venerdì, febbraio 15, 2008

M'illumino di meno ... le ricette petulanti e a lume di candela

Ed eccoci al M'illumino di meno Day, giornata del risparmio energetico organizzata da Caterpillar.

Ringrazio tantissimo chi ha partecipato, chi ha scoperto nuove botteghe, chi si è lambiccato il cervello chi sì è soltato fatto venire una curiosità in più e chi mi sta dando nuove idee su come risparmiare energia...son stata tremenda nel dar vincoli così stretti e siete stati bravissimi tanto da rimpolpare parecchio la mia lista dei desideri culinari.
Se ho dimenticato qualcuno o voleste aggiungervi all'ultimo momento: non siate timidi e fatelo.
Se vi domandate dove è la mia ricetta...beh dovrete aspettare fino a lunedì: il sugo barbietoloso è lì in attesa da un paio di settimane ma oggi ho pensato che preferisco dare risalto alle vostre illuminanti ricette!

Tra qualche giorno con Comida (le ricette a lume di candela hanno scatenato animi romantici ed ecologisti) metteremo online un pdf con tutte le ricette di coloro che hanno partecipato a quest'iniziativa che ha superato i blog, gli oceani e i continenti.

Bando alle ciance...ecco le ricette "petulanti"

I PETULANTI CON RETE

Kja de "Il pranzo di Babette" con un fantastico raviolo aperto e "a lume di candela"
"Alla luce di queste limitazioni, scusate il gioco di parole, pensare una ricetta per l’evento non è stato immediato, almeno per me. La difficoltà che ho evidenziato non riguardava tanto l’omissione di carne, uova o latticini, anzi trovo che la mia creatività sia stimolata se devo cucinare vegan, ma piuttosto la rinuncia a spezie e ingredienti esotici. "

Raidne di "Vegan Kitchen" con i suoi choricini al buio o meglio "a lume di candela"

Il pane a risparmio energetico?!?! Si può, si può!!! Già ho visto che Qualcuno ha preparato una pizza!!!! Non esistono limitazioni e tantomeno scuse, risparmiare si può, basta volerlo ;) Quindi con questo post partecipo all'iniziativa pubblicizzata da Comida ma con le varianti proposte dalla Cuoca Petulante. Questa volta ci ha messo alla prova con un sacco di "divieti" e limitazioni sulla scelta degli ingredienti... speriamo che l'origine delle ricette invece sia libera!!!

Sunny di Sunnypam con una ricetta crudissima e colorata

Un richiamo ai colori, ai profumi ed ai sapori che sanno di leggerezza e di fresco. Per questo l'altra sera mi sono preparata con cura una bella insalata fresca e colorata.

Elisabetta di Friarielli e tigelle che
un godurioso Misto di cavoli in agrodolce si è addirittura illuminata due volte ;-)
...la sfida di Petula mi ha spinto a vincere un po' la pigrizia e ad andare finalmente a quella botteguccia biologica/biodinamica vicino casa, cosa che mi riproponevo di fare da tempo.

Ery di Piccole Magie Vegan con la sua Polenta verde e funghi
è rimasta indecisa fino all'ultimo, non è facile trovare una ricetta a risparmio energetico che non sia banale!
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Stefano di VeganItalia con i suoi Satay di seitan sta a metà fra i petulanti con rete e senza rete ;-)) ... il sito di VeganItalia è comunque un luogo dove si risparmia energia in continuazione

Il satay è un piatto di origine indonesiana/malese ora molto diffuso anche nella Thailandia del sud. In questo versione, totalmente a base vegetale, si usa del seitan naturale.

1 kg di seitan
due cipolle oppure 5 porri
2 spicchi d'aglio
un peperoncino piccante
50 gr zucchero
2 cucchiai di aceto di mele
2 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiaio di olio di sesamo
2 cucchiai di polvere per curry
un pizzico di cumino macinato
un pizzico di chiodi di garofano macinati
100 gr di arachidi tostate

Per la salsa:
100 gr di arachidi tostate
2 cucchiai di olio di girasole
un cucchiaino di zucchero
un cucchiaio di succo di limone
un pizzico di peperoncino

Preparare la marinata macinando o frullando le arachidi tostate insieme a tutti gli altri ingredienti, escluso lo spezzatino. Immergere il seitan nella marinata e lasciarcelo per tutta la notte (eventualmente tenendoli in frigorifero in un contenitore ermetico).

Al momento di preparare il piatto, fare la salsa macinando o frullando insieme gli ingredienti.
Fare cuocere lo spezzatino in una padella antiaderente insieme alla marinata (aggiungendola man mano che si asciuga), oppure infilare lo spezzatino sugli spiedini e farli cuocere alla griglia bagnandoli ogni tanto con la marinata. Servire caldi accompagnando con la salsa e del riso lessato.
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I PETULANTI SENZA RETE (o quasi)

Cristina che con i suoi Carciofi e farro ha battuto tutti sul tempo ... e mi ha regalato anche un'altra ricetta golosissima e una bella chiacchierata sulla Sardegna.



Le dosi sono per due:
2 carciofi romaneschi
2 e 1/2 spicchi d'aglio
prezzemolo fresco
carota
cipolla rossa
olio extravergine
sale e pepe
150 grammi di farro


Dopo aver pulito due grandi carciofi metto nel mixer i lunghi gambi sfilati e tagliati a pezzetti con mezzo spicchio d'aglio, un quarto di cipolla rossa, un ciuffetto di prezzemolo, mezza carotina e un pizzico di sale; questa bella pappetta la metto in casseruola con due cucchiai d'olio extravergine d'oliva e lascio cuocere a fuoco lento.
Nel frattempo in una pentola più grande faccio cuocere i carciofi salati e impepati insieme a due spicchi d'aglio interi, un mazzolino di prezzemolo e quattro cucchiai d'olio extravergine, dopo la rosolarura iniziale aggiungo due bicchieri d'acqua. Ogni tanto bagno il composto di gambi e odori con il brodo dei carciofi.
Il tempo di cottura del composto è di circa 10 minuti.
Il farro (150 grammi) va cotto a parte in acqua leggermente salata, quando è quasi pronto tolgo l'acqua in eccesso e lo aggiungo al composto dei gambi a fuoco spento.
I carciofi cotti (interi o a spicchi) prendono posto al centro del piatto fondo e la minestra di farro tutta intorno.


LaDani che sì è prodotta nella Pasta e ceci con invito a cena ;-DD ... se non mi ricordo male l'invito a cena non mi riguardava ma la pasta e ceci sì ;-DDD

Pasta e ceci

Ricordarsi di mettere in ammollo i ceci la mattina prima di uscire pianificando di cuocerli la sera. Accettare un invito a cena imprevisto e improrogabile, arrivare a casa verso mezzanotte e passare un'ora a sonnecchiare sul divano mentre i ceci cuociono nella pentola a pressione. Lasciarli raffreddare nella pentola a pressione e trascinarsi finalmente verso il letto.
I passaggi precedenti possono essere tralasciati con un po' più di organizzazione o utilizzando i ceci in scatola (ma non so se sono ammessi!).
Fare un soffritto di carota/sedano/cipolla con un po' di olio extravergine di oliva, aggiungere i ceci scolati, un po' di acqua calda e del bimbidado (grazie petula!). Dopo pochi minuti mettere da parte la metà dei ceci e frullare gli altri, aggiungere della pasta corta (a me piace la pasta mista), i ceci interi e portare a cottura aggiungendo poca acqua, se necessario.
Servire con poco olio a crudo.


La Vecia, al secolo La Terry, è uscita un pochino dalle linee petulanti con il suo Tofu e farro ma le è consentito perché la mia frequentazione l'ha trasformata in una piccola dory ;-DD

Avevo trovato una ricetta molto simile su una rivista inglese e mi ha ispirato visto che avevo sia del tofu in frigo che il pesto fresco fatto da me. Ho apportato qualche modifica ed ecco un piatto completo, nutriente, gustoso e profumato di verdure estive e pesto.


. 160 gr di farro semiperlato

· 200 gr di tofu

· 2 melanzane lunghe piccole (260 gr circa)

· 3 zucchine piccole (200 gr circa)

· 1 cipolla di Tropea

· 3 cucchiai di pesto

· 280 ml di brodo di verdure

· sale

· olio evo


Tagliare il tofu a cubetti, dopo averlo asciugato bene, metterlo a marinare con 2 cucchiai di pesto per mezz'oretta.
Mettere a cuocere il farro in abbondante acqua salata per 30 minuti circa, una volta cotto sgocciolarlo bene.
Nel frattempo tagliare la cipolla in 4 spicchi e poi a fettine fine e le melanzane e le zucchine a fette.
Scaldare 1 cucchiaio d'olio evo in una padella e farvi saltare per 2/3 minuti il tofu tolto dalla marinatura di pesto dove poi, in seguito alla scottatura breve, andrà rimesso.
Aggiungere in padella un filo d'olio e far appassire la cipolla per 2 minuti dopodiché aggiungere le verdure, farle saltare e rosolare per qualche minuto e poi aggiungere il brodo e lasciar cuocere a fuoco medio per 10/15 minuti, finché le verdure non risultino tenere.
Giusto qualche minuto prima della fine della cottura, riunire in padella con le verdure il tofu.
Una volta cotte unire le verdure con il farro, un'altro cucchiaio di pesto, mescolare bene, impiattare e servire.

Roberta invece ha invece inventato una crema tutta cruda di semi vari che domani farà parte della mia colazione (il fato che ci sia la cipolla non mi ferma di certo)!!!

1 tazza semi di girasole
1 tazza semi di zucca
mezza cipolla rossa media
2 cucchiai di shoyu
1 cucchiaio di timo fresco
pepe nero macinato al momento q.b.

Mettere i semi di zucca e di girasole in una contenitore e coprirli con acqua fredda. Lasciarveli per mezza giornata (fino a tutta una notte). Scolare e risciacquare. Frullarli con gli altri ingredienti in un mixer finché diventano cremosi. Riporre in frigo e lasciar riposare almeno un'ora prima di servire. Ottimo spalmato su pane, pita o altro (vedi petula) e servito con qualche verdurina.


Per ultima Alessandra, ovvero Chocolat di Cooking in Rome che mi ha fatto i due regali più belli di questa settimana ... le ricette di polpette e hamburger vegetali che son stati divorati da figlie e bestiole varie (e che ritroverete qui a brevissimo) e l'avermi riportato per un po' indietro di qualche anno e ai giri in moto per le colline laziali.


Polpette di avena

1 tazza di fiocchi di avena
1 1/2 tazza di latte di soia
2 cucchiai di levito in scaglie
2 cucchiai di gomasio con spirulina
pane grattato quanto basta

Mettere a bagno i fiocchi di avena con il latte di soia per 10 minuti. Aggiungere il lievito in scaglie ed il gomasio. Aggiungere tanto pane grattato in modo da ottenere un impasto morbido per formare delle polpette e abbastanza umido per poter ripassare poi le polpette nel pangrattato.Porre le polpette su una teglia da forno e mettere un po' di olio su ogni polpetta. Cuocere in forno a 200° per 15-20 minuti o fino a doratura delle polpette.

9 commenti:

ComidaDeMama ha detto...

Bellissime ricette anche da questa parte! Aspettiamo il tuo post

Anonimo ha detto...

ma tutto questo è semplicemente meraviglioso!!!!grazie
sil

Anonimo ha detto...

Una più invitante dell'altra! E adesso vado a cercare di leggere anche le altre che hai solo citato
Raffy

Anonimo ha detto...

Petula oggi ho mandato una mail a fahrenheit, radiotre, volevano sapere di varie iniziative in occasione di m'illumino di meno.
Ho scritto dell'iniziativa tua e di Comida e Sinibaldi ha letto la mail e vi ha nominate

Anonimo ha detto...

Peperoni, zucchine e melanzane sono verdure tipicamente estive. Per poterle mangiare anche in pieno inverno e' necessario coltivazarle in serre riscaldate(con il gasolio e con un alto costo per l'ambiente).A questo va aggiunto il fatto che perche' crescano bene anche nella stagione fredda serve una dose consistente di pesticidi,
senza poi considerare il paragone con il sapore della frutta e degli ortaggi cresciuti al sole.
Riscopriamo i sapori delle stagioni per non farle sparire..

Chocolat ha detto...

Tutte ricette fantastiche...quasi mi commuovono...

Anonimo ha detto...

Salve, mi chiamo Max.
Ho trovato questo sito molto interessante e volevo contattarti per invitarti sul mio sito. Ho cercato in vano una sezione "contattami", quindi alla fine ho deciso di lasciare un commento qui.
Il siti di cui parlo è una comunity con quasi 6000 iscritti appassionati di cucina e mi piacerebbe creare una sezione dedicata al macrobiotico. E' chiaro che sarebbe utile qualcuno con le tue conoscenze che potesse seguire la rubrica. Il sito in questione è http://www.ilricettariodibianca.com sul sito io sono Max3w, puoi contattarmi su info@ilricettariodibianca.com.
Chiedo scusa se in qualche modo ho "invaso" il tuo blog, nel caso, elimina pure questo commento.
Felicità.

Petula ha detto...

siete stati tutti bravissimi e son io a commuovermi!

anonimo..la ricetta con melanzane e zucchine la faremo ovviamente in estate ;-)))
max3w...ti risponderò in privato ;)

Anonimo ha detto...

Un plauso speciale alla crema di semi di Roberta! Sicuramente la proverò.