Soba per principianti
La soba è un tipo di noodles che adoro; calda in inverno, in brodo e fredda con il ghiaccio in estate. Ne amo la consistenza, la ruvidità e il sapore pieno e antico.
In Giappone l'ho mangiata fresca appena fatta in più occasioni ed era stratosferica (la stessa sensazione che ho quando riesco a mangiare orecchiette fatte in casa). Amo andare nelle trattorie dietro la stazione di Ueno a mangiarla in brodo ustionante insieme agli impiegati che ti guardano strano perché non solo non riesci a fare il risucchio, ma ci soffi pure sopra.
Composta di farina di grano saraceno è uno dei must della cucina giapponese e per imparare a farla ci vogliono dai due ai tre anni; ha un'energia molto calda ed è perfetta in questi giorni in cui pare finalmente essere arrivato il generale inverno, almeno da queste parti.
La trovate in tutti i supermercati etnici e a volte anche in quelli normali.
Questa ricetta è facilissima e può risolvere una cena all'ultimo momento o una voglia improvvisa di cibo coccola.
Per le dosi: la soba nei pacchetti è divisa in porzioni legate da un nastro, a un occhio occidentale pare poca, attenzione perché tende a espandersi e a riempire parecchio. Se siete in due e avete fame fatene tre dosi.
2 dosi di soba
1 porro
1 cucchiao di semi di sesamo
2 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiai di aceto di riso o di mirin
2 cucchiai di olio di sesamo
sichimi (opzionale)
Cuocete la soba in acqua non salata, scolatela e sciacquatela molto bene.
Tostate i semi di sesamo a secco e metteteli da parte. Affettate sottilmente il porro.
In una ciotola mischiate salsa di soia, olio, mirin e un cucchiaio di acqua.
Scaldate il wok, unite il condimento e fate saltare per qualche minuto il porro, poi unite la soba, i semi di sesamo e il sichimi. Saltate per un altro paio di minuti e servite caldo.