Cibo e ricette in versione macrobiotica, forse. Perché la macrobiotica non è noiosa o cibo per pennuti...
martedì, ottobre 30, 2007
Purea di patate dolci
Qui regna il grigio assoluto: nebbia e pioggerellina imperano e ci sto come in un baccello (ho troppi geni padanorisicoli ;-))) ma è il periodo miglio per il "cibo-coccola".
Per contrasto così come mi piacciono i cibi croccanti e dai gusti forti, amo i cibi morbidi e caldi ... un bel ritorno all'infanzia soprattutto con tutto quello che è purea. Mi piacciono tutti i tipi di purea da quella di zucca alle mele fino al sedano-rapa.
L'altro giorno però volevo qualcosa di caldo ma anche di colorato. Le patate dolci che vendono in Italia tendono a essere grigiastre una volta cotte e forse troppo simili al colore plumbeo del cielo.
Zafferano e pepe rosa hanno dato loro un po' sprint. Le ho cotte a lungo e abbinate sempre a una proteina vegatale, il curry di tofu ad esempio, o animale, come il salmone marinato.
3 patate dolci medie
1/2 litro di latte di soia non zuccherato
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva leggero (ligure o Garda)
4/5 stimmi di zafferano
sale
1 cucchiaio di pepe rosa
Avvolgete le patate in carta d'alluminio e cuocetele in forno caldo a 180° per 40 minuti.
Mettete a bagno gli stimmi di zafferano in due dita di acqua tiepida.
Tirate fuori dal forno le patate, scavatene la polpa e mettetela in una pentola con il latte di soia e un pizzico di sale. Portate a bollore, abbassate la fiamma e fate cuocere per 15 minuti poi con un cucchiaio montate il purè aggiungendo l'olio (se risultasse troppo denso aggiungete altro latte di soia). Unite lo zafferano e aggiustate di sale.
Servite spolverato di pepe rosa frantumato con le mani.
giovedì, ottobre 25, 2007
Aloo Gobi
Era un po' di tempo che non riuscivo a cucinare qualcosa che avesse bisogno di qualche ora di cottura e che mi profumasse tutta casa.
Ho così assolto due compiti: cibo caldo con gioco di energie (yin delle patate con cottura lunghissima e abbinamento proteico) e limitare l'odore della lavanda e salvia che uso come antitarme. ;-) Lo so ognuno ha le sue tare mentali: adoro lavanda e salvia ma ammorberei colleghi e amici e così ora ho decine di maglioni sparsi per casa a prender aria e la gatta che ci si rotola dentro.
L'aloo gobi è uno stufato di patate e cavolfiori speziato e caldo tipicamente indiano; ne esistono decine di ricette alcune delle quali prevedono il pomodoro, che a me invece non piace molto in questa preparazione.
Sbollentare le verdure a parte serve per evitare di dover aggiungere troppa acqua durante la preparazione (un pochino le spezie si annegano ;-))
E' lungo da preparare ma è un cibo coccola meraviglioso e diventa più buono se lo si cucina la mattina e lo si riscalda la sera. In questo modo i sapori hanno il tempo di amalgamarsi meglio.
Come pentola io ho usato il wok perché il mio è di ghisa pesante, l'ideale è una pentola che sia in grado di reggere una cottura lunga senza dover mescolare troppo quindi acciaio a fondo pesante, ghisa o coccio.
1 cipolla gialla grande
3 patate medie
1 cavolfiore medio
3 cucchiai d'olio di sesamo
1/2 cucchiaino di grani di senape
1 cucchiaino di curcuma
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
1 cucchiaino di garam masala
1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere (opzionale)
3/4 mestoli di acqua
sale
Pelate, tagliate le patate a tocchetti e sbollentatele per 10 minuti, poi mettetele da parte. Tagliate il cavolfiore a cimette, il gambo a tocchetti e sbollentatele per 10 minuti, poi mettetele da parte.
Scaldate l'olio e poi unite le cipolle affettate sottili. Fatele stufare per qualche minuto poi unite le spezie e cuocete per 10 minuti. Unite poi le verdure, mescolate e unite l'acqua.
Cuocete coperto per un'ora, spegnete il fuoco, aggiustate di sale e servite caldo (meglio 12 ore dopo).
Perfetto accompagnamento a una proteina animale come un merluzzo al vapore o a del seitan o a dei legumi, ma anche con del semplicissimo basmati al vapore.
martedì, ottobre 23, 2007
Vellutata di sedano rapa e porri e tekka
E' arrivato il freddo!!!!!!!
Era pure ora ... peccato che, come accade da tre anni, il riscaldamento aziendale si sia rotto (non è mai stato aggiustato) e che fuori la temperatura sia più alta che nel mio ufficio. Le tazze di té, tisana e zuppa di miso si stan facendo sempre più numerose. ;-)
Il passaggio a una temperatura più fredda è il momento giusto per coccolarci, fermarci e accumulare energie e calore in previsione dell'inverno.
Cibi ricchi di energia e calore sono da ricercare e preferire così come le cotture più lente e lunghe: zuppe e stufati sono l'ideale anche perché lasciano il tempo di far altro. Anche una frittura fatta bene ogni tanto aiuta ad affrontare meglio un autunno pieno arrivato all'improvviso.
E così una bella zuppa con una radice importante come il sedano rapa, un sapore dolce come quello del porro e un condimento stimolante e profumato come la tekka.
1 sedano rapa medio
3 porri
acqua qb
1 cucchiaio di dado casalingo
2 cucchiai di olio di sesamo
1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie
1 cucchiaino di tekka
2 cucchiai di panna di soia (opzionale)
Pelate e tagliate a tocchetti il sedano rapa e i porri (compresa la parte verde). Scaldate l'olio e aggiungete le verdure, fatele stufare con un pizzico di sale poi copritele con acqua, unite il dado e fate cuocere fino a quando tutto non sarà molto morbido.
Frullate con il frullatore ad immersione, aggiustate di sale e aggiungete acqua se la vellutata risultasse troppo densa.
Prima di servire unite la panna di soia e spolverate con la tekka.
venerdì, ottobre 19, 2007
Un memo di color rosso
@ Lu di Vicino e lontano
Prendo di nuovo in prestito una foto di Lu.
Oggi niente lunch box ma un piccolo memo. Se poi sono petulante ... beh lo sapete da un pezzo ;-))
Le notizie sulla Birmania sono quasi scomparse o meglio sta scomparendo l'indignazione che avrebbe dovuto cogliere tutti nel momento in cui i generali hanno annunciato che continueranno per la loro strada, nel momento in cui si è saputo che stanno mettendo in carcere e cercando di catturare tutti quelli che hanno partecipato alla marcia per la democrazia.
L'indifferenza e il pensare che ci penseranno i politici o i governi è il primo passo per l'abbandono al loro destino di tutti i monaci imprigionati.
Si può fare qualcosa sempre, ogni giorno: informarsi, leggere, indignarsi, mantenere l'attenzione, cercare le aziende (anche italiane, e ce ne sono parecchie) che con la Birmania commerciano e cercare di non comprare i loro prodotti. Anche firmare petizioni, scrivere, fare piccole donazioni a quelle associazioni che provano ad aiutare i rifugiati è un modo per far sentire loro la nostra presenza.
Smettere di guardarsi l'ombelico per qualche minuto al giorno è l'arma migliore.
giovedì, ottobre 18, 2007
Tofu marinato con verdure e lime
Dovrebbe arrivare il freddo ... non vedo l'ora! Mi sto attrezzando ;-) anche se stamattina, dopo essermi goduta una delle prime nebbie avvolgenti e magiche, son uscita dalla metropolitana con il primo maglioncino di lana della stagione e stavo per avere un colpo di calore.
Milano è una città che ignora i meteorologi! ;))
Il tofu marinato si trova bello tranquillo nel lunch box di oggi.
E' un alimento yin e freddo, poco adatto all'arrivo della stagione fredda e di sicuro non è il caso di abusarne se le temperature di decideranno a scendere.
Con un bel gioco di energie però lo si può rendere un po' meno yin. Ho anche aggiunto una nota leggermente acidula, ottima per il fegato, con il lime e le foglie di kefir lime (se non le trovate...pazienza).
1 panetto di firm tofu
1/2 tazza di salsa di soia
1 tazza d'acqua
3 foglie di kefir lime
1 carota
2 scalogni
1 cucchiaio di olio di sesamo
1 cucchiaio di mirin (o aceto di riso)
il succo di mezzo lime
Tagliate il tofu a cubetti e metteteli in una pirofila con acqua, salsa di soia e foglie di kefir lime e mettete in forno a 180° coperto (altrimenti vi ritroverete a pulire il forno) fino a quando il liquido sarà diminuito della metà e il tofu sarà marroncino.
Nel frattempo tritate finissimi carote e scalogni.
Scaldate il wok e versateci l'olio di sesamo, poi carote e scalogni tritati e fate insaporire e ammorbidire per qualche minuto. Unite il tofu con tutta la marinata e il mirin. Fate cuocere per cinque minuti e prima di servire unite il succo di lime.
martedì, ottobre 16, 2007
World bread day: pane alle mele secche
Pane pane pane ... erano settimane che non riuscivo a impastare nulla e per quanto poco ne possa mangiare cominciavo a pensare di dover finire nella panetteria sotto casa. Domenica pomeriggio ho abbandonato il divano il tempo necessario per fare questo pane profumatissimo, ideale per essere congelato a fette e a lunga conservazione.
Una variazione semidolce del pane della signora Grant adatta sia alla colazione sia ad accompagnare zuppe o pesci dai sapori forti come salmone affumicato o aringhe.
E poi oggi è il World Bread Day.... ;-)
250 gr di farina integrale
100 gr di manitoba
7 gr di lievito di birra fresco
10 fette di mela essiccate
3/4 cucchiai di semi di girasole
300 ml di acqua tiepida
1/2 cucchiaino di sale fino
Sciogliete il lievito di birra in 4 cucchiai d'acqua (togliendoli da totale) e lasciate riposare fino a quando non farà una bella schiuma. Lavorate in una ciotola ampia o in un'impastatrice le farina, il lievito e l'acqua intiepidita, infine unite il sale, le mele secche tagliate a pezzettini e i semi di girasole. L'impasto sarà molto morbido e quindi non sarà necessario lavorarlo sulla spianatoia. Mettetelo in una teglia da pancarrè o plumcake e fate lievitare coperto e in luogo caldo fino a quando non sarà a un cm dal bordo. Cuocetelo in forno caldo a 200° per 30 minuti. Toglietelo dalla teglia e fatelo raffreddare su una gratella.
venerdì, ottobre 12, 2007
Lunch box autunnali 1
Non vedo l'ora che termini l'ora legale!!!!!
Alzarsi la mattina con il totale buio non mi piace per nulla, la leggera luminosità dell'alba e vedere gli alberi del giardino mi fa svegliare con più gioia.
Senza tener conto del fatto che far foto è complicato e che la labrador dei vicini abbaia come un pazzo appena mi vede aprire le tende per aumentare la luminosità della stanza nella canina convinzione che lo faccia per giocare con lei (poi viene sgridata e questo non è bello...;-))
Il tempo comincia piano piano a rinfrescare (iuppi!!!) e quindi cibo caldo in tutti i sensi.
Se potete preferite i lunch box termici ma se avete un microonde in ufficio usatelo, tra il cibo freddo e le strane energie dei microonde preferite le seconde: il cibo freddo è peggio!
A sinistra: borlotti conditi con olio e acidulato di umeboshi (nel cosino con la testa a pomodoro); zucca e carote speziate.
A destra: curry di cavolini e misto di legumi e verdure (non ho la ricetta ... l'ha fatta un'amica a cena e vige la doggy-bag).
mercoledì, ottobre 10, 2007
Vellutata di patate americane e broccoli
Vi ammorbo con zuppe e vellutate. Ne ho in mente ancora molte....
E' il periodo che patisco di più, in cui soffro il freddo e mi piace mangiar tutte le sere una bella zuppa calda. Accumulo il caldo per l'inverno, un po' come gli orsi.
Una zuppa dolcissima a base di cavolo broccolo e patate americane ... un gusto perfetto.
Il miso può essere usato come un dado o aggiunto fuori dal fuoco prima di servire in modo da mantener vivi i fermenti e quindi aggiungere a questa zuppa un'energia tutta particolare.
Giro ancora con i piedi nudi ma il freddo non lo patisco ai piedi ma molto più sù ;-D
1 broccolo
2 patate americane
2 carote
3 porri
2 cucchiai d'olio extra vergine
acqua qb
1 cucchiaio abbondante di pasta di miso
3 cucchiai di panna di soia
Affettate carote e porri e fateli stufare nell'olio con un pizzico di sale. Aggiungete le patate americane e il broccolo a pezzetto e coprite con acqua. Cuocete fino a quando tutto no sarà morbidissimo e poi frullate. Fuori da fuoco unite il miso sciolto in un paio di cucchiai di acqua calda e la panna di soia. Servite calda.
lunedì, ottobre 08, 2007
Zucca e carote speziate
In un lunedì grigino con sole incerto, blog rosso, cibo arancione e sandali viola servono a illuminare e a evitare la meteoropatia. Se non a me almeno ai miei vicini di scrivania ;-D
Gli sguardi in metropolitana son strani quando avanzo con sciarpina e sandalo con piede nudo ;-D ma di solito mi levo le calze ai primi di aprile (le detesto!!!) e le rimetto solo quando la temperatura scende sotto i 15°.
La zucca è buonissima in questo periodo e sto predisponendo cibi dolci per un autunno tranquillo, caldo e senza raffreddori (o robaccia simile, dato che nel mio ufficio i caduti son già numerosi).
Per insaporire ho usato un mix comprato a Parigi quest'estate e chiamato Ras el Hanout, un insieme di 30 e più spezie usato in Nordafrica per insaporire il cuscus. Contiene noce moscata, cannella, macis, cardamomo, pepe, ma non è necessario che impazziate a cercarlo ... potete insaporire come vi pare (il curry con la zucca sta benissimo!).
300 gr di zucca pulita e a cubettini
4 carote a cubetti
2 cucchiai di olio extra vergine
1 cucchiaino colmo di spezie Ras el Hanouit
1 cucchiaino di timo
sale
Mettete zucca e carote in una pirofila e conditele con olio, spezie e un pizzico di sale.
Cuocete in forno a 180° fino a quando non saranno morbide ma non spappolate (io lascio colorire parecchio ;-)).
Ottime calde o tiepide.
giovedì, ottobre 04, 2007
Curry di cavolini
Da bambina detestavo tutta la famiglia dei cavoli, nessuno escluso, ora sono una vera appassionata, tutti compresi. Mia madre ancora si stupisce perché alcune forme di cavolo in casa sua non sono mai entrate, dalle mie parti la verza regna sovrana, ma nella mia ci sono sempre.
I cavoletti insieme ai crauti sono una vera dipendenza.
Quest'anno il caldo ha fatto sì che siano arrivati sui banchi del mercato con un bel mese d'anticipo: unico vantaggio a parte il girare ancora in sandali ad ottobre ;-)
L'altra domenica avevo voglia di un cibo caldo (faceva allora freddino...), speziato e confortante: il curry di cavolini.
2 C di olio di sesamo
1/2 di coriandolo in polvere
punta di cardamomo
1/2 stecca di cannella
1/2 c scarso di pasta di curry
qualche grano di pepe di sichuan
2 foglie di kaffir lime
1 grossa cipolla gialla
1 lattina di latte di cocco
300 gr di cavoletti tagliati in 4
sale
Scaldate il wok (o una pentola con il fondo pesante), aggiungete l'olio e poi le spezie. A fuoco basso lasciate che le spezie sprigionino tutto l'aroma prima di unire gli altri ingredienti.
Aggiungete poi le cipolle affettate non troppo sottili e fatele stufare per qualche minuto. Unite i cavolini, il latte di cocco, mescolate bene, coprite con un coperchio e fate cuocere a fuoco bassissimo per un'ora.
Prima di servire togliete la stecca di cannella e aggiustate di sale. Il sapore migliora il giorno dopo.
martedì, ottobre 02, 2007
Un blog come una maglietta
@Lu di Vicino e Lontano
Questo è un blog macrobiotico e di cucina e cibo ho sempre e solo voluto parlare.
Le mie opinioni politiche, sociali e la mia vita personale rimangono fuori, per scelta.
Le notizie sulla Birmania sono però sconvolgenti. Ancora di più quando tali notizie dalla prima pagina cominciano a passare alla seconda.
Lu dalla Birmania è appena tornata. Lu è una fotografa e persona di rara sensibilità, il suo blog Vicino e Lontano è una piccola finestra aperta su un mondo di rara bellezza ora devastato dal dolore e dalla violenza.
Dipingere dei colori birmani il mio è un atto doveroso.
La disattenzione fa danni incommensurabili, un blog rosso e arancione per 5 minuti al giorno ci farà ricordare il lungo cammino dei monaci birmani.
Noodles aromatici
I noodles sono una vecchia passione. Dagli spaghetti alla soba passando per i vermicelli di farina di riso: mi piacciono tutti. Kathai, noto supermercato etnico milanese (via Rosmini, zon Paolo Sarpi) è per me l'equivalente della grotta di Aladino. Uscirne senza cinque o sei pacchettini attaccati alle dita è impossibile.
I noodles orientali hanno poi il vantaggio delle velocità estrema. Possono esser saltati nel wok, in padella o messi nella zuppa (in quella di miso ci stanno benissimo ;-)).
Le salse di pesce sono un altro ingrediente che mi appassiona. Amo in particolare la colatura di alici ma le salse di pesce orientali sono molto interessanti perché salano e aromatizzano nello stesso tempo. Alcuni consigli: sceglietele di ottima marca (leggete bene gli ingredienti), usatele con parsimonia (è sufficiente una dose omeopatica per cambiare gusto a un piatto) e soprattutto non fatevi condizionare dall'odore (puzzano, ma il sapore è fantastico) ;-)
3 foglie cavolo
1 carota
1 porro piccolo
2 cucchiaio di olio di sesamo
1 cucchiaino di salsa di pesce
1 cucchiaio di mirin
1 cucchiaio d'acqua
una confezione di noodles a vostra scelta
Riducete a julienne cavolo, carota e porro, di quest'ultimo tenete da parte la parte verde.
Mentre i noodles cuociono, miscelate in una ciotola olio, acqua, mirin (o sakè o aceto di riso) e salsa di pesce. Versate il condimento nel wok caldo e aggiungete le verdure. Saltate il tutto velocemente e poi unite i noodles cotti (e sciacquati velocemente sotto acqua corrente per evitare l'eccesso di amido e l'effetto incollatura).
Saltate ancora per un minuto o due e servite decorando con la parte verde del porro affettata finissima.