Scones
Non impazzisco per i dolci, ma gli scones mi trasportano a Londra nella sala da te di Fortnum&Mason. I legni, i profumi del te e le porcellane bianche, fuori la solita pioggia (non ho mai preso un te a Londra senza il contorno d'umido).
Sono dolci non dolci, da soli un po' stopposi, ma rinascono se spalmati di marmellata alle fragole o alle arance. Si si è ardimentosi li si può provare con senape e salmone...un inglese lo prenderebbe come un oltraggio alla bandiera ,-))
Li ho rifatti in versione macrobiotica e sono deliziosi.
350 gr di farina integrale
50 gr di manitoba
70 gr di sciroppo d'acero
30 gr di olio di mais
50 gr di panna vegetale
120 ml di latte di soia non zuccherato (no valsoia ad esempio)
1 bustina di lievito o di cremor tartaro
un pizzico di sale
una manciata di nocciole tritate
Mescolare in una ciotola o nel robot le due farine, il lievito (io preferisco il cremor tartaro che ha un sapore neutro) e le nocciole. Unire sale, olio, panna e sciroppo d'acero e infine il latte di soia poco alla volta fino a ottenere una pasta morbida ma non appiccicosa. Fare un rotolo come per gli gnocchi del diametro di 2 cm e tagliare dei dischi di 3 cm di spessore. Metterli su una teglia con carta forno, spennellarli con il latte di soia e porli in forno caldo a 220° per 10/12 minuti o fino a quando non saranno dorti in superficie. Si servono freddi, meglio con una tazza di te nero keemun od oolong.
Macroconsiglio
Un dolce come coccola non come abitudine, la domenica pomeriggio o la mattina prima di una giornata da urlo.
Troppo forno e farina non fanno bene a pancreas e fegato.