martedì, luglio 12, 2005

La farinata



Un piatto ligure povero e antichissimo. C'è una piccola trattoria a Savona dietro il corso principale (mi pare si chiami Vino e farinata) che faceva una delle farinate più buone che io abbia mai mangiato.
Fatta in casa è un po' come la pizza, buona, ma un'altra cosa. Ci vorrebbe il forno a legna e la teglia di rame...ma se non c'è una teglia in ferro o alluminio (assolutamente no all'antiaderente) e un buon olio vanno benissimo.
Questa volta mi è venuta un pochino spessa. Perfetta per una cena, tagliata a quadrotti e servita con delle ottime olive taggiasche.

1 tazza di farina di ceci
1 tazza e 1/2 di acqua
1/2 cucchiaino di sale
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 cucchiaio di rosmarino fresco tritato

La farina di ceci è composta da ceci secchi tritati finissimi e quindi ne mantiene le stesse caratteristiche: dura come un muro se non la si mette in ammollo a lungo.
Mescolare acqua e farina di ceci e lasciare in ammollo per almeno 6 ore (meglio tutta la notte) girandola ogni tanto e togliendo la schiuma che si forma in superficie.
Trascorso il tempo dell'ammollo aggiungere il sale, mescolare bene e versare in una teglia in cui avrete messo i 4 cucchiai d'olio. Fate uno strato alto al max mezzo centimetro, anche meno.
Cospargete la superficie con il rosmarino e fate cuocere in forno a 200° fino a quando non di sarà formata una crosticina marrone chiaro.


Macroconsiglio
Anche questo è un prodotto da forno, quindi un'energia yang molto forte. In estate non se ne ha particolarmente bisogno visto le alte temperature esterne. In Italia tendiamo un pochino a esagerare questi cibi, questo non solo può dare problemi di peso, ma può dare un eccesso di lavoro all'intestino. Il risultato di solito è che periodicamente soffriamo di cattivo umore, irritabilità, problemi di pelle o colite. Andrebbero eliminati o ridotti drasticamente soprattutto i prodotti da forno unti come focacce, pizze al formaggio, brioches...peggio di tutto sono i crackers che molti credono essere meno ingrassanti del pane. Beh, per diventare croccante la farina deve essere ricca di olio e cotta a lungo. Poco dietetico, meglio privilegiare il pane di buona qualità, magari fatto in casa e la mattina a colazione...;-))

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Epperò la farinata migliore in assoluto da Ou sà pestà...in vico dei Giustiani a Genova.
Posto fermo nel tempo.
Incantato.

L.

Petula ha detto...

ups..devo andare a genova a trovare un'amica: mi segno l'indirizzo grazie!

Anonimo ha detto...

Ciao, sono daniela, sono ligure e ti scrivo dalla california, complimenti per il sito dove sono finita per caso (non mi ricordavo quanto sale va messo nella farinata). Attenzione alle teglie basse quando non sono quella "vera" di rame stagnato (o alla meno peggio, di rame ricoperto di acciaio inox) perche' il peso della farinata puo' piegarle rovinandole, e se siete sfortunati anche ustionandovi. Quindi se potete "no" ad alluminio, acciaio, ferro e antiaderente; se non potete, attenzione. Inoltre l'olio va messo nella teglia e la teglia in forno; quando e' bello caldo lo si tira fuori, si mette la farina di ceci, si rimescola dentro la teglia, e si rimette al forno.

Buon appetito!!!!

Anonimo ha detto...

aggiungo, per chi ha la teglia di rame stagnato....
attenzione, il rame a contatto con alimenti puo' essere tossico. Di tanto in tanto la teglia va fatta stagnare. (Per nominativi di artigiani che lo fanno, andate una volta a comprare la farinata in un negozio e domandate a loro.) Per rinviare il piu' possibile questa manutenzione, fate le fette di farinata con gli utensili per padelle antiaderenti. Ancora buon appetito.
daniela

Anonimo ha detto...

Ieri sono stato a Sestri Levante senza trovare la farinata. L'ho appena scritto sul mio blog.
Ho consigliato ai miei visitatori questa tua ricetta.
Spero non ti spiaccia.
Andare a Sestri Levante e non trovare la farinata