Cibo e ricette in versione macrobiotica, forse. Perché la macrobiotica non è noiosa o cibo per pennuti...
lunedì, luglio 31, 2006
Cus cus al pesto di spinaci
Due giorni di vacanza, un uragano e una cena spaziale a Torino.
Dati i 32° di ieri sera alle 20.30 senbra incredibile aver trascorso due giorni a a dormire con il lenzuolo tirato sù per il fresco notturno....venerdì ho visto un vero uragano (piante piegate in due e fugone a salvare sdraio etc abbandonati sul prato) che si è trasformato in due giorni senza afa e con il cielo blu.
La cena a Torino con Sandra e Lilli mi ha portato a conoscere un luogo straordinario dove alla qualità del pesce e del vino corrisponde una cordialità e un prezzo incredibile, soprattutto per chi è abituato alle costanti fregature milanesi.
Per il resto mi son limitata a un'ennesima variante del cus cus frutto della necessità di cominciare a svuotare la dispensa in previsione delle ferie di agosto ... nel 2003 (più o meno stesse temperature) ho trascurato di farlo e ho ricevuto una telefonata della cat-sitter, che era terrorizzata dal numero di farfalle che giravano in cucina = ho dovuto buttar via tutto compreso il sale...;-)))) quello che non riuscirò a consumare lo caccerò nel frigo....
Il cus cus integrale lo trovate in molti negozi bio ma il più buono che ho mai assaggiato è quello delle Botteghe equo-solidali. E' un cus cus straordinario, profumato e saporito e acquistandolo contribuite a creare un commercio giusto e rispettoso dei diritti di produttori e lavoratori del Sud del mondo.
La stessa ricetta la trovate anche su VeganItalia.
250 gr di cus cus integrale
250 gr di acqua calda
100 gr di spinaci freschi (o surgelati)
8 foglie di salvia
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva1 cucchiaio di lievito alimentare in fiocchi
1 cucchiaio di pinoli
1/2 spicchio di aglio
10 pomodorini valpolicella o sardi
Mettete il cus cus in una ciotola, versateci sopra un cucchiaio di olio e l'acqua calda, coprite con uno strofinaccio e lasciate così per 15 minuti.
Nel frattempo tagliate a pezzettini piccoli i pomodori e metteteli a scolare in un colapasta (se volte potete togliere i semini ma a me piacciono e sono pieni di sostanze nutritive). Frullate gli spinaci e la salvia con i pinoli, l'aglio, il lievito, sale, un cucchiaio di olio e un paio di cucchiai di acqua.
Sgranate il cus cus con una forchetta, mescolatelo al pesto e infine unite i pomodori. Aggiustate di sale e mettete in frigo per un'ora prima di servire.
giovedì, luglio 27, 2006
Macro-piadina
Ecco cosa ho combinato con le ricette di martedì e mercoledì....
La piadina vegana l'ho comprata (ne esistono di ottime) perché lo strutto di quelle normali è un grasso animale che non mi fa impazzire per nulla e perché pur avendole già fatte e possedendo il vero testo romagnolo di 5 Kg non avevo nessuna intenzione di farmi del male ;-))).
Io apprezzo molto le piadine di kamut e di grano saraceno ma esistono anche quelle di grano normale; le trovate nei negozi bio e pure in qualche supermercato ben fornito.
Le ho arrotolate come i wraps americani, tagliate a tocchetti e servite come antipato ma possono diventare una cena leggera o un pranzo da ufficio.
Ho riscaldato le piadine, spalmate con il patè di fagioli e farcite con il seitan marinato e tocchetti di pomodoro, in alternativa ho servito il guacamole.
Nessuna ricetta qui c'è solo da liberare la fantasia ;-))
mercoledì, luglio 26, 2006
Seitan alle cipolle e menta
Detto così mi ricorda un pochino il montone alla salsa di menta che ha tormentato i miei soggiorni in Inghilterra o meglio i tentativi di evitarlo...era il piatto forte del padrone di casa insieme alle salsicce nere.
In questo modo il seitan diventa molto saporito e si ammorbidisce. La menta poi è una fissa degli ultimi giorni...ho una pianta gigante sul balcone e devo trovare il modo di utilizzarla altrimenti le folgie se le pappa la gatta.
Nei prossimi giorni vi farò vedere cosa ho combinato con le ricette di ieri e di oggi.... ;-))
1 confezione di seitan
1/2 tazza di salsa di soia
1 tazza di acqua
2 cucchiai di aceto di mele o di riso
5 grani di pepe
4 foglie di menta
4 cipollotti
2 cucchiai di olio di sesamo
Tagliate il seitan a fettine e affettate i cipollotti. Preparate la marinata mescolando soia, acqua, aceto, foglie di menta spezzettate e i cipollotti. Mettete le fette di seitan in una ciotola, copritele con la marinata e lasciatele insaporire per almeno un paio d'ore, meglio ancora tutta la notte.
Scaldate l'olio in una padella e poi cuocetevi le fette di seitan (3/4 minuti per lato) aggiungendo qualche cucchiaio di marinata durante la cottura. Possono essere mangiate tiepide o fredde. La marinata filtratela e potrete usarla per seitan, tofu o tempeh.
martedì, luglio 25, 2006
Paté di fagioli e cipollotti
Un patè dedicato a chi ama i gusti forti e vuole debellare le zanzare.
Perfetto sia in estate sia in inverno con un mix di proteine, verdure yin e piccanti come le cipolle e l'aglio e un giusto apporto di grassi vegetali ;-)
Potete farlo con qualunque varietà di fagioli (io ho mischiato cannellini e borlotti) secchi o in scatola: dipende da quanto caldo fa nella vostra cucina ;-)) o se, come me, mettete la pentola sul fuoco dopo cena, spalancate tutto e uscite dalla stanza.
250 gr di fagioli cotti
2 cucchiai di tahina
2 cipollotti
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
2 cucchiai di succo di limone
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di acqua o brodo vegetale
2 foglie di menta (opzionali)
sale
pepe
Affettate sottili le cipolle. Frullate il resto degli ingredienti aggiungendo acqua o brodo vegetale se il patè vi sembra troppo denso. Aggiungete le cipolle tritate e mettete al fresco una mezz'ora prima di servire.
lunedì, luglio 24, 2006
Il riso bicolor della mamma: un omaggio
Un piccolo omaggio alla genitrice!
Cuoca insuperabile e donna capace di accettare e addattarsi alle convinzioni alimentari della figlia, anche se non le condivide per nulla... La mia vera insegnante e colei che mi dice sempre "prova, si fa sempre in tempo a fermarsi e a cambiar strada di nuovo".
Domenica abbiamo bi-festeggiato i nostri compleanni (ci sono sei giorni di distanza ;-))) e quindi il riso bicolor si adattava benissimo. Io mi sono limitata a mangiarlo (compreso la porzione di mio nipote ;-)) Un'ora di telefonata e cento domande per avere la ricetta con tutti i passaggi...purtroppo è la donna del "cucino ad occhio" e devi esserci per capire quale occhio usa ;-D
Gusto agrodolce delizioso, questo riso è perfetto per feste o buffet visto che può essere preparato prima e congelato. Per fare le cupolotte sono perfetti gli stampi da muffin in alluminio usa e getta.
200 gr di riso basmati o bianco o integrale
150 gr di riso venere
2 cipolle di tropea
3 zucchine
2 cucchiai di pinoli interi
1 cucchiaio di noci o mandorle tritate
3 fichi freschi o 2 secchi
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale
Sciacquate, asciugate e tostate a secco i risi separatamente. Potete bollirli (separati) in acqua salata o cuocerli per assorbimento (proporzioni 1 di riso a 2 di acqua). Se decidete di usare il riso integrale...bollitelo o si trasformerà nella ricetta dei due giorni ;-)
Nel frattempo stufate nell'olio la cipolla affettata sottilissima e le zucchine tagliate a dadini piccoli, aggiungendo un pochino di acqua se si asciugassero troppo.
Frullate i fichi con le noci o le mandorle e tostate a secco i pinoli.
Dividete a metà le verdure e lìimpasto di fichi e noci e mescolateli separatamente ai due risi. Aggiustate di sale e di olio, se ce ne fosse bisogno. Riempite con i risi gli stampini da muffin alternando riso bianco e riso nero e premendo bene. Al momento di servirli rigirateli in un sol colpo su un piatto. Potete servirli con una salsina di pomodoro e di verdure frullate (tipo le zucchine della ricetta se le doveste avanzare).
venerdì, luglio 21, 2006
Involtini di peperoni ai tofumini e avocado
Ancora grazie per tutti gli auguri!!!!!! che carini!
Visto che inizia il fine settimana delle celebrazioni e si tratta di cucinare poco (ci pensa la genitrice), mangiare tanto, bere pure e sfinirmi con il nipotino ... qualcosa di freddo e veloce.
I tofumini sono un modo gustosissimo di mangiare il tofu, si possono piazzare anche nei panini e con questo caldo aiutano a recuperare un po' di sali minerali; l'avocado (raro a trovarsi buono, sigh) è un perfetto abbinamento di freschezza. A parte grigliare i peperoni, cosa che potete fare la sera e uscire dalla cucina, il tutto è a freddo ;-)))
Se non avete tempo di fare il tofumino potete ovviaree con il tofu affumicato.
2 peperoni
1 panetto di tofumino
1 avocado
1 cipolla
1 lime
qualche goccia di tabasco (a seconda di quanto vi piaccia piccante)
sale
Grigliate i peperoni fino a quando non sono belli bruciacchiati, mettetli in un sacchetto di carta per 30 minuti poi levate loro la buccia. Tagliateli a listarelle di un cm di larghezza.
Frullare avocado, cipolla e lime con un pizzico di sale e tabasco. Affettate il tofumino a dadini di un cm.
Spalmate la salsa di avocado aulle listarelle di peperone, metteci sopra un dado di tofumino, arrotolate e fermate con uno stecchino. Ottimo finger food!
giovedì, luglio 20, 2006
Il compleanno petulante
Ebbene sì: oggi è il mio compleanno!!!!
Non so perchè ma quest'anno gli amici hanno cominciato a farmi gli auguri dal 6 giugno ... boh? meglio così!!
Mi piacciono i compleanni, i festeggiamente, le cene fuori, le sorprese e i regali ;-)
Uno mi è arrivato ieri per posta e nemmeno il fatto che fossi in ufficio mi ha impedito di saltellare dalla gioia (tanto già pensano che sia strana...)!
Cannella è una delle poche persone che conosco che può ricordarsi un mio commento e mandarmi l'oggetto sul quale avevo sbavato un mesetto fa: la padellina a forma di cuore!!!
Canny sei veramente unica, un fiore raro, un'amica...grazie!
... e anche alla mia mamma e almio papà (che mi chiamano tutti gli anni alle 8), all'uomo macrobiotico a metà, a Sandra, Pip, Jul e a tutti quelli che hanno già telefonato, mandato mail e sms... sono donna molto fortunata! ;-))
Così stamattina con la scusa del padellino mi sono preparata una vera "colazione di compleanno" e ho fatto i pancake. Ne avevo mangiati a quintali in un spettacolare bar vegano di New York e ero riuscita a farmi dare la ricetta ;-D. Facili, facili, mordissimi e deliziosi sia affogati nello sciroppo d'acero sia "pucciati" nella mousse al cioccolato fatta ieri sera. Proverò anche a farli salati....
per 12 cuoricini:
1/2 tazza di farina integrale
1/2 tazza di farina 0
1 tazza di latte di soia
1 cucchiaio di olio di mais
1 cucchiaino di cremor tartaro
1 cucchiaio di malto di riso
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1 pizzico di sale
Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola con una frusta senza sbattere troppo l'impasto, come per il martini di 007.
Ungete e scaldate un padellino antiaderente (deve essere proprio piccino) e versate l'impasto a cucchiaiate in modo che ne risultino delle frittatine più spesse delle crepes. Dovranno essere alte mezzo dito e cicciotte. Fatele dorare da entrambi i lati e servitele con sciroppo d'acero (con il malto non sono la stessa cosa....) o cioccolato fuso o marmellata.
mercoledì, luglio 19, 2006
Club del wok: melanzane all'aceto
Il wok è disoccupato da un po'...caldo e pigrizia colpiscono pure lui!
Questa è una ricetta trovata su Cuisine et vin (adoro in modo imbarazzante le riviste francesi e sono circondata dalle librerie....) e l'ho opportunamente modificata. ;-)
Perfetto accompagnamento per il tofu fritto.
3 melanzane
4 cucchiai di aceto di riso o di mele
1 cucchiaio di aceto balsamico tradizionale
2 o 3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
1 cucchiaino di semi di sesamo
sale
pepe
Tagliate a cubetti le melanzane. Scaldate per bene il wok e tostate il sesamo, toglietelo e tenetelo da parte. Dopo di che versate l'olio. Unite le melanzante e fatele saltare con un pizzico di sale per una decina di minuti. Unite l'aceto di riso o di mele e fate assorbire per una decina di minuti ancora. Aggiustate di sale, pepate e versate l'aceto balsamico. Fate cuocere per altri 5 minuti e cospargete con il sesamo. Sono ottime fredde e migliorano il giorno dopo.
martedì, luglio 18, 2006
Pesto rosso/salsina al tofu
Tempo di spiagge, laghi, partenze, inspiegabili cene di saluti (ci vediamo tra dieci giorni, ma tant'è) e poca roba dentro il frigo: le variazioni sul pesto e le salsine con un pinzinomio cotto e crudo sono la salvezza dei miei pasti in ufficio. Vi proporrò anche qualche panino...
Il tofu è un vero jolly, il suo gusto non gusto lo rende abbinabile a qualsiasi cosa dal cioccolato alle acciughe. Ci si può sbizzarrire ed è sufficiente avere un frullatore ;-))
un panetto di soft tofu
1 cucchiaio di capperi
1 acciuga sotto sale
1 cucchiaio di pasta di poodori secchi o 4 pomodori secchi
1 cucchiaio di germe di grano
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
4 foglie di basilico fresco
pepe
Frullate tutti gli ingredienti e conservate al fresco almeno 30 minuti prima di servire se lo utilizzate come salsina per le verdure. Se invece volte condirci la pasta, il passaggio in frigo non è necessario. Si può fare anche con il firm tofu (più facile da reperire) ma dovrete aggiungere un paio di cucchiai di acqua per rendere la salsa fluida.
lunedì, luglio 17, 2006
Un classico: il tofu fritto
Un altro classico della cucina orientale e macrobiotica che ancora non avevo fatto ... a volte mi scervello su ricettine nuove e non mi accorgo di non avervi proposto ancora quelle più facili e macro-tradizionali.
Un ottimo modo per dare gusto a un prodotto di solito insapore come il tofu ... soprattutto quello da supermercato ;-D e per sbizzarrirvi con le impanature. Inoltre per me friggere per due minuti è meno angosciante che accendere il forno o far bollire l'acqua.
Il tofu fritto è un ottimo modo per equilibrare il tofu, molto freddo e yin, con l'energia yang della frittura (di solito più consigliata in inverno per scaldare il corpo).
1 panetto di tofu
2 cucchiai di pane grattuggiato
1 cucchiaio di fiocchi d'avena piccoli
1 cucchiaino di gomasio
latte di soia qb
1 cucchiai di farina integrale
olio di sesamo qb
Tagliate il tofu a fettine. Mescolate il pane grattuggiato, i fiocchi d'avena e il gomasio.
Passate le fette di tofu prima nella farina, poi nel latte e infine nella mistura di pane grattuggiato.
Friggete in olio di sesamo ben caldo e, se avete voglia, servite con una bella insalata pressata o verdure alla griglia ;-)
sabato, luglio 15, 2006
Pomodori al riso o i pomodori della pazienza
Premessa: i pomodori al riso(da non confondere con i pomodori ripieni fatti in altre regioni) e la catalogna ripassata in padella sono una ricetta della cucina romana che mi fa impazzire. Ho la fortuna di andare almeno un paio di volte al mese a Roma e fregandomene della quantità d'olio che contraddistigue entrabi me li sbafo con gran gusto.
Ho nicchiato un sacco nel riprodurli e Arma me ne ha fatto venire la voglia in più di un'occasione...beh visto che l'altra sera avevo a disposizione dei pomodori vendutimi dall'ortolano come "casalino" (andatevi a leggere questo post e capirete...) e c'erano solo 33°, ho deciso di farmi del male.
Ho fatto però una variazione, e quando mai.., non me ne sono pentita ma la ricetta già lunga di per sè si è raddoppiata nei tempi e ho dovuto all'ultimo momento imbastire una cena diversa da quella programmata. ;-))
La variazione è stata usare il riso integrale invece del riso da minestre detto anche Roma, oltre a quella di diminuire l'olio....
Motivi? non tanto la macrobiotica ma il fatto che ho ben dieci generazioni di risicoltori nel dna e usare il riso da minestra è sempre stato considerato in famiglia un insulto, il basmati non va assolutamente bene, il carnaroli lo conservo (visto il prezzo) per i risotti e quindi ho scelto un integrale comprato in riseria.... se avete il riso da minestra non fatevi scrupoli e seguite la tradizione!
I pomodori casalino sarebbero determinanti ma non è facile trovarli fuori dal Lazio e quindi scegliete i pomodori ramati (e secondo me manco i romani si fan dei grossi problemi ;))
Per quel che riguarda la macrobiotica questo è il modo perfetto di mangiare pomodori e patate...cotti così a lungo perdono la loro acidità e il loro eccesso yin compensato dalla yang del cottura in forno e sono molto digeribili. Un piatto veramente completo.
6 pomodori casalino o ramati tondi
8 cucchiai di riso integrale
2 cucchiai di olio extra vergine
2 cucchiai di basilico e prezzemolo tritati
1 spicchio di aglio
2 patate grandi
Il giorno prima incidete la calotta dei pomodori (tenetela da parte), svuotateli, salateli e metteteli capovolti in una ciotola coperta nel frigo. Frullate il liquido e il contenuto dei pomodori con l'olio, sale, basilico, assaggiate, regolate di sale e unite l'aglio pestato a parte. Con questo composto condite il riso integrale sciacquato e scolato e mettetelo in frigo per una giornata.
La sera affettate le patate con la mandolina o a mano a seconda se le preferite sottile o cicciotte, mettetele sul fondo di una pirofila e conditele con un filo d'olio e sale. Riempite i pomodori con il composto di riso sompreso di tutto il sugo e infornate a 180° per 1 ora e mezza (i primi 50 minuti scoperti poi copriteli con un foglio d'alluminio). Poi spegnate il forno e lasciateli in forno, sempre coperti fino a quando non si raffreddano. Si mangiano tiepidi o freddi il giorno dopo.Sono gustosissimi.
Importate è lasciare il riso in ammollo nel sughetto condito e non cuocerlo prima, il sapore è decisamente diverso.
giovedì, luglio 13, 2006
Agnolotti con sugo di verdure
A dire il vero volevo il sugo un pochino più rosso ma mi è venuto fuori di un bell'arancione vivo ... carote solo una ma pomodori mutanti anche se di orto non di supermercato ;-)).
I tortellini erano stati fatti qualche tempo fa, non fotografati (era troppo buio...) e surgelati; pasta fresca senza uova e ripieno con seitan e verdure ... giuro che li rifaccio!
Una cosina abbastanza veloce perché domani vi proporrò "la ricetta dei due giorni" quindi attrezzatevi ;-DDD
1 carota
1 cipolla grande
4 pomodori ramati grandi
3 zucchine
1 cucchiaio di erbe aromatiche tritate (basilico, timo e salvia)
1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie
sale (o dado fatto in casa)
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
tortellini o pasta a vostro gusto
Tritate carota e cipolla e fate stufare nell'olio con un pizzico di sale. A parte sbollentate i pomodori, togliete loro la buccia e tagliateli a pezzettini. Fate lo stesso con le zucchine e unite il tutto al soffritto. Fate cuocere per almeno un'ora e negli ultimi venti minuti unite le erbe aromatiche (sarà una mia mania ma se metto prima mi pare diventino amare). Cuocete la pasta, scolatela, spolveratela con il lievito alimentare e poi unite il sugo. Se non usate i tortellini, può esser servita anche fredda.
Più il sugo cuoce più i pomodori perdono la loro adicità e la loro caratteristica yin ... io l'ho lasciato sul fuoco per un paio d'ore. Si è ristretto per bene ed era molto saporito.
Macroconsiglio
La mia mania per lievito alimentare in questo periodo non è solo da golosità ma è anche dovuta al fatto che la vitamina B allontana le zanzare. Noi non lo percepiamo, ma il nostro sangue e la pelle hanno un odore diverso quanto si assume vitamina B in eccesso e alle zanzare questo non piace molto. La vitamina B, peraltro, è una vitamina idrosolubile quindi si elima attraverso l'urina e il sudore e non dà problemi di accumulo; rinforza i capelli e migliora la pelle. Meglio assumerla per periodi non troppo lunghi perché il corpo si abitua e gli effetti si vanificano e sotto forma di lievito alimentare o in pasticche piuttosto che sotto forma di panini o pasta...;-)
mercoledì, luglio 12, 2006
Anguria beverina
O cosa fare di 7 chili di anguria piazzati nel frigo. In origine erano 14 ma un'anima gentile se ne è portata a casa la metà ;-)
Ci sono poche cose che detesto e mangerei solo se ridotta alla fame e tra queste i cetrioli sono al primo posto. Non mi dite che sono rinfrescanti, fanno bene e non sanno di nulla ... Ho imparato a dire "niente cetrioli" in svariate lingue, li odio anche sotto forma di sottaceti. L'anguria è una parente strettissima dei cetrioli e non l'ho mai mangiata volentieri manco quando è dolce e buona. Se mi propongono il giretto dal venditore d'anguria vado in crisi. Di lei mi piacciono solo i colori e il fatto che fa allegria. Trovarsene 7 chili nel frigo è un bell'incubo ;-))
Animata però di santa pazienza e di santo aiutante ho trovato una soluzione...
500 gr di anguria pulita
3/4 cucchiai di sciroppo d'acero
il succo di 2 limoni
1/4 di litro di acqua frizzante
Pulire l'anguria e togliere tutti i semini. Frullarla con gli altri ingredienti, mettere in frigo per 1 ora e servire. Rinfrescante e perfetto accompagnamento di una grigliata di carne.
martedì, luglio 11, 2006
Spaghetti basi/miso
Con questa ricetta inizio una piccola collaborazione con il sito VeganItalia, una volta alla settimana troverete le Ricette di Petula.
Certo la macrobiotica è un'altra cosa ma ci accomuna la ricerca per una cucina naturale, buona e con poche proteine animali.
Son molto contenta di questo perché l'inventore di VeganItalia (hanno pure un podcast molto divertente) è Stefano Momenté il cui libro "Il vegan in cucina" staziona sulla mia libreria da qualche anno.
In un momento in cui il caldo si fa sempre più insopportabile la necessità di recuperare i sali minerali che perdiamo con la sudorazione si fa impellente così come quella di difendere l'intestino dagli sbalzi di temperatura dovuti all'aria condizionata di negozi e uffici. E cosa c'è di meglio del miso???? la zuppa non riesco proprio a farla, ma il miso può essere usato a crudo in molte salse e preparazioni e quindi ho fatto andare un pochino la fantasia ;-)) Perfetta anche per chi deve seguire diete iposodiche.
200 gr di spaghetti
30 foglie di basilico
1 cucchiaino di miso bianco (o d'orzo)
1 cucchiaio di pistacchi di bronte
1 cucchiaio e 1/2 di lievito alimentare in scaglie
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
2 cucchiai di acqua tiepida
Lavate le foglie di basilico e sciogliete il miso nell'acqua calda. Mettetele in un mortaio o in un blender con i pistacchi (tenete da parte qualcuno) e cominciate a frullare. Aggiungete man mano l'olio, il lievito e infine l'acqua con il miso. La salsa dovrà risultare non troppo densa. Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua calda salata e conditeli con la salsa. Decorate con i pistacchi triturati a coltello.
lunedì, luglio 10, 2006
Olive, Martini, cibo e tanti amici
Sabato ho mescolato un paio di blogger (Sandra e Lilli), amici di vecchia data, amici quasi nuovi e fidanzati, mariti .... mescolato come un buon cocktail martini e ne è venuto fuori un pranzo che è durato fino a notte inoltrata.
La petulante in onore al suo nome ha proposto a tutti di portarsi il cibo soprattutto se erano interessati a qualcosa che non fossero vedure e bruschette: un delirio di cibo e vino!!!!
Giornata meravigliosa con cane dei vicini a fare incursioni, chiacchiere da goduria e un'allegria esaltante (dell'anguria da 14 chili rimasta nel frigo vi racconto nei prossimi gioarni ,-DDD) .
Sandrina con la generosità che la contraddistingue non solo mi ha riempito di regali (le forchette per le patate mi erano sconosciute...), ma mi ha portato la torta di compleanno e soprattutto i pasticcini di pasta di mandorle; Lilli invece è arrivata con un cesto in vimini da nobildonna ricolmo di focaccine alla salvia, salciccia di Bra, olio e vino (nei suoi post potete vederli); gli altri si sono sfogati in chili di salamelle e formaggi, angurione e ovviamente ancora vino!!!!
Io invece mi sono limitata alla "location", soliti pomodorini, hummus, dip "petulante" al pomodoro (metterò le ricette anche di quelli) e soprattutto ho fatto le olive al martini della Ross ... capa e fatina del forum di Coquinaria. Queste olive sono un sicuro successo e più vengono lasciate a macerare più diventano buone. Rispetto alla ricetta originale credo di aver operato dei cambiamenti sulle proporzioni, l'idea della Ross però è geniale. Ho visto gente pucciare il pane nel sughetto!!!!!!
500 gr di olive dolci in slamoia di buona qualità (nocellara o del Belice)
2 cucchiai di olio d'oliva
4 cucchiai di Martini extra dry o dry
2 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaio di zeste di limone
Sciacquate molto bene le olive dalla salamoia. Mettele in una ciotola o in un barattolo insime a tutti gli altri ingredienti e mescolate bene e mettete in frigo per almeno una giornata. Il liquido non coprirà le olive e quindi dovrete aprire il frigo e mescolare ogni tanto (il barattolo funziona meglio perché si usa come uno sheker). Toglietele dal frigo un paio d'ore prima di servire.
Questa invece è per Sandrina!!! Grazie!!!!
venerdì, luglio 07, 2006
Guarire con il cibo
Mi capita sempre più spesso che mi chiedano quale libro leggersi per avvicnarsi alla macrobiotica. La mia prima reazione è "gulp non c'è un solo libro" :per me è stato un percorso di studi abbastanza lungo e sto ancora studiando. Trovo libri interessanti almeno una volta a settimana ma molti non sono in italiano...sigh!
La base della macrobiotica sono per me i libri di Michio Kushi e di George Osawa, ma non sono di semplice approccio e sono comunque libri di filosofia e scienza in cui l'alimentazione ha certo un grosso peso ma le ricette sono poche e spesso "tristi". Lo ammetto la cucina macrobiotica tradizionale a volte appare noiosa...peccato! non è così, ma bisogna far funzionare la fantasia ;-)) e non aver paura di provare. I libri di cucina vegana, soprattutto americani, sono bellissimi!
Credo sia per questo che il termine stesso macrobiotica spaventi e a me piace usare più quello di cucina naturale o cucina "buona" per il sorriso.
Guarire con il cibo è un libro che amo molto e che rileggo spesso.
Giusi De Francesco è una naturopata e un allieva di Kushi, è arrivata alla macrobiotica attraverso una sua esperienza personale di malattia e questo rende il suo approccio molto interessante e molto più immediato. Ci sono ricette sfiziose da fare tutti i giorni, un programma di base per disintossicarsi e informazioni sui principi della macrobiotica oltre ai racconti di chi è guarito anche grazie al cibo. E' perfetto anche per chi ha bambini con allergie o un pochino sovrappeso. E poi è in italiano e si trova facilmente.
Un piccolo pensiero per il fine settimana ;-))
giovedì, luglio 06, 2006
Bibitona petulante
Il frigo continua a esser vuoto (ci son giusto la pasta madre e le aringhe svedesi), il pelo di gatto è stato quasi debellato ma la voglia di infilarmi in un supermercato rimane meno di zero. Tanto più che sto approfittando di quella strana tradizione che fa sì che gli amici ti invitino a cena o a pranzo dopo le ferie come se non ti vedessero da mesi ;-))
Quindi ieri sera mi son limitata a una caraffa gigante di "bibitona petulante" per sopravvivere al caldo torrido e alla pressione degna di un rettile.
Limone per rinfrescare e sciroppo d'acero per dare quella nota di amarognolo che fa bene al cuore. Se non avete lo sciroppo d'acero provate con il malto d'orzo (metà dose) se non avete nessuno dei due non fatela ;-))
1 litro di acqua (frizzante o liscia va a gusto)
2 limoni medi
2 cucchiai di sciroppo d'acero
qualche foglia di menta o di salvia
Spremere il succo dei limoni, mescolarlo agli ingredienti e mettere in frigo per una mezzora prima di servire.
mercoledì, luglio 05, 2006
Il gomasio
Altro grande classico della cucina orientale e soprattutto della macrobiotica.
Un'alternativa gustosissima al sale poco ricca di sale visto il rapporto 1 cucchiaino di sale per 16 di sesamo.
Come energie combina lo yang del sale e della tostatura con lo yin del sesamo.
Se vi sconvolge il rapporto 1:16 provate a usarlo in abbondanza ...vi stupirete di quanto sarà saporito il vostro cibo. Potete usarlo su tutto ma è perfetto con il riso integrale e i legumi. Ottimo per i reni.
E' facilissimo a farsi.
Lavate il sesamo, asciugatelo con uno strofinaccio e mettetelo in un wok o in una pentola con il fondo spesso. Tostatelo a secco per una decina di minuti mescolando spesso in modo che non si bruci. Mettetelo da parte e tostate brevemente il sale (integrale o fleur du sel). Ponete sesamo e sale in un mortaio o in un suribaki (il mortaio giapponese con le scanalature...ho pure quello!!! ;-)))) e pestate fino a ridurre entrembi in polvere.
Se avete tempo meglio usare il mortaio ma se non avete né tempo né mortaio usate un frullatore.
Si può usare il sesamo nero e aggiungere alghe come la nori o le dulse.
Non compratelo nei negozi, è una sciocchezza farlo in casa, meno costoso e di sicuro nemmeno loro non usano il mortaio... ;-))
Si conserva per una settimana/dieci giorni in un barattolo di vetro ben chiuso.
martedì, luglio 04, 2006
L'insalata del ritorno
Quando il frigo ulula, la casa è ricoperta dal pelo di gatto e non avete nessuna voglia di avventuravi in un supermercato e non volete morire di fame, che fate??
Una bella insalata di riso, perfetta per far fuori le verdurine sopravvissute alla vacanza (dovevano essere bioniche...) e qualche surgelato. Fresca e verdolina ;-D dopo una settimana a pane guttiau adesso devo alleggerire fegato e intestino e fare almeno tre giorni a riso integrale come prevede la buona, vecchia e sana macrobiotica ;-)
Qui ho recuperato il pesto di ortica surgelato qualche tempo fa (ottima idea surgelare pesto e sughi...) ma potete usare quello di rucola o di basilico.
1 tazza di riso integrale
4 cucchiai di pesto di ortica
1/2 tazza di ceci cotti (anche in scatola)
2 porri di medie dimensioni
1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
sale
pepe
Sciacquate il riso e bollitelo in tanta acqua (dai 30 ai 40 minuti a seconda del tipo di riso). Affettate a rondelle i porri e stufateli nell'olio con un pizzico di sale.
In una ciotola mettete il riso e conditelo con il pesto, i porri e i ceci. Mescolate bene e aggiustate di sale. Ottimo appena tiepido o freddo. Perfetto come cibo da ufficio o picnic.
lunedì, luglio 03, 2006
Eccomi qui!!!!!!!!
... son tornata! sigh!
Questa foto è il vero simbolo delle mie "prime" vacanze estive.
Zona: Sardegna, Isola rossa, 3 km di sterrato per arrivare alla casa, rocce rosse, mare trasparente e vista paradisiaca dalla terrazza....
La colazione era il momento di grande cucina!
Ho cucinato pochissimo, mangiato e riposato per bene. Togliermi dalla spiaggia era una vera impresa: ero attrezzatissima con frutta, acqua, materassino, pinne (zona di rocce e ricci), pila di libri e creme abbronzanti (sono del color del mogano ora...). Quando arrivavo il venditore ambulante, solo uno e sempre lo stesso per tutta la giornata, era terrorizzato all'idea che potessi fargli concorrenza ;-))
Ho comunque gironzolato in zona e devo dire grazie soprattutto a Daniela di Senza Panna per le indicazioni preziosissime.
Abituata alla zona di San Teodoro e di Cagliari, questa parte di Sardegna mi è parsa molto più verde (era comunque giugno...) e più selvaggia: chilometri di pinete e di macchia mediterranea, pochi praticelli "finti", spiagge nascoste e tante pianticelle "lunari".
Non mi son fatta mancare alcuni ristoranti di pesce con conseguente divoramento di fregula con le arselle (il Canne al vento di Santa Teresa non è male) e una bella trattoria sarda: non ringrazierò mai abbastanza Daniela per avermi indirizzato a "La Colti". Se siete da quelle parti, andateci!
Ad Aglientu Paola e Raimondo hanno aperto qualche anno fa questo ristorante di specialità galluresi che vale tutti i 30 chilometri di curve fatti per arrivare. Molto di quello che viene cucinato viene dalle azienda biologica: verdure e porcetto (l'ho solo guardato ma dalle facce deliziate degli altri commensali doveva essere paradisiaco) solo per fare un esempio.
Per chi è vegetariano ci sono i pecorini e per chi ama il pesce una grigliata di spada e calamari come non le vedevo da tempo...sarà che a Milano evito lo spada come la peste, difficile da cucinare bene e spesso servito in porzioni microbiche. Per non parlare delle verdure in pastella, delle olive e dei carciofini spaccati...oltre che delle patate fritte "vere". Slurp! Come mi disse Daniela: fatti dare un tavoloi n terrazza ...
Chiacchiere, gironzolamenti in cucina, conoscenza con Paola e la cagnetta Milu, vino, mirto e arancetto (liquore fatto con le arance amare..) ci hanno fatto prendere le curve con molta molta allegria.
Per il resto le cene erano a base di guttiau (pane carasau con olio e sale), pomodori, verdure e qualche pasta e riso freddi. Ho portato a casa qualche pezzetto di Sardegna.. dal pane all'olio fino alla fregula e alla bottarga e un paio di tonnellate di sabbia depositate sulla macchina ;-))
Una vera vacanza!!!! Ora devo solo riprendermi da questo ritorno "sul delta del mekong" come oggi mi appare Milano ;-D
P.S. grazie per tutti gli auguri carini che mi avete fatto... non ho risposto ma ho sul serio riacceso il pc solo stamattina ;-)))