Salutiamoci: pesto di piselli e robine verdi
In onore della fantastica iniziativa delle quattro del Salutiamoci, una delle salse, pesto, roba spalmabile che meglio mi son venute finora .. e due chiacchiere sul giardinaggio!
Con il discorso Salutiamoci non vi ammorbo, l'iniziativa mi piace assai e spero stiate partecipando numerose sia elaborando nuove ricette con fave e piselli per questo mese, sia rifacendo le ricette proposte dai vari blog (questa stamattina mi ha esaltato non poco).
Se ancora non lo avete fatto, scaricatevi l'elenco degli ingredienti ammessi, filate al mercato a rifornirvi di piselli o fave fresche e datevi da fare ... e magari comprate vi un libro sull'argomento, trai tanti che ho consigliato in questi anni.
Invece vi ammorberò un tantino con una delle mie fissazioni/passioni ... le piante!
Da anni sostengo il rilassamento zen dato dalla cura anche solo di una pianticella.
Molteplici son le piante che possono non solo sopravvivere, ma prosperare su un mini davanzale milanese, se poi avete addirittura un balcone potete sfogarvi.
Amo tutte le piante, di solito ho il pollice verde per quelle che si mangiano, ma quest'anno ho avuto grandissime soddisfazioni anche da tutto quel che si limita a fiorire (vi annoierò pure con quelle, non temete), però visto che questo dovrebbe essere un blog di cucina, ho deciso di inaugurare il settore "coltiviamo una piantina e mangiamocela".
Pensando al Salutiamoci questa è un'ulteriore aggiunta di salute, visto che coltivare qualche aromatica o dell'insalata non solo rilassa ma aggiunge vitamine e sali minerali alla vostra alimentazione.
Protagonisti: erba cipollina e scalogno.
Erba cipollina: pianta facile, si trova in tutti i mercati, supermercati o serre. È stupidissima da coltivare, non prende malattie e parassiti, vive bene ovunque ed essendo una bulbosa se in inverno la cimate del tutto e la mettete coperta in un angolo del balcone, la primavera successiva ricrescerà.
Ricordatevi che è sempre meglio trapiantare le piante acquistate già cresciute, perché i terreni utilizzati di solito son ipersfruttati e le piante vengono costrette a vivere in poco spazio, quindi dategli una casa migliore e più comoda.
Potete anche partire dai semi, piantandoli in superficie (son semini piccini, se li affondate non riusciranno mai a germinare) in vasetto da semina e poi trapiantandoli in un vaso più grande dopo un mese o due.
È una pianta che richiede acqua e non troppo sole, è come l'erba solo più cicciona e questa consistenza è dovuta proprio alla presenza di acqua nelle foglie. Potete concimarla una volta al mese e fare meditazione togliendo le foglie secche.
Ha un gradevole sapore cipolloso, leggermente piccante; va cimata abbastanza spesso e questo è di gran goduria per chi la coltiva perché solo qualche fogliolina tagliuzzata dà vigore al pesce al vapore, alle insalate e ai cereali.
Scalogno: sto andando sul difficile? No ... lo scalogno, come l'aglio è scemo da coltivare a patto di dargli un vaso profondo.
Forse l'unica difficoltà sta nel fatto che è di certo meglio avere un balcone e che è meglio piantarli in autunno o all'inizio della primavera.
Gli scalogni funzionano come i bulbi di tulipano.
Vaso profondo, buchetto, piantate i bulbi (potete usare quelli che trovate al supermercato, ma nelle serre si trovano anche quelli appositi per l'orto) con la puntina all'insù, ricoprite, bagnate ogni tanto e poi scordateveli fino a giugno. Nel frattempo avranno fatto un gran fogliame che si può mangiare tagliuzzato come l'erba cipollina e conservare sott'olio o secco.
I bulbi vanno di solito fatti seccare prima del consumo.
Io son già felice di godermi le foglie, ma appena coglierò i miei scalogni metterò le foto, per il momento guardate che razza di roba ho ottenuto con 9 bulbetti.
una tazza di piselli freschi
un cucchiaio abbondate di erba cipollina tagliuzzata
un cucchiaio abbondate di cime di scalogno tagliuzzate
mezza tazza scarsa di pistacchi ammollati per qualche ora (o un cucchiaio abbondante di pesto di pistacchi)
olio estra vergine qb
sale qb
pepe bianco (opzionale)
acqua tiepida qb
Cuocete i piselli freschi in acqua salata, facendo attenzione a non stracuocerli e quindi a fargli perdere vitamine e colore.
Sciacquateli con acqua ghiacciata (si manterranno verdissimi) e metteteli in un frullatore con gli altri ingredienti.
Frullate bene fino a ottenere una salsa liscia e non troppo liquida.
Io ho usato questa salsa nell'insalata di farro e per le polpette di pesce.
PS L'acqua della cottura dei piselli, non buttatela. Usatela per cuocerci il riso, i cereali o per le minestre; se proprio vi avanza, innaffiateci le piante una volta fredda.