giovedì, febbraio 07, 2008

Involtini di alghe e radicchio



Che abbia sempre avuto i gusti forti di un camallo a fine turno di lavoro è noto a molti, che i sapori delicati mi piacciano solo fino a un certo punto ancora di più ... ma devo ammettere che una delle cose che più mi ha conquistata nei miei primi approcci con la macrobiotica son state proprio le alghe e soprattutto le hijiki e le nori.
Mi son detta "figooo! un po' di movimento violento ai miei risi integrali e verdure" ;-D

Il patè di alghe può essere declinato anche in versione ripieno per involtini, altra mia grande passione.
Deve essere solo reso più ricco e smorzato un pochino perché con la leggera cottura in forno il gusto salato si accentua. In questo caso ho aggiunto la nota amarognola del radicchio che rende il tutto ancora più interessante.

Le alghe son ricche di sali minerali, calcio e iodio e solo con un involtino coprite il fabbisogno di almeno tre giorni ;-)). Va tenuto presente che non vanno mangiate in grandissime quantità proprio perché essendo ricche di sali son molto yang e perché possono dare eccitazione (se volte far indigestione fatelo a mezzogiorno altrimenti vi regalerete una notte agitata ;-D)

1/2 tazza di hijiki
1 porro grande affettato
1 carota a julienne
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di mandorle
2 cucchiaio di aceto di mele
2 cucchiai di salsa di soia
5 o 6 foglie di radicchio
1 cucchiaio di olio di sesamo

Lasciate a bagno le hijiki per un paio di ore e sciacquatele bene.
Tostate a secco pinoli e mandorle e metteteli da parte.
In una pentola mettete le hijiki con aceto di mele, salsa di soia e acqua fino a coprire e fate cuocere a fuoco vivace fino a quando tutto il liquido non sarà evaporato.
Stufate il porro e la carota nell'olio di sesamo.
In un mixer mettete le alghe, le verdure, i pinoli, le mandorle e frullate fino a ottener un impasto denso /se fosse troppo morbido unite altre mandorle o del pane grattugiato).
Scottate per 10 secondi le foglie di radicchio e fatele asciugare e raffreddare.
Riempite ogni foglia (o mezza foglia a seconda delle dimensioni) con l'impasto di alghe, chiudete a pacchetto con uno stecchino e mettete in una pirofila leggermente unta.
Cuocete per 10 minuti in forno caldo a 180°.
Ottime anche fredde, come aperitivo o per i lunch box.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

ne ricordo una versione con le foglie di verza..fra l'altro diventato anche un mio piatto forte..bene bene bene, da provare anche queste visto che il radicchio fra un po' mi esce dalle orecchie...
grazie petula!
sempre un mitoooo...
marta da venexia

Arame ha detto...

Il tuo patè di alghe è un regalo che mi faccio spesso!!!
Poi grazie a te sono diventata anche pasta madre dipendente e il pane per me ora lo faccio sempre in casa.
Non avrei mai creduto :DDD
GRAZIE!!!

Anonimo ha detto...

ma che meraviglia!!!!
ALtra cosa che amo...le hijiki..involtinate poi...uhhhh!!!
Grande Petula e grazie mille della dritta!
Saretta :*
PS:la tua mousse di mela(anche pera) mi sta coccolando in tante colazioni!!!

Petula ha detto...

wow!!! alghe e pasta madre dipendenti...;-DDD
fantastico!

Anonimo ha detto...

ciao carissima petula approfitto di qsto post per chiederti una cosina: la maizena e l'arrowroot hanno la stessa funzione ovvero quello di addensare creme e simili??
Lo so che non ha niente a che vedere con le alghe ma sai che quando si ha bisogno di un tuo consiglio non si può aspettare?
;-)
grazie
chia

Petula ha detto...

chia....han più o meno la stessa funzione, anche se l'arrowoot va sempre sciolto in acqua fredda e poi aggiunto ai liquidi caldi e la maizena può servire anche per far dolci mentre l'arrowoot no (anche perchè costa parecchio) ;-))

son stata abbastanza veloce??? ;-DDDD

Anonimo ha detto...

Ciao petula, sempre sul filone di chia e maizena & co. ma la maizena nei dolci che funzione ha? li rende più morbidi? e quanto se ne aggiunge? tu la usi? inoltre per dolci tu usi il cremortartaro ma ho visto che alcuni usano anche il bicarbonato, oltre al cremortartaro? tu cosa ne pensi? anche se lo so che sei più esperta per pizze &co te lo chiedo lo stesso...grazie mille ;))lisa

Anonimo ha detto...

gentile petula, da poco mi sono avvicinata alle alghe e così anche al tuo - fantastico! - sito. è vero che le alghe possono dare problemi alla tiroide? o cenare con in tuoi involtini una volta ogni tanto non può far male a nessuno???

Claud ha detto...

Il radicchio rosso mi piace così tanto che lo mangio.. colazione!
Non avevo mai pensato di usarlo "scottato" (di solito nemmeno lo condisco!: che ne dici potrei aggiungere un cereale cotto invece del pane?

Anonimo ha detto...

ciao!complimenti per il blog prima di tutto, poi volevo chiederti un consiglio anche se non centra molto con questo post: hai qualche esperienza con le umeboshi??ne ho prese un paio per farci del sushi ma ora non so più come mangiarle..magari tra tutte le tue ricette potresti avere qualcosa che può aiutarmi.grazie mille!

Petula ha detto...

lisa...hai ragione io e i dolci non siamo grandi amici visto che non mi sono mai piaciuti e mi dimentico persino che esistono ;-) la maizena per quanto ne so serve a render più soffici i dolci e ammetto di averla usata solo un paio di volte. al cremor tartaro aggiungo un pizzico di bicarbonato per renderlo più attivo ma controlla bene sulla busta perché la maggior parte del cremor tartaro in commercio è già addizionata con bicarbonato.

anonimo...le alghe non danno nessun problema alla tiroide e tanto meno li causano (a meno che non si soffra di problemi gravi già ben diagnosticati). bisognerebbe mangiare un po' di alghe tutti i giorni: nella miso o nei cereali o qualche involtino ogni tanto.
cenare a involtini non lo consiglio proprio a meno che , come detto nel post, tu non voglia regalarti una bella notte agitata ;-))

claud...come ti capisco!!!! certo che puoi metterci i cereali in questo modo il gusto sarà un po' meno potete ;D

susi...le uneboshi più che un alimento da ricetta (qualcuna nel blog comune c'è) con un cibo curativo. ottime nel té per aiutare fegato e intestino o con i cereali soprattutto se si soffre di gastrite o nausea.

Anonimo ha detto...

grazie mille è per questo che abbiamo bisogno di te veloce efficiente e affidabilissima!!!!
ho fatto una crema di mandorle proprio ieri ed ho usato la maizena che effettivamente l'ha resa densa e vellutata, diciamo che se imparo a dosare il malto sono a buon punto!
dimmi petula come si fa a non essere golosi di dolci?!;-)
chia

Petula ha detto...

chia...sei bravissima. nel dna la mia elica del dolce deve esser difettosa ;-DD

Crisferra ha detto...

Fatti ieri sera e mangiati oggi a pranzo!!! Mamma mia che buoni: da urlo!
Copio la ricetta sul mio quadernetto di quelle imperdibili e... la replico!
Grazie :-)