Rosti di patate e sourcream
Cucino di rado le patate o meglio quando mangiavo più proteine animali sentivo la necessità di equilibrare il sodio contenuto in carne e formaggi con il potassio delle solanacee. Oggi non mi viene in mente di comprarle e di solito me lo devono chiedere. La macrobiotica non vieta nulla e quindi non vieta nemmeno l'assunzione delle solanacee, consiglia solo di limitarle per evitare di mandre in crisi l'quilibrio tra sali minerali, proteine e zuccheri che è alla base di questa filosofia.
La sour cream è invece una salsa a base di panna acida tipica dell'est europeo, di Inghilterra e Nord America che in questi paesi vi potete ritrovare ovunque dai panini al fish&chips. Questa elaborazione la devo al mio libro di cucina preferito The candle cafe cookbook con qualche minima variazione.
4 patate gialle
1 confezione di tofu
2 cucchiaini di succo di lime
2 cucchiaini di succo di limone
1 cucchiaino di agar agar
1 cucchiaio di erba cipolina tritata
1 cucchiaino di porro (parte verde) tagliato sottile
4 cucchiai di olio di oliva extravergine leggero
1/2 spicchio d'aglio
1 pizzico di sale
Bollire le patata per una decina di minuti (devono ancora essere parzialmente crude), farle raffreddare, pelarle e grattuggiarle (parte a fori grossi). Lasciarle a scolare per un'ora, salarle leggermente, poi fare uno strato di un centimetro in una padella ben unta e cuocere il rosti dai due lati fino a quando non avrà una bella crosticina. Con questa quantità di patate potete fare due rosti medi o quattro piccoli. Si può anche partire dalle patatae crude, grattugiandole e facendole scolare, si alungheranno i tempi.
Nel frattempo in una ciotola sciogliere l'agar agar con il succo di limone e lime. Cuocere il tofu per 5 minuti in acqua bollente e dopo averlo fatto raffreddare metterlo in un mixer con il succo dei limoni, l'agar, l'aglio, l'olio, il sale e frullare finoa ottenere una salsa liscia e vellutata.
Servire i rosti caldi con la sour cream a parte decorando con il porro.