giovedì, gennaio 09, 2014

La zuppa del rientro


















Un bel modo per ricominciare a prendere i ritmi giusti, senza nessun buon proposito.

Le vacanze di Natale mi hanno regalato dei ritmi lenti, tanta tranquillità e molte ore di silenzio; ora tocca rientrare nel mondo senza dimenticare un dono del genere.
... e magari depurandosi un pochino dopo gli stravizi natalizi.

Perfetto è un marito che va al supermercato (io, per contratto, non ci metto piede da 5 anni limitandomi la mercato locale e ai più divertenti negozi bio) e torna con verdure che lo incuriosiscono: ultima in ordine di apparizione il cavolo nero in grandi quantità.

Così ne è nata una sorta di ribollita o zuppa dei due fagioli.

E' perfetta: cavolo ricco di flavonoidi e sali minerali, fagioli riscaldanti e nutrienti (il legume dei reni, organo invernale per eccellenza), cottura lunghissima, ancora riscaldante e rinvigorente.
In più va cotta la sera e mangiata a pranzo o a cena il giorno dopo in modo da consentire ai sapori di legarsi meglio e quindi è ideale se si hanno ospiti a cena e non si vuole far tutto all'ultimo minuto; è anche una meravigliosa schiscetta.

2 mazzi di cavolo nero
1 tazza di fagioli cannellini secchi
1 tazza di fagioli borlotti secchi (io li avevo congelati freschi)
1 cipolla
1 carota
1 costa di sedano
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
un cucchiaio di timo fresco (o un cucchiaino di secco)
brodo vegetale
peperoncino
4 cucchiai di olio extra vergine

La sera prima mettete a mollo i fagioli per 10 ore e poi cuoceteli partendo da acqua fredda con un mazzetto di odori e uno spicchio d'aglio. Quando sono quasi cotti, scolateli e metteteli da parte.
Tritate aglio, peperoncino, cipolla, carota e  sedano e metteteli in una pentola larga con il fondo pesante insieme all'olio, al peperoncino e a un pizzico di sale e fateli stufare.
Lavate le foglie del cavolo nero e tagliatele a pezzi, schiacciando con il coltello la vena centrale legnosa (in questo modo la romperete, diventerà morbida in cottura e eviterete di fare troppo scarto).
Al soffritto unite i fagioli e il cavolo e fate saltare per un paio di minuti poi coprite con il brodo vegetale e fate cuocere per almeno due ore.
Per avere una consistenza più cremosa, frullate un paio di mestoli di zuppa.
Mettete al fresco per almeno una notte e il giorno dopo fate cuocere di nuovo per un'ora.
Prima di servire, in un pentolino scaldate appena un cucchiaio di olio con il rosmarino e il timo tritati e poi versate sulla zuppa.
Servite bollente con fette di buon pane vecchio o passato al grill (e magari fatto da voi) sfregato d'aglio. C'è chi, come mio padre e mio marito, mette il pane sul fondo dei piatti, ma a me non piace molto la consistenza e quindi preferisco tenerlo a parte e romperne dei pezzi nella zuppa man mano che mangio (ognuno è anomalo a modo suo).


4 commenti:

giardigno65 ha detto...

BUONA !

Bina ha detto...

Ciao Petula! ma le tante ore di cottura sono state in pentola a pressione? Bina

Petula ha detto...

Bina ... no, in pentola larga con fondo pesante.

Monia ha detto...

Zuppe forever!! Adoro le zuppe, di cereali, ma soprattutto di legumi! Ciao da Bologna, Monia.