giovedì, ottobre 21, 2010

Vellutata di zucca, funghi e cipolle al forno


Dieci giorni di vacanza gironzolando per Londra e Parigi, tanta Londra poca Parigi che per i miei gusti è perfetto. Lì tempo godibilissimo da girare in giacchetta godendosi i pub all'aperto sul Tamigi, cibo fantastico, shopping compulsivo e soprattutto tanto tanto relax, qui pioggia e come al solito niente riscaldamento in ufficio grazie al fatto che si son dimenticati di riparare un buco nel muro.

Per fortuna ora c'è il sole, posso uscire a scaldarmi come le lucertole ed è tornato l'autunno con i miei prodotti preferiti e son in parte nella ricetta ;). Le mie manie ormai le conoscete.
La cipolla al forno è una bella botta di energia calda yang, perfetta se si è mangiata tanta roba fredda in estate ed aggiunge una nota speciale a questa vellutata. In forno ho messo anche l'aglio, la crema che se ne ricava è una bomba di sapore e può essere messa in un vasetto in frigo e usata per insaporire le salse (oddio, la si può anche mettere su una fetta di buon pane caldo con un filo d'olio, dipende dalla vostra vita sociale).
Per i funghi ho fatto un mix tra shitake e porcini secchi per avere più profumo.

1 zucca piccola tipo okkaido
2 cipolle biondi grandi
1 tazza di funghi secchi (metà porcini metà shitake)
1 cucchiaino di crema di aglio cotto
brodo vegetale qb
2 cucchiai di olio extra vergine
sale

La zucca la potete cuocere come meglio preferite, ho scelto il forno dato che era già acceso per le cipolle.
Tagliate a pezzi la zucca, eliminate i semi e mettetela in forno a 180° per 30 minuti (lasciate la buccia) o finché non sarà morbida.
Mettete le cipolle e l'aglio in forno con tutta la buccia e cuocete in forno sempre a 180° finché non sentirete che l'interno si è ridotto a una crema.
Mettete a bagno i funghi in acqua calda per 20 minuti. Per gli shitake ricordate di levare i gambi che tendono a rimanere molto duri.
Dopo che tutte le verdure saranno cotte, mettete sul fuoco una pentola, versateci l'olio e fate scaldare con un cucchiaino di pasta d'aglio.
Unite la zucca, a cui avrete tolto la buccia, l'interno delle cipolle e funghi con la loro acqua. Fate cuocere per 20 minuti con del brodo vegetale in modo da amalgamare i sapori poi frullate.
Servite calda con una spolverata di funghi secchi ridotti in polvere o con della noce moscata.

venerdì, ottobre 01, 2010

Un Nastro Rosa intorno al blog



E' stato assurdamente proprio il cancro a farmi conoscere la macrobiotica e il taichi e una parte di me può solo dire grazie.
Conosco però molto bene la paura di perdere chi ami al di là di tutto, l'ansia e il nervosismo delle cure, la gioia nel vedere i risultati positivi e il sorriso di chi, messo il cancro (chiamiamolo con il suo nome, evitiamo l'ipocrisia delle perifrasi, non è un nome a dover fare paura) all'angolo, ancora mi sta accanto con braccia aperte e sorrisi. E ogni giorno pronuncio un grazie gigantesco e quando penso a questo, tutti gli stupidi drammi giornalieri scompaiono in un attimo.
Conosco purtroppo molto bene anche il dramma e il dolore della fine della speranza e della morte.

So quanto faccia la prevenzione, so quanto ignorare un sintomo, nascondere la testa nella sabbia possa portare alla devastazione del rimpianto.

Campagne come quella del Nastro Rosa mirate alla prevenzione dovrebbero non servire più, dovrebbe essere normale per tutti fare controlli e check up tutti gli anni fin da giovani (non è che a vent'anni si è esentati dalle malattie!) e soprattutto imparare ad ascoltare il proprio corpo.
Purtroppo non è così, spesso si rimanda all'anno dopo, si pensa che "noi no!" e allora i Nastri Rosa servono.
Le donne però son più brave, forzatamente ogni mese il nostro corpo ci parla e volenti o nolenti siam costrette ad ascoltarlo e secondo me non è un caso che il cancro al seno sia il tumore con un numero molto alto di casi risolti positivamente in percentuale.

L'attenzione a quel che si mangia ha un ruolo determinante nella prevenzione insieme ai controlli annuali.
Credo ormai nessuno possa pensare che quel che introduciamo nel nostro corpo non abbia degli effetti venifici o benefici.
La medicina orientale, e così la macrobiotica, basano le cure proprio sul cibo e Veronesi è stato il primo medico in Italia a sottolineare il ruolo del cibo sia nel causare i tumori sia nel combatterli, il primo a introdurre i corsi di cucina naturale negli istituti oncologici e il primo a fare piani di prevenzione che comprendessero una rieducazione alimentare.

In ogni caso rinnovare il proprio modo di mangiare e di cucinare, imparare nuove cose è sempre un'iniezione di energia, è usare la propria creatività per farci del bene, per coccolarci, per volerci bene sia quando si sta bene sia durante una malattia.

Senza voler ergermi a insegnante, perché come buon proposito per il mese di ottobre non seguire qualche consiglio "petulante" e vedere come ci si trova?
Non è necessario diventare macrobiotici, questa deve essere una scelta consapevole e legata a uno studio approfondito della materia e di se stessi, ma introdurre dei piatti macrobiotici può solo far bene ;)
Il blog è nato nel 2005, ricette ce ne sono a centinaia e suggerimenti son presenti più o meno in tutte tanto che a volte mi sembra di essere molto ripetitiva.
Esploratelo, usate il menu di destra e non limitatevi alle ricette degli ultimi mesi e scegliete quelle con gli alimenti che conoscete meno e ricordate che cereali integrali, legumi (anche sotto forma di tofu determinante per le donne) e verdure di stagione devono far parte dei nostri pasti ogni giorno.
E magari regalatevi un libro sull'argomento.