Cibo e ricette in versione macrobiotica, forse. Perché la macrobiotica non è noiosa o cibo per pennuti...
venerdì, aprile 27, 2007
Totoro lunch!
Sembra che sia in vacanza e invece no ;-)))
Vero che ho voglia di cucinare e lavorare come nel mese di agosto.
Questa volta il momento del lunch box è solo per farvi vedere il mio nuovo acquisto (un'asta su ebay) ... adoro questo bento! Totoro è un delizioso personaggio degli anìme giapponesi, purtroppo non esportato in Italia ma molto famoso e con una gamma di gadget infinita tra cui i bento ;-)
Visto il momento di pigrizia denro ho messo riso al vapore con i fiorellini di alghe, fave fresche con aceto balsamico e radicchio sott'olio.
Buon fine settimana lungo!!!!
lunedì, aprile 23, 2007
Amarantotto alle lenticchie
Dopo il quinotto, giusto che potevo inventarmi l'amarantotto ovvero l'amaranto cotto a risotto ;-D!!!!
Non è un cereale in quanto appartiene appartenente alla famiglia delle amarantacee e quindi è perfetto per chi soffre di celiachia o deve stare attento al glutine. Originario del Centro America è stato per secoli alla base dell'alimentazione di Atzechi e Inca, poi è stato riscoperto prima come pianta ornamentale poi come alimento.
L'amaranto è ricchissimo in proteine, sali minerali, fibre e in lisina, un aminoacido essenziale (per gli occhi in particolare).
Si trova nei negozi bio.
Ho fatto un abbinamento con le lenticchie di castelluccio per aumentare ancora di più la portata proteica. Un consiglio: l'amaranto tende a essere gelatinoso, per ovviare un pochino a ciò si può tostarlo a secco per 1 minuto in una padella poi farlo raffreddare e cuocerlo. Occhio a non farlo scoppiettare perché si può magicamente trasformare in una sorta di pop corn ;-))
1 tazza di amaranto
1/2 tazza di lenticchie di Castelluccio
1 carota
2 scalogni
2 foglie di salvia
rosmarino
brodo vegetale qb
1/2 bicchiere di vino bianco
3 cucchiai di olio extra vergine
sale
pepe
Sciacquate per bene l'amaranto, poi tostatelo e mettetelo da parte. Sciacquate le lenticchie (quelle di Castelluccio non hanno bisogno di ammollo).
Tritate cipolla e scalogni e poi fateli soffriggere nell'olio, unite l'amaranto, le lenticchie e dopo qualche minuto unite il vino bianco. Poi prodecedete come in un normale risotto fino a cottura. Unite le erbe tritate, aggiustate di sale e mantecate se volete con 1 cucchiaio di olio e 1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie (se non con quello che vi pare o anche con nulla). Una macinata di pepe prima di servire, se piace.
giovedì, aprile 19, 2007
Riso integrale fantasioso
Se c'è una cosa che destesto è buttar via il cibo persino sotto forma di acqua, per cui opero vari modi di riciclo per l'acqua in cui lavo o cuocio le verdure: nel primo caso ci innaffio le piante nel secondo ci cuocio i cereali.
E così ho fatto per l'acqua in cui avevo scottato gli spinaci: ci ho buttato il riso integrale.
Ne è venuto fuori un riso già salato e saporito che poi ho saltato nel wok.
250 gr di riso integrale cotto
150 gr di edamame
1 carota
1/2 gambo di sedano
1 porro
1 cucchiaio abbondate di erbe miste tritate (salvia, rosmarino, timo per esempio)
2 cucchiai di olio extra vergine
8 mandorle tritate grossolamente
Cuocete il riso. Nel frattempo nel wok scaldate l'olio e poi fate saltare carota, sedano, porro tritati fini, unite gli edamame e poi il riso e le erbe. Saltate per qualche minuto e servite caldo spolverato con le mandorle.
martedì, aprile 17, 2007
Pane svizzero
... nel senso del riciclo (sarà che la Svizzera è stato il primo paese in cui ho visto riciclar al carta tanti tanti tanti anni fa....)
Era qualche settimana che non proponevo un bel pane. In effetti è stato periodo da panini muffin e pane fantasia ovvero la pigrizia più assoluta ;-D
La pasta madre questa domenica è stata a far nulla nel frigo ... Dovevo far pulizia nella dispensa e ne è nato un pane con il lievito di birra, tante farine e fiocchi di vario genere.
Ottimo con le aringhe o con il salmone.
100 gr di manitoba
200 gr di farina integrale
70 gr di farina di farro
70 gr di fiocchi d'avena
150 ml di acqua tiepida
150 ml di latte di soia
1 cucchiaino di sale
3 gr di lievito di birra secco
1 cucchiaio di malto d'orzo
Mescolate le farine con il lievito secco poi unite a cucchiaiate l'acqua mischata al latte e al malto fino a ottenere un impasto elastico e non appiccicoso. Lavoratelo molto bene e a lungo su una spianatoia e poi battetelo per qualche minuto. Fate una palla e mettetela a lievitare coperta e in luogo caldo fino al raddoppio. Rompete la lievitazione, date una forma tonda e mettetela su una teglia. Copritela con una ciotola e fatela rilievitare. Prima di mettere in pane in forno incidete con una lametta o un coltello molto affilato una griglia e cospargete di farina integrale.
Cuocete per 30 minuti (o finchè il fondo non suonerà vuoto) in forno caldo a 220°.
lunedì, aprile 16, 2007
Carciofi e tofu
Con il caldo di questo fine settimana si è tornati all'estate ... puf puf!!!!
Sarà che sto benissimo con una temperatura che non supera i 25° ;-D
Ecco comunque cosa ho fatto con i carciofi 10 giorni fa quando le temperature si erano abbassate (e i giornale minacciavano come al solito le gelate....), ieri non mi ci avrebbe costretto nemmeno mia madre! ;-DDD
Anche la stagione dei carciofi si sta avviando al termine ma ancora si trovano sulle bancarelle i romaneschi o mammole a prezzi molto molto abbordabili. Amo questo tipo di carciofi soprattutto perché non mi sfregio le mani nel pulirli...
I gambi son finiti nella zuppa.
3 carciofi mammole
1 confezione di tofu
2 cucchiai di salsa di soia
4 cucchiai di acqua
olio di sesamo
Mettete il tofu nel freezer per 30 minuti poi tagliatelo a fette sottilissime e mettetele a marinare per un paio di ore con salsa di soia mescolata ad acqua.
Lavate e mondate i carciofi. Fateli a fettine sottilissime e metteteli in acqua con il succo di un limone per evitare che anneriscano.
Togliete il tofu dalla marinata e i carciofi dall'acqua e fateli scolare per bene.
Velate una padella con l'olio di sesamo e mettete i carciofi e il tofu e cuoceteli mescolando sempre fino a quando non saranno bruniti e croccanti.
Serviteli subito e lasciate che ognuno li sali solo al momento di mangiarli per evitare che diventino mollicci.
venerdì, aprile 13, 2007
Lunchbox ... solo petulanti
Questa settimana i lunch box sono solo miei ;-)) L'UMM ha mangiato le stesse cose e non mi sono premurata di fare foto diverse.
Scusate l'assenza ma è stata una serttimana particolare con pochissima cucina.
Sopra: orzo con carciofi e legumi, asparagi al vapore e sour cream, cracotte di riso (lo so son come il polistirolo ma a me piacciono ;-))
Sotto: risotto con l'indivia, insalatina, tofu feta con mostarda di pere nello scatolino
martedì, aprile 10, 2007
Risotto e indivia
Dopo una Pasqua pigrissima, lenta e assolutamente "non cucinifera", un tradizionale risotto in grandi quantità.
Da vera padana con 10 generazioni di risicoli sulle spalle, per me la scelta del riso è unica: carnaroli di ottima qualità e comprato in riseria (ammetto il vialone nano ;-)))
Non amo il risotto all'onda e lo faccio un pochino più sodo del normale ... va a gusti!
L'ortica è un caso di questi giorni così caldi, si può sostituire con degli spinaci freschi.
Per me la mantecatura (orrore ... ;-)) è con olio e lievito di birra in scaglie, per l'umm no!
300 gr di riso carnaroli
1/2 litro di brodo di verdura (anche di più...)
4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
2 cipollotti
1 carota
3 cespi di indivia
150 gr di ortica già mondata e sbollentata
1/2 bicchiere di vino bianco
mantecatura macrobiotica:
1 cucchiaio di lievito di birra in scaglie
1 cucchiaio d'olio extra vergine
Soffriggete carota e cipollotto tritati nell'olio, unite l'indivia affettata sottile e l'ortica e stufate per qualche minuto. Unite il riso e fate tostare per bene. Versate il vino e fate sfumare. Unite a mestoli il brodo caldo man mano che viene assorbito e portate a cottura. Mantecate con quello che vi aggrada, salate e fate riposare 5 minuti prima di servire.
giovedì, aprile 05, 2007
Zuppa d'orzo, legumi e carciofi
Non è un piatto pasquale ... ma contrariamente a quanto amo il Natale (e non per i suoi significati religiosi...ognuno ha le sue manie: mi piacciono i babbi natale e non le uova) la Pasqua non è per me niente altro che un lungo fine settimana, in cui cerco di solito di pigrare su una sdraio e di non fare assolutamente nulla, nemmeno cucinare ;-))
Una zuppa calda, lenta e morbida adattissima al clima ballerino degli ultimi giorni e confortare animo e stomaco anche dopo i bagordi pasquali.
Un gusto particolare è dato dai gambi di carciofo. Non mi piace buttar via il cibo e i gambi di carciofo puliti delle parti dure e tagliati a pezzettini sono ottimi nei sughi e nelle minestre (cosa ho fatto del resto lo vedrete domani...)
2 carote
1 gambo di sedano
1 cipolla bianca
4 gambi di carciofo
1 tazza di orzo perlato
1 tazza di fagioli secchi
1/2 tazza di lenticchie gialle decorticate
1 cucchiaino di dado casalingo
1 cucchiao di miso
1 cm di alga kombu
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
acqua qb
Mettete a mollo i fagioli una notte in acqua fredda con la kombu.
Tritate cipolla, carote e sedano. In una pentola grande, pesante e con i bordi alti fate soffriggere le verdure nell'olio e poi unite i fagioli, i gambi di carciofo puliti e tagliati a tocchetti piccoli, l'orzo e lenticchie (sciacquati bene). Fate cuocere per qualche minuto mescolando poi coprite con acqua. Unite il dado e fate cuocere fin quando tutto non sarà morbido unendo acqua se necessario. Per renderla più cremosa è sufficiente frullare un paio di mestoli di zuppa. Unite il miso prima di servire. Pepe e sale se necessario e piace.
mercoledì, aprile 04, 2007
Udon in salsina
Ma quanto mi piacciono in noodles di ogni genere: udon, soba, spaghetti di riso, spaghetti normali...mi piace il formato e per quello che riguarda i noodles orientali mi piace il fatto che hanno una cottura velocissima e che si possono saltare nel wok o in padella senza che scuociano o diventino pappetta.
E poi i tipi son talmente tanti che si può alternare (ovviamente anche a riso integrale e cereali di ogni genere....;-)) ogni giorno.
Questi erano udon di grano cicciotti: solito sistema si cuociono in acqua bollente poi si sciacquano bene e si saltano nel sugo. Se invece li trovate già precotti dove solo metterli direttamente nel sugo.
300 gr di udon
2 carote
1 porro
1/2 gambo di sedano
1/2 tazza di piselli
2 cucchiai di tahina o burro di arachidi bio
2 cucchiai di acqua
1 cucchiaino di salsa di soia
1 cucchiaino di aceto di riso
1 cucchiaio di olio di sesamo
1 cucchiso abbondante di pistacchi tritati a coltello
In una ciotola mescolate tahina, acqua, soia e aceto di riso in modo da ottente una salsa fluida e liscia (nel caso aumentate un pochino l'acqua). Scaldate il wok e versateci l'olio. Versate poi le carote e il sedano tagliati a tocchetti, il porro affettato sottile e i piselli e fate saltare fino a quando saranno cotti ma croccanti. Unite gli udon già cotti e infine la salsa e i pistacchi. Mescolate con attenzione e fate cuocere ancora per qualche minuto.
lunedì, aprile 02, 2007
Pane in padella: colazione della domenica
La domenica mattina è il mio momento preferito, quello in cui sono sola mentre la casa dorme e non devo andare da nessuna parte.
Amo tutte le colazioni ma quella della domenica mi piace più di tutte ;-) Leggo, a volte penso al pranzo e soprattutto mi cucino qualcosa di speciale ... solo per me!
Il pane nella padella è una tradizione familiare, il non si butta mai via il pane che porta ad abbrustolire nella padella di ferro le fette di pane del giorno prima.
Questa volta non avevo pane avanzato ma un'ottimo pane in cassetta di grano duro comprato dall'UMM ;-)) mentre andavo per bacari (;-)) e dato che ci eravamo mangiati anche le ultime briciole dei panini muffin ;-)
Spalmatina di tahina da un lato, di malto di riso dall'altro e riempito con cramberries e uvetta fatti rinvenire nel té caldo. Abbrustolito in padella, bruciacchiato persino un po' (lo so che non si fa, ma a me piace ...) e mangiato caldo.
Slurp!