle in acqua in ebollizione per al massimo 4/5 minuti e farle raffreddare.
Ho però voluto variare la salsa di accompagnamento e farne un pinzimonio molto macrobiotico: tahina e miso ... veloce e facilissimo, buono anche da portarsi in ufficio. Certo la tahina non è dietetica (ha una grossa percentuale di grasso seppur insaturo) ma le verdure scottate sono a calorie quasi zero e così non sverrete sulla scrivania.
Ho poi parlato tante volte delle qualità meravigliose del miso da non volermi ripetere di nuovo ;-)) Questo pinzimonio accompagnato da un riso basmati integrale al vapore sarà un pasto completo perfetto.
La ricetta non ha quasi bisogno di dosi.

le vostre verdure preferite
1 cucchiaio di tahina
1 cucchiaino di miso
acqua

Mescolate tahina miso e acqua quanto basta per ottenere una salsa fluida. Tenete presente che all'inizio la tahina fa reazione con l'acuqa e tende a rassodarsi, non abbiate paura aggiungete ancora liquido e mescolate bene. Servite come un normale pinzimonio.

mercoledì, giugno 07, 2006

Quiche di scalogni caramellati

















Le torte salate mi piacciono un sacco soprattutto perché risolvono molti problemi: antipasti, picnic, pranzi in ufficio, grigliate con amici. Sono eleganti e fanno gran scena, ma farne di buone senza l'utilizzo di panna, formaggio e uova non è semplice, si rischia di mangiare dei piccoli e stoppacciosi mattoncini di farina. Ne ho provate tante prima di trovare una giusta combinazione.
Questa quiche è ottima (con molta modestia...;-D) e la pasta è una sorta di brisé senza burro. Si può fare sia con birra sia con vino bianco e va stesa sottile.
Altra due raccomandazioni: usate il silk tofu non il tofu normale in quanto la consistenza è diversa e scegliete solo olio di mais bio e spremuto a freddo, se non è così mettetelo nel motore dell'auto e andate di extra vergine leggero (ligure o del Garda).

Per la pasta:
150 gr di farina integrale
150 gr di farina 0
100 gr di birra chiara
70 gr di olio di mais
1 pizzico di sale

Per il ripieno:

400 gr di silk tofu
500 gr di scalogno
3 cucchiai di malto di riso
1 cucchiaino di aceto balsamico
1 cucchiaino di semi di papavero
1 cucchiaio di capperini
3 cucchiai di olio extra vergine
20 mandorle


Preparate la pasta e ponetela in frigo a riposare per mezz'ora. Foderate con la pasta una tortiera, bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e cuocete in forno a 180° per 10 minuti.
Mentre la pasta intiepidisce, in una pentola scaldate 2 cucchiai d'olio, versate gli scalogni (pelati e tagliati a fette sottili), il malto e l'aceto balsamico, mescolate delicatamente, coprite e fate cuocere fino a quando gli scalogni non si saranno caramellati.
Nel frattempo frullate il tofu con 1 cucchiaio d'olio e i capperi dissalati fino a ottenere una crema. Mescolate metà degli scalogni caramellati e fatti raffreddare e dei semi di papavero alla crema di tofu. Versate il tutto sulla pasta, disponete sopra il resto degli scalogni, livellate con una spatola e decorate con i semi di papavero e le mandorle.
Cuocete in forno a 180 per 20 minuti.

martedì, giugno 06, 2006

Dining whit the bloggers



Rispolvero oggi un'abitudine di qualche tempo fa sui foodblog stranieri: cenare una volta ogni tanto con le ricette di altri blogger e dichiararlo apertamente ... ieri sera io ho
cenato con le piadine di ceci di
Jul.



E quindi un omaggio a una blogger raffinata e graffiante, amica, con Sara (che poi si offende ;-D) di aperitivi e merende lacustri.
A proposito la padellina rettangolare ti ricorda qualcosa?
Non ho potuto trattenermi e ho modificato la ricetta originale con un ammollo di 6 ore in modo da rendere l'impasto ancora più morbido e l'aggiunta del lievito di birra in scaglie che ha reso le piadine ancora più saporite.

Servite con tofu e sourcream vegana ... scomparse a tempo di record.

250 gr di farina di ceci
3 cucchiai di lievito di birra in scaglie
1 cucchiaio di erbe fresche (rosmarino, basilico, erba cipollina) tritate
sale
pepe
acqua qb
olio di sesamo

Con una frusta mescolate la farina e il lievito con tanta acqua quanto basta per ottenere una pastella fluida e più densa di quella delle crepe. Lasciatela riposare per qualche ora (si tratta pur sempre di legumi...). Unite sale, pepe, erbe tritate e mescolate. Scaldate un pochino di olio in un padellino, versate un mestolino di composto e fate cuocere come una frittatina.
Ottime anche tiepide o fredde.

lunedì, giugno 05, 2006

Club del wok: Spaghetti di riso con shitake



Questo piatto è perfetto per chi si era lamentato della mia scarsa attenzione per la linea di chi legge ;-))
Vero è che la macrobiotica suggerisce di eliminare gran parte dei grassi animali soprattutto se si fanno lavori sedentari o si vive in posti caldi e di conseguenza è di per se stessa poco calorica: infatti non si calcolano porzioni o grammi.
Questo però è un piatto molto legegro e utile a svegliare il metabolismo grazie alla presenza degli shitake, alla nori e allo zenzero e in più fa felice Cannella.
Gli shiitake sono funghi molto diffusi nella cucina orientale e pur avendo un sapore meno pronunciato dei funghi nostrani hanno qualità che i porcini si scordano. Ottimo per sciogliere gli accumuli di grasso vecchio, ha ottime qualità antivirali e una funzione di abbassamento del colesterolo così interessante da esser diventato da qualche anno oggetto di studio nelle università americane.
Si possono aggiungere al miso, alle zuppe o farne dei decotti.
Vi consiglio però di comprarli solo nei negozi di cibi biologici e di controllare che siano di provenienza giapponese perché quelli di origine cinese sovente non sono veri shiitake e lo si nota soprattutto dal prezzo (sigh).
Ovvio che se lo usate i porcini o gli champignon non è la stessa cosa!!!
Perfetto anche lo zenzero che ha un gusto piccante che va incontro a una stagione che comincia a esser calda e che aiuta anche lui ad accellerare il metabolismo.

100 gr di spaghetti di riso
3 cipollotti
un rizoma di zenzero lungo 5 cm circa
2 funghi shiitake
3 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di olio di sesamo
1 cucchiaino di nori in fiocchi

Mettete gli spaghetti di riso in acqua calda per un quarto d'ora e fate la stessa cosa per i funghi. Dopo togliete agli shitake il gambo, buttatelo e affettateli. Grattuggiate la radice di zenzero e spremetene il succo. Nel wok scaldate l'olio e la salsa di soia e poi aggiungete il cipollotto affettato sottile (compresa la parte verde) e gli shiitake. Saltate il tutto per qualche minuto e poi unite gli spaghetti scolati. Fate ancora saltare e unite sul finale il succo di zenzero e una bella spolverata di nori tritata.