martedì, giugno 28, 2005

Tempeh saltato con spinaci



In una Milano a dir poco soffocante, accendere un fornello è impresa quasi eroica...saltare le verdure in poco olio o soia può essere un'alternativa al tutto crudo.
L'acquisto di un wok di ghisa consente di utilizzare una sola pentola per la maggior parte delle cotture: si possono saltare tofu e pesce, bollire riso e cereali, stufare e friggere le verdure. Meglio la ghisa, anche se più costosa e pesante, in quanto mantiene a lungo la temperatura e i cibi cuociono in pochissimo condimento. Bisogna solo non lavare il wok con il detersivo e lasciarlo leggermente unto quando non lo si usa.

1 confezione di tempeh
500 gr di spinaci freschi puliti
4 cucchiai di shoyu
4 cucchiai di acqua
6 pomodorini secchi
1 cucchiaio di semi di finocchio

Precuocere il tempeh e, dopo averlo fatto raffreddare, tagliarlo a cubetti. Scaldare il wok e poi versarvi lo shoyu, l'acqua e i semi di finocchio. Non appena lo shoyu comincerà a schiumare, gettare nel wok le foglie di spinaci e farle cuocere, mescolando rapidamente per 5 minuti. Aggiungere il tempeh a cubetti e i pomodori secchi tagliati a listarelle. Far cuocere per altri 5 minuti e poi impiattare.

Macroconsiglio
Lo shoyu o salsa di soia è prodotto dalla fermentazione di fagioli di soia, grano e acqua e quindi non adatto a chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine; il tamari invence è prodotto dalla sola fermentazione dei fagioli di soia.
Entrambi sono molto saporiti e privi completamente di grassi, possono sostituire il sale (e l'olio) in molte preparazioni. Hanno però il difetto di avere un sapore marcato e di colorare di marrone tutto quello con cui vengono a contatto. Sia il tamari sia lo shoyu, anche se cotti, possono essere riutilizzati più volte a patto di filtrarli per eliminare le impurità.

10 commenti:

vittorio ha detto...

Ottima idea quella del macroconsiglio. Il tuo blog è veramente molto accattivante, e quasi quasi mi sta tornando la voglia di mangiare macrobiotico...Per quello che riguarda lo shoyu e il tamari io aggiungerei il fatto di utilizzare solo salse di soia biologiche, perchè spesso ho visto prodotti di scarsa qualità, mentre per poter assaporare un buon tamari è nacessaria un'alta qualità.

Petula ha detto...

hai perfettamente ragione, forse do per scontato che i prodotti siano bio.
grazie tantissimo per i complimenti...torna a mangiare macrobiotico!!! è sufficiente non essere rigidi all'eccesso. i risultati su salute, peso e umore si vedono in tempi relativamente brevi. ;-))

vittorio ha detto...

Circa 20 anni fa ho avuto l'onore di conoscere Herman e Cornelia Aihara, che avevano studiato con Ohsawa e avevano partecipato alla fondazione del movimento macrobiotico negli Stati Uniti, e loro mi avevano parlato a lungo del'importanza di non essere rigidi nei confronti del cibo, atteggiamento che invece avevano riscontrato negli italiani (qui in Italia siete troppo severi...dicevano e avevano ragione).

Anonimo ha detto...

Perdona la mia curiositá, sono andrea e non ci conosciamo, ma quello della foto non è seitan? anche perché non ho mai sentito di tempeh cotto prima e sono parecchio curioso da questa cosa...

Petula ha detto...

tirebouchon hai proprio ragione...oddio sia osawa che kushi in alcune cose sono un pochino datati vista l'evoluzione alimentare e epidemiologica degli ultimi anni. in ogni caso gli europei in genere tendono a essere più rigidi di alcuni giapponesi. sarà che temono il confronto...io la chiamo scelta e non regime alimentare

per anonimo:
è proprio tempeh.
il seitan non è un prodotto fermentato e si cuoce in un brodo di kombu, shoyu e verdure visto che si parte da una palla di farna e acqua. il tempeh sono fagioli di soia crudi messi a fermentare con un particolare bacillo a una temperatura di 27°. molti non lo precuociono, io preferisco farlo perché acquista in sapore e in capacità di conservazione (smette di fermentare).

Petula ha detto...

tirebouchon sei una scoperta...conoscenze alimentari infinite!

ups andrea e non anonimo ;-))

Anonimo ha detto...

Grazie, con tutta evidenza consoci il tempeh :-), ma ti giuro che dalla foto continuo a vedere la struttura spugnosa del glutine del seitan piuttosto che i fagioli del tempeh... cmq temo che quello che troviamo noi nei negozi sia fatto con fagioli di soia cotti e solo dopo inoculati con il fungo dal nome impossibile.
Ma proverò di certo a farlo come dici tu,

grazie
Andrea

Ps: il seitan prova a dargli una 'scottata' prima di cuocerlo in acqua, ovviamente se lo fai con il glutine

Petula ha detto...

mi spiace è proprio tempeh, io i fagioli li vedo...boh ;-)
il seitan è un po' che non lo faccio (non mi piace quello dei negozi...). Forse nei prox giorni...con foto e ricetta!
Come già suggerito se usi quello della sun soy food sei abbastanza sicuro che lo fanno secondo i sacri crismi.
La scottatura in acqua non mi piace perché di solito lo indurisce (io parto dalla manitoba e arrivo al glutine).

Petula ha detto...

grazie moltissimom, mandami il link e la ricetta così provo...sul seitan acquistato sono d'accordissimo tanto è vero che io me lo faccio e non lo compro più da un pezzo e nemmeno io impazzisco per il tamari.

ps le foto sono mie, idem piatti e ricette (se non lo sono lo dichiaro)...quindi se si tratta di seitan o tempeh lo so per forza ;-))

Anonimo ha detto...

Volevo chiedervi come ci si sente dopo aver mangiato zuppa e piatto misto piu dolce per 2 o 3 mesi di fila, a pranzo e cena.. Io sto mangiando così, ma i soli due miglioramenti che ho visto sono la pelle liscia e la leggerezza senza sonnolenza. Ma dopo un'ora ho di nuovo fame e non riesco a reggermi in piedi tutto il pomeriggio o anche a metà mattina. Che strano, sembra che mi manchino le forze rispetto a quando mangiavo normalmente. A voi succede?