mercoledì, maggio 25, 2005

Un libro di cucina come una fiaba




Ha iniziato Spiceblog e così ho scoperto quanti maniaci esistono... i libri di cucina sono come fiabe: ci entri e non sai cosa trovi, la solita Cenerentola o le sensuali fate russe, l'imprevedibile Belle o il saputello Piccolo principe. Io mangio le parole e le foto, dopo, forse, cucino sul serio e spesso racconto la stessa fiaba con un protagonista differente.

La logica che regge questo scaffale?
Gli scaffali in due differenti case su quattro differenti librerie.
Per ora sono divisi in Cucina tradizionale, Cucina vegana e macrobiotica, Cucina quotidiana e Libri da tutto il mondo ovvero quelli che mi porto a casa come souvenir ogni volta che esco da Milano.
Se dovessi riunirnirli tutti insieme litigherebbero fra loro e io mi renderei conto che neanche se vivessi due vite potrei mai cucinare così tanto!!

Il libro che raccommando?
Il Candle Cafe Cookbook per scoprire la creatività americana nella cucina vegana, tutti i libri di Trish Deseine per ispirarsi, i libri di Aveline Kushi e Guarire con il cibo per imparare le basi della cucina macrobiotica. I libri americani sono i migliori perché storicamente da più tempo utilizzano alcuni alimenti e perché i movimenti vegani e macrobiotici hanno portato allo sviluppo di vere e proprie comunità, cosa che non è accaduta in Europa (basta guardare i supermercati per capirlo).

Il libro di cucina che vi ha reso quello che siete?
Ho iniziato a leggere i libri di ricette come fiabe da bambina grazie al Talismano della felicità, in cui alcune ricette prendevano anche due pagine e parole come cremor tartaro mi portavano nelle cucine di antichi palazzi. La Cucina naturale (un ricettario non più in comemrcio) mi ha fatto invece scoprire il genio italiano nella cucina vegetariana/vegana, così come Due in cucina di F. Gosetti mi ha insegnato tutto su come si scelgono, puliscono, cuociono verdure e pesci.

Il libro di cucina più porno? (capire: 'sensuale', 'gustoso', ovviamente..)
La cucina bruta di J. Dumoulin e N. Le Bec. Foto e testi pieni di forza e sensualità. Pagine intere su cibi che credo non mangerò mai, come il fegato, ma che sono eccitanti da leggere.

Se ne poteste salvare solo?
Di sicuro i miei Moleskine neri. Quaderni che contengono tutto quello che mi serve, idee, informazioni raccolte negli anni, suggerimenti di amici e maestri, nulla che possa essere sostituito con un libro.

Se fossi un libro di cucina quale saresti?
A metà fra il Candle Cafe Bookcook e il Talismano della felicità, con una spruzzata di Macrobiotcs Cookbook, un misto fra creatività, macrobiotica e cucina tradizionale.

Se i vostri libri di cucina fossero preziosi da doverli nascondere insieme ad altri valori, quale sarebbe il posto?
In piena vista! Nascondere qualcosa a cui tengo non ha molto senso, non potrei godermela neppure io...

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