venerdì, febbraio 18, 2011

Le cipolle confortanti


Il cibo coccola è di rado opera mia, dato che nella mia testa se cerco conforto o coccole devono essere coccole al 100% quindi non devo sfacchinare io.

Ho così educato famiglia e amici a far cibo coccola adatto a me e queste cipolle son una cosa per cui Due consigli: usate le cipolle di Tropea o le rosse, diventano dolcissime durante la lunga cottura, e mangiatele il giorno dopo oppure fatele la mattina per la sera, così i sapori si amalgameranno perfettamente.

10 cipolle rosse o di Tropea piccole oppure 5 grandi
2 acciughe sott'olio
1 spicchio di aglio
3/4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
3 cucchiaini di timo o prezzemolo fresco
5 cucchiai di pane grattugiato
pepe/peperoncino (opzionale)

Pelate le cipolle e se son piccine mettetele in una pirofila leggermente unta con la punta all'insù e con le dita o un coltello forzate un pochino tra gli strati in modo da aprirle per farci entrare il ripieno; se son grandi invece tagliatele a metà e disponetele nella pirofila con la metà tagliata all'insù.
A parte frullate prima il pane grattugiato con le erbe e l'aglio e poi l'olio con le acciughe.
Prendete l'impasto di pane e mettetelo tra gli strati delle cipolle e poi sopra versate l'olio acciugoso usando un cucchiaino.
Se state pensando "ma perché far prima la Petula non mischia l'impasto di pane con l'olio?" perché alla Petula la roba untissima non piace molto e il pane tende a essere un assorbi olio incredibile.
Non aggiungete sale, le acciughe lo sostituiranno.
Mettete in forno a 160°/180° per un'ora o almeno fino a quando le cipolle non saranno morbide. Per evitare che il ripieno si bruci potete coprire per i primi 30 minuti la pirofila con la carta stagnola.
Son buone anche fredde.

giovedì, febbraio 17, 2011

AUGURI!

Non c'entrano nulla o quasi con la macrobiotica, ma mi fan ridere almeno dieci volte al giorno!
Le mie padrone:

Gatta senza nome, mio grande amore felino da quasi 17 anni, sorda come una campanella, vera sopravvissuta, appiccicosa come la colla, urlatrice folle, dispensatrice di coccole a ciclo continuo, amante del seitan e del cibo altrui.



Guendalina, 14 anni, carogna nell'animo, cubica con sederotto da collina emiliana (da dove viene e da dove viene chi l'ha così definita), arrampicatrice con discesa laterale, reincarnazione di una nonna, ladra di cibo.


AUGURI nel giorno del gatto!!!

Per tutti quelli a due zampe:
- non comprate animali, in adozione si trovan persino i criceti
- se state per buttare coperte o simili portatele ai canili e gattili,
- fate un pensierino sul non prender un cucciolo, ma un gatto adulto che magari ha perso i suoi padroni e rischia di viver il resto della vita in gabbietta
- se siete di Milano fatevi un giro da Mondo Gatto
- se proprio non potete portarvi a casa nessuno, fate una piccola donazione.

mercoledì, febbraio 09, 2011

La scoperta dell'acqua calda



Non amo bere acqua fredda, o acqua cruda come la definiscono nella medicina cinese, da sempree credo che siano più dieci anni che la riservo (con le bolle) solo alle cene fuori o alle estati caldissime.
Le motivazioni son due: la roba fredda non mi mai molto piaciuta e molto banalmente l'apparato digerente per lavorare e star bene deve stare al caldo, se ci infilate roba gelate i processi hanno un rallentamento e il corpo deve impegnarsi a portare tutto di nuovo alla giusta temperatura (mentre potrebbe passare il tempo a far cose più utili ;))

In ufficio son dotata di sala ristoro, fornelli e di una bella collezione di tazze termiche, che mi consentono di non continuare a far su e giù per l'open space alla ricerca della mia dose di roba calda.
La mia passione invernale (ed estiva visto che qui aria condizionata e/o mancanza di riscaldamento ti fan vivere in un'unica stagione), oltre al tè, è il mio thermos a fiorellini da mezzo litro.
Vien con me un po' ovunque dall'ufficio, alla pratica, ai treni e vien ogni mattina riempito con:

acqua calda + 2 cm di zenzero fresco, pelato e tagliato in due (ottimo per i polmoni, per il raffreddore o il mal di gola, buon antibiotico naturale a basso costo)
acqua calda + 1 cucchiaino di succo di limone (ottimo per il fegato)
acqua calda + zenzero fresco + limone
acqua calda + prugna umeboshi (ottimo integratore di sali minerali, dissetante e depurativo/regolatore dell'intestino)
metà acqua calda e metà succo di mela + un cucchiaio di succo di limone (ottimo per vincere il freddo e la voglia di dolce)

Il tutto rimane in infusione per almeno due ore e bevuto con calma durante la giornata.
Le tisane le riservo alla sera prima di andare a dormire, così mi garantisco una buona digestione (e anche una levatina notturna insieme alle gatte)

Unico difetto: la mia borsa è ormai quella di Mary Poppins e ha il peso specifico del piombo (ho visto uomini tentare di sollevarla e abbandonare l'impresa).