martedì, maggio 12, 2009

... e il pranzo


Risotto con gli aspargi e tofu saltato con sesamo

Per pranzo intendo quello fuori casa ... chi ha la fortuna di potersi cucinare anche a pranzo si spera sia già organizzato (idem per la cena), nulla però vieta di farsi i lunch box anche per casa ;D
Ammetto di essere fortunata e di lavorare in un'azienda che ha anni fa approntato una mini cucina e area ristoro. Vero che l'azienda ci guadagna visto che non gironzoliamo davanti alle macchinette per il caffè e nei bar, però è comodo e utile non dover mangiare alla scrivania.


In tutto questo è compreso il fatto che uscire dall'ufficio e una pratica salutare e necessaria per eliminare un po' di pressione e prender aria (se si può e non si lavora sulla tangenziale). Uscire dopo aver mangiato o pranzare una o due volte a settimana con i colleghi più simpatici o amici che lavorano in zona è da anni la mia soluzione.

Ed è compreso anche il fatto di inquinare il meno possibile quindi niente roba usa e getta, né posate, né bicchieri o piatti e tanto meno contenitori. I saponi che mettono nei bagni degli uffici son più potenti di quello dei piatti (le mie mani lo sanno anche troppo bene...) quindi usateli e se non vi fidate li riportate a casa.

La mia cassettiera è ormai un mito visto che ci tengo di tutto ... e visto che non sono l'unica negli anni sempre più colleghi han preso esempio e han iniziato a mangiare in ufficio almeno un paio di volte a settimana. Ne guadagna portafoglio e salute.

Organizzazione

In ufficio: un piccolo bollitore, una tazza, qualche posata di metallo o legno

Per chi è costretto a mangiare alla scrivania, consiglio di chiedere di poter avere almeno un piccolo bollitore elettrico per il té e la zuppa di miso. In commercio se ne trovano di piccoli, poco ingombranti e perfettamente a norma.


A casa: contenitori di tutti i generi e le forme.
Potete optare per i lunch box stile giapponese (nel menu trovate la sezione apposta e anche tante indicazioni) oppure per i più classici contenitori in plastica o metallo ermetici.
I termos sono un'ottima soluzione per chi non può scaldare il cibo, investite in quelli migliori, li trovate o nei negozi di campeggio o in rete e valgono la cifra spesa.


Dispensa
In ufficio: té, zuppa di miso liofilizzata, cracotte di riso, pane tedesco confezionato a fette, piccole dosi di frutta secca, sale e condimenti. Nei negozi di campeggio e in rete si trovano i mini contenitori ermetici per olio e sale.


A casa: affettati di seitan, wurstel di tofu, crauti, pane integrale ... se andate di fretta.


Valgono le stesse regole che per la colazione: non mangiare sempre le stesse cose, cercare di variare e organizzarsi.
In quasi 15 anni di pasti in ufficio non ho mai cucinato apposta, al massimo scaldato.

Cucinare di più per il giorno dopo o surgelare è la soluzione migliore più veloce ed economica.
La domenica o la sera cucino sempre di più e metto via subito per evitare che qualcuno mi sottragga il pranzo. Surgelo in monoporzioni, cosa per altro comoda se si torna a casa la sera tardi.

Il riso integrale o i cereali in genere si possono conservare per due o tre giorni (mai di più mi raccomando ... la fermentazione fa sviluppare tossine non sempre benefiche) e poi conditi o fatti saltare con verdure o legumi.
Stesso discorso per le minestre, i passati o le vellutate, così per i brasati di seitan o la pasta al forno.
I crauti son un'ottima soluzione per mangiare qualcosa di fermentato che deve essere solo scaldato e con i finti wurstel possono essere un ottimo pranzo.
Aprire il pranzo con la zuppa di miso è un'ottima abitudine così come portarsi dietro qualcosa di caldo (sarà che lavoro già con l'aria condizionata a palla) e di morbido per coccolare lo stomaco e rilassarlo. Nei negozi bio ed etinici se ne trovano tante in bustina, meglio ancora se trovate quelle giapponesi non liofilizzate, ma van comunque bene tutte.

Anche farsi un panino con ingredienti scelti da voi e del buon pane è un'alternativa.

Un ultimo consiglio: non lesinate sulle quantità, mangiare troppo poco a pranzo può far venire fame già alle tre del pomeriggio. Quindi non affamatevi, fate una passeggiata per digerire, evitate di ripiazzarvi subito alla scrivania e fate una merenda leggera per evitare di divorare il frigo appena si mette piede in casa. ;D
Qualsiasi cosa ci sia dentro una macchinetta non è una soluzione ;D


Dedicherò un post anche alle merende....

ps ... il contenitore nella foto l'ho preso in Giappone, è a due piani e fatto apposta per contenere liquidi. Nei negozi italiani non si trova, potete però provare in rete (ebay ad esempio)

17 commenti:

Zingiber ha detto...

Ciao Petula, è da un anno e più che passo dal tuo blog per attingere dalle tue ricette e dai tuoi consigli e devo dire che ho imparato molto anche a te... da circa un anno e mezzo io e la mia famiglia (marito e 2 pupi di 2 e 5 anni) abbiamo iniziato a mangiare macrobiotico: ho scoperto per caso questo mondo, me ne sono innamorata, ho frequentato qualche corso, ho seguito un pò Martin Halsey e adesso se tutto va come deve andare, aprirò una gastronomia di piatti macrobiotici insieme ad una mia amica (lei ha un negozio di bio da 10 anni). Sono molto ottimista e soprattutto mi sento piena di energia; ho subito una meravigliosa trasformazione, sia fisica che mentale, grazie a questa "macro" scoperta... e un pò è anche merito tuo. Grazie. Con stima, Manuela

Anonimo ha detto...

Ciao Petula, ti ringrazio per la risposta dell'altra volta sui fiocchi d'avena!
ieri ho fatto il primo ordine da Adagio Teas, ti saprò dire...
Curiosità: tu il riso integrale lo lasci in ammollo prima di cuocerlo?
Grazie, sei troppo forte.

francesca ha detto...

da profana vorrei sapere se l'affettato di seitan e i wurstel di tofu sono sicuri, nel senso che non siano pieni di additivi e conservanti. purtroppo sono un pò sospettosa! ti ringrazio se vorrai rispondermi.

francesca

Saretta ha detto...

grande Petula!IO sono abbastanza fortunata ad avere la mensa aziendale..qualcosa di sano(zuppe cereali e legumi, verdure, riso, pesce per es) lo trovo sempre!Meglio dei baretti di sicuro..

Gingi ha detto...

graaaziieee!!!
dritte preziose come sempre.
in uno dei miei lavori ho la fortuna di avere la cucina interna, e - a parte gli sguardi delle colleghe che spalancano la finestra quando scaldo l'ennesimo contorno a base di cavoli - tutto fila liscio. altimenti girovago un po', ma Torino è piccola - si fa per dire -, e la mia bici veloce..)!

Anonimo ha detto...

Ciao Petula!
Questi tuoi post sono sempre pieni di informazioni preziosissime...grazie!

Konstantina

spighetta ha detto...

Ciao Petula,
questo è un post davvero interessante....
Io come te cucino in abbondanza la sera per avere il pasto già pronto l'indomani. Non uso spesso gli affettati vegetali perchè ho la stessa diffidenza di Francesca...Ci sapresti delucidare? Ho letto che l'olio di palma è il maggior imputato del diabete giovanile ( peraltro diffusissimo!) e a volte anche i prodotti Bio ne fanno uso :(
Sono curiosissima del post sulle merende perchè quello è un campo dove non so che pesci pigliare.
Un abbraccio virtuale....

Petula ha detto...

zingiber...ma che bello!!! in bocca al lupo per questa fantastica avventura!!!!!

alessandro...figurati! no, il riso non lo metto in ammollo ;)

gingi e kostantina ... grazie a voi! gingi ti invidio non tanto la mensa ma la bici (e un pochino pure Torino, città da me molto molto amata)

francesca e spighetta ... adesso vi tiro le orecchie!!! ;) leggere gli ingredienti è una cosa basilare, il minimo per un consumatore consapevole e soprattutto per un macrobiotico (un macrobiotico che compra senza legger l'etichetta non è tale, idem per un vegano o un vegetariano). inoltre l'olio di palma (o gli oli idrogenati) è dichiarato espressamente e quindi basta girare il prodotto leggere e se no vi convince metterlo giù. non vi posso e non voglio rassicurare su nulla (tra l'altro il seitan buono non ha olio dentro e dovreste saperlo....)

spighetta ha detto...

Ciao Petula, accetto la tirata di orecchie :D ma ti confermo che leggo le etichette!!! (anche troppo ci metto secoli per fare la spesa se devo acquistare qualcosa di "nuovo" :)) la mia diffidenza sta negli olii cosi detti vegetali. Se l'olio è catalogato come di oliva o mais o semi di girasole spremuto a freddo e bio OK, ma a volte si trova la dicitura olii vegetali per cui lì presuppongo che ci siano olii vari tra cui quello di palma :(.....NON E' COSI'?

Petula ha detto...

;DDDDD cuoca petulante di nome e di fatto!!! sugli oli vegetali in generale son diffidente pure io .. se conosco da anni il produttore (o so come lavora e le fiere son un ottimo sistema) compro se no mollo lì. di solito il seitan non contiene oli ...e per questo basta leggere l'etichetta ;)) per tutto è lo stesso. e non posso rassicurare nessuno...

Gingi ha detto...

è vero, Torino è meravigliosa....
per quanto riguarda affettati ecc.: accidenti siete consumatrici davvero responsabili...)! io anche leggo le etichette, ma in genere, se un prodotto è bio mi fido abbastanza... ma forse non basta, avete ragione. Il vero problema per me è che in genere sono cari: per il tofu ho risolto facendo - come insegna petula-guru -, il tofu-feta, che nei panini è eccezionale!

robertav ha detto...

ciao!
alcune mie note se posso permettermi:
- i bento box japo son bellissimi, io ne ho 3...l'inconveniente...a volte son piccolissimi, attenzione alle foto di ebay e leggete le misure!
- proteine vegetali, affettati, wurstel: lavoro in una ditta che li fa artigianalmente (fortuna del mangiar sano&vegano quotidiano!) e gli enti certificatori bio non permettono l'uso di additivi!per gli oli e grassi aggiunti..ahimè, son permesse gran schifezze anche se bio...da me si lavora con senso etico e responsabilità...ma...in fiera ho visto/assaggiato robe paurose...
Petula mi vieni a trovare al SANA di Bologna a settembre??mi piacerebbe troppo conoscerti!

Petula ha detto...

per i bento vale lo stesso che per le etichette...controllare!! ;DD

grazie delle informazioni è utile conoscere ditte che lavorano in modo responsabile ed etico. avete un sito in modo da sapere a chi distribuite? rassicuriamo così alcune lettrici :)

mi piacerebbe molto venire a bologna a conoscerti, ma il sana negli ultimi anni è andato peggiorando e banalizzando (oltre a essere carissimo) e due anni fa ne son rimasta così delusa da decidere per un po' di non tornarci....dovrò pensarci bene :)

robertav ha detto...

uh peccato...beh ti incontrerò prima o poi!

cmq la ditta è Mediterranea Srl e il sito è www.mediterraneabio.it e a chi mi scrive mando il pdf dei negozi che forniamo nella città/regione di residenza...non volevo far pubblicità all'azienda...ma alla fine l'ho fatta...
ciauuuu

Petula ha detto...

;)

visto che te l'ho chiesto io e che il blog è mio... grazie! e puoi mettermi nella lista invio del pdf ;)

spighetta ha detto...

Ciao robertav sono molto interessata alla cosa, sarebbe possibile ricevere il pdf?... sto facendo un giro anche sul sito ;)

lise.charmel ha detto...

che bello questo post, come ho fatto a perdermelo? io pranzo in ufficio solo il venerdì, perché alle 12.30 ho un corso, gli altri giorni esco con i colleghi, andiamo in un ristorante a prezzi accettabili e abbastanza buono.
naturalmente ho dei contenitori appositi e mi porto le posatine da casa. poi lavo tutto a casa la sera. purtroppo da noi è vietato tenere un bollitore, è passato due volte il tizio della sicurezza e ce li ha fatti togliere tutti :(
(e così addio rito del the verde con le colleghe)