martedì, aprile 27, 2010

Udon con salsina e semini



Periodo di pranzi veloci, cene fatte da altri e fughe in ristoranti.
A vantaggio di chi ha poco tempo, non ha voglia e crede che la macrobiotica sia solo per chi sta a casa, non lavora e trascorre le serate a metter a bagno gli azuki. Al di là del fatto che è solo questione di organizzazione, di saper gestire dispensa e freezer ... un po' di macrobiotica sprint ;))

I noodles non mancano mai in dispensa, che siano udon, soba o spaghetti di riso son la salvezza quando giro per la cucina, meglio mi rigiro viste le microbiche dimensioni, non sapendo che fare o che voglio mangiare (stessa scena davanti all'armadio...) e non ho voglia né di pasta né di riso, insomma son in fase rognosa.

Di solito prediligo la soba, ma gli udon si addicono meglio alle salsine cremose e questo li rende anche più facili da mangiare con le bacchette.
Gli udon vengono spesso venduti in pacchetti in cui sono divisi a mazzetti (dose per uno che ha fame normale) o freschi/precotti in pacchetti da dose singola, per le dosi dipende da cosa trovate.

300 gr di udon freschi
2 cucchiai di tahina (o crema di arachidi bio senza zucchero)
2 cucchiai di mirin
mezzo cucchiaino di salsa di soia
2 cucchiai di semi misti (zucca, sesamo...)

Cuocete gli udon e sciacquateli velocemente sotto acqua corrente fredda in modo da eliminare l'amido in eccesso (se non la fate vi ritroverete un ammasso colloso).
Sciogliete la tahina nel mirin, unite la soia e qualche cucchiaino di acqua calda fino a ottenere una crema non troppo densa.
In una padella fate tostare a secco i semini e poi unite gli udon e la salsa facendo saltare per qualche minuto. Se il tutto fosse troppo denso unite poca acqua calda.

lunedì, aprile 19, 2010

ecchecavoli!!!!




Questo è un periodo in cui lo pronuncio spesso.
La primavera porta sempre cambiamenti, ma tutti insieme dopo un inverno di totale letargia è a dir poco destabilizzante, anche se in modo positivo ;))
Ora punto a due risultati, fare la spesa più di una volta ogni dieci/quindici giorni e ricordarmi cosa ho in casa: questo mi eviterebbe di arrivare a casa con ingredienti che ho già dimenticandomi di quel che non c'è più da settimane.
Non serve a nulla dirmi di scrivermi le cose ... ho ignorato per un mese una bolletta appesa sulla porta di casa (uno dei motivi per cui adoro le domiciliazioni, ma il mio verduraio non è così evoluto ;D)

Dopo questo delirio una bella ricetta della sopravvivenza ma piena di vitamine e minerali.
Questo ingrediente fa la differenza, ma la ricetta è buona così e potete rimediare con della buccia di limone (mi raccomando bio).
Bazzico il sito di Remedia da tempo e grazie alla solita veneta, adoro i loro preparati alle erbe ma i sali mi hanno stupita in modo molto piacevole. Il salsole è fantastico, arancione con un profumo limonoso spettacolare, ottimo sulle insalate e sulle verdure al vapore e pure sul riso integrale.
Proprio perché così aromatico se ne usa pochissimo con un gran guadagno per la salute soprattutto con l'avvicinarsi dell'estate.

Cavolo cappuccio (crauto) qf*
2 cucchiai di tahina
1 e 1/2 cucchiaio di acqua
1 cucchiaio di succo di limone
1/2 cucchiaino di salaroma del sole

Tagliate a listarelle sottili il cavolo e mettetelo in un'insalatiera.
A parte miscelate la tahina, l'acqua e il succo di limone (all'inizio la tahina si addenserà parecchio ma non spaventatevi) fino a ottenere un condimento non troppo liquido.
Condite il cavolo con la tahina e infine con il salsole o con il sale e la buccia del limone.

*qf = quanta fame

venerdì, aprile 09, 2010

Pizza ai cipollotti (ancora loro...)


Lo so! Son maniacale, non adduco nemmeno la scusa del verduraio che mi mette le cose nella borsa prima che lo chieda (ecco perchè mi son ritrovata con una zucca, molto buona per sua fortuna, a fine marzo), ma i cipollotti mi fan primavera, oltre che profumo, in cucina.
Quest'anno sento la primavera più del solito e nel senso buono: ho voglia di colore, di sapori differenti e i cavoli mi cominciano ad annoiare (a parte i crauti ;DDD)

E sotto pasqua non poteva mancare una pizza per il picnic ... fatto in salotto visto che fuori tirava una borella micidiale e mi son accontentata di veder le piante in fiore del giardino e le montagne dalla finestra e rifatta ieri più o meno nelle stesse condizioni ;D.
I miei tulipani stentano a fiorire quest'anno ... secondo me non si fidano.

Per la pizza vale sempre lo stesso consiglio: non abusare di farinacei cotti in forno in primavera per alleggerire il fegato. Una fetta ogni tanto, va bene, tutti i giorni più volte al giorno, non vi lamentate se avete la pelle in stato pietoso, sonno e poca energia.

350 gr di farina integrale
150 gr di manitoba
350 gr di acqua tiepida
3 gr di lievito secco (6 di fresco)
1 cucchiaio di malto d'orzo
1 cucchiaino di sale fino
4 cipollotti
1 cucchiaio d'olio
2 cucchiai di olive taggiasche snocciolate
2 acciughe sotto sale

Impastate farine, lievito, acqua e malto (il sale aggiungetelo dopo aver cominciato a lavorare gli ingredienti) fino a ottenere una pasta elastica e morbida. Lasciatela lievitare fino al raddoppio in luogo tiepido.
Nel frattempo affettate i cipollotti (tutto compreso il verde) e fateli cuocere nel cucchiaio d'olio in cui avrete fatto sciogliere le acciughe dissalate. A metà cottura spegnete e lasciate raffreddare (finiranno di cuocere nel forno).
Rompete la lievitazione della pasta e stendetela in una teglia. Lasciatela riposare una mezz'ora e poi conditela con i cipollotti e le olive.
Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 20 minuti.