giovedì, febbraio 28, 2008

Seitan in carpione



A volte capisco quando mi dicono che son matta ;-)
E in effetti l'odorino di aceto che pervade casa da un paio di giorni me ne dà conferma.

Antefatto: ho vissuto parte della mia vita con un padre che stravede per il pesce e le verdure in carpione (e con una madre che lo detesta a dir poco ;)) e che la domenica d'estate lo andava a comprare apposta in una rosticceria vicino a dove trascorrevamo le vacanze. Ho detestato il carpione fino ai vent'anni per poi scoprire che invece è ottimo.
L'altro giorno stavo spiluccando un libro molto divertente e ho avuto una fulminazione....faccio il carpione con il seitan ;-D

Nel carpione il seitan (o il pesce o le verdure) devono essere fritte ... non chiedetemi se si può fare in altro modo: la risposta è assolutamente no.
La frittura crea una protezione all'alimento principale e vien resa più leggera proprio dalla lunga marinatura in aceto o vino che essendo acidi rendono i grassi più digeribili. In più l'equilibrio di energie è perfetto. Se non si frigge...non è carpione, è qualcos'altro.
Sulla storia del carpione potete trovare interi libri e numerose pagine in rete.
E' perfetto in estate mangiato freddo o in inverno a temperatura ambiente.

Ora sulla mia cucina giganteggia un pirex (con coperchio!) con tanto bel seitan in carpione. Slurp!

250 gr di seitan
pangrattato qb
4 cucchiai di farina integrale
1/2 tazza di latte di soia
1 cipolla rossa
1/2 costola di sedano
2 cucchiai d'olio extra vergine
3 cucchiai di uvetta
1 cucchiaio di malto di riso
1/2 bicchiere di aceto rosso di Chianti (o quel che volete a patto che sia di qualità)
1/2 bicchiere d'acqua
olio di sesamo per friggere

Tagliate a tocchetti il seitan, infarinatelo, passatelo nel latte e poi nel pangrattato e infine friggetelo come una normale cotoletta.
Scolatelo su carta da cucina e mettetelo in una teglia di pirex.
Nell'olio stufate la cipolla affettata sottile e il sedano (a me non piace quindi ne ho messo pochissimo, ma potete aumentarne la quantità), aggiungete l'uvetta, l'aceto, l'acqua e il malto e fate sobbollire per 10/15 minuti o fin quando non si sarà ridotto della metà.
Versate la marinata calda sul seitan, coprite con un coperchio e lasciate a riposare per almeno 1 giorno. Dopo due giorni è ancora più buono e si conserva per almeno una settimana.
Se volte un carpione meno aggressivo potete usare dell'aceto bianco o del vino bianco.

martedì, febbraio 26, 2008

Gli hamburgerini di Alessandra



con variazioni "petulanti"

Il bello del M'illumino di meno è che mi son state regalate un bel po' di ricette e che ora ho una lista "da provare" lunga come una sciarpa....
In una domenica pigra prima del marzo furioso che mi aspetta ho riempito dispensa e freezer di tutto il cibo possibile in modo da rendermi la vita più facile e meno ingarbugliata del solito.

Gli hamburgerini mi son stati regalati da Alessandra, ovvero Chocolat di Cooking Rome - che ha appena pubblicato la sua versione!!!! ;-))

La ricetta è perfetta ma non ho resistito a un paio di variazioni:
- ho aggiunto un porro perché non concepisco le polpette senza le verdure ;-D
- ho eliminato il cumino dell'originale perché non ne vado pazza e quindi variato le spezie

1 tazza di fiocchi di ceci
1 porro grande
1 spolverata di pepe nero o peperoncino
1 cucchiaino di prezzemolo
1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie
1/2 cucchiaino di sale o gomasio
1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva
pangrattato qb

Cuocete i fiocchi di ceci (li trovate in tutti i negozi bio...potete usare anche i fiocchi di piselli) in 1 1/2 tazza di acqua per 5 minuti e lasciate raffreddare.
Affettate sottile il porro e saltatelo in padella per qualche minuto con l'olio.
Mescolate i fiocchi di ceci, il porro, il prezzemolo, le erbe e il lievito alimentare in modo da ottenere un impasto morbido che stia insieme. Se risultasse troppo umido unite del pangrattato.
Fate un salamotto di 10/15 cm, avvolgetelo in carta stagnola leggermente oliata e mettete in frigo a solidificare per un paio di ore.
Tagliate le fette dello spessore di un centimetro e cuocetele in padella con un filo d'olio fino a quando non sono dorati da entrambi i lati.
Per tagliare meglio le fette potete anche metterlo in freezer per 10 minuti.
Il mio salamotto ora è in freezer per veder se regge la congelazione ;-DD

giovedì, febbraio 21, 2008

M'illumino di meno: il PDF di Comida e Petula



o meglio il pdf delle vostre ricette (e altro) nato in occasione dell'iniziativa di Caterpillar "Millumino di meno"!

E' stata un'esperienza fantastica ... ci avete regalato ricette, racconti, consigli su come risparmiare energia e soprattutto si è creata un'energia diversa sulla quale non è possibile pensare di risparmiare! Grazie!

Un ringraziamento speciale a
Comida, la donna vulcano che mi chiama salama ;-DD: è stato un bel lavoro a 4 mani che ha superato un oceano e i fusi orari!

Il pdf delle ricette

Un consiglio: scaricatevi e ascoltate la puntata di Caterpillar del 15 febbraio...ne vale la pena!

martedì, febbraio 19, 2008

M'illumino in ritardo ... il sugo barbabietoloso



In ritardissimo ... ;-D ma posso portare la giustificazione....

Nel pomeriggio (tempo che i fusi orari coincidano...) Comida e io metteremo online il pdf delle vostre ricette!!!!!

La mia fortuna è vivere a due passi da un enorme mercato ortofrutticolo e avere da anni il verduriere di fiducia che produce quasi tutto dai suoi campi compreso il preparato per minestrone e le barbarbietole cotte ;-)
Kilometri percorsi: 500 m
Nello stesso mercato trovo pasta artigianale, pane cotto nel forno a legna e una miriade di sott'aceti e sott'oli.

Un sugo lentissimo con fuoco al minimo ... ideale è procurarsi le piastre spandifiamma in ghisa (le vendono in quasi tutti i supermercati e negozi di casalinghi), in questo modo si risparmia sul gas e si ha una cottura più delicata.

Il sugo barbabietoloso è leggermente dolciastro e ideale è smorzarne l'effetto con una manciata di capperi o di olive o dell'insalata rossa amara (io ho messo entrambi ;-D). Perfetto con la pasta, si adatta (se tenuto più denso) a far da purea per tofu o seitan alla piastra.

1 barbabietola cotta
3 carote
1 cipolla rossa grande
1 tazza di acqua
1 cucchiaio d'olio extra vergine
sale
pepe macinato al momento
1 manciata di capperi dissalati o di olive nere triturate
2 foglie di salvia
qualche foglia di insalata rossa

Affettate le carote e la cipolla e fatele stufare nell'olio con un pizzico di sale fino a quando non diventano morbidissime. Unite la barbabietola a pezzetti, l'insalata spezzettata, coprire con acqua e far cuocere fino a quando tutto non si sarà disfatto. Frullare velocemente o passare al passaverdure, unire le olive o i capperi e far cuocere ancora per 5 minuti.

venerdì, febbraio 15, 2008

M'illumino di meno ... le ricette petulanti e a lume di candela

Ed eccoci al M'illumino di meno Day, giornata del risparmio energetico organizzata da Caterpillar.

Ringrazio tantissimo chi ha partecipato, chi ha scoperto nuove botteghe, chi si è lambiccato il cervello chi sì è soltato fatto venire una curiosità in più e chi mi sta dando nuove idee su come risparmiare energia...son stata tremenda nel dar vincoli così stretti e siete stati bravissimi tanto da rimpolpare parecchio la mia lista dei desideri culinari.
Se ho dimenticato qualcuno o voleste aggiungervi all'ultimo momento: non siate timidi e fatelo.
Se vi domandate dove è la mia ricetta...beh dovrete aspettare fino a lunedì: il sugo barbietoloso è lì in attesa da un paio di settimane ma oggi ho pensato che preferisco dare risalto alle vostre illuminanti ricette!

Tra qualche giorno con Comida (le ricette a lume di candela hanno scatenato animi romantici ed ecologisti) metteremo online un pdf con tutte le ricette di coloro che hanno partecipato a quest'iniziativa che ha superato i blog, gli oceani e i continenti.

Bando alle ciance...ecco le ricette "petulanti"

I PETULANTI CON RETE

Kja de "Il pranzo di Babette" con un fantastico raviolo aperto e "a lume di candela"
"Alla luce di queste limitazioni, scusate il gioco di parole, pensare una ricetta per l’evento non è stato immediato, almeno per me. La difficoltà che ho evidenziato non riguardava tanto l’omissione di carne, uova o latticini, anzi trovo che la mia creatività sia stimolata se devo cucinare vegan, ma piuttosto la rinuncia a spezie e ingredienti esotici. "

Raidne di "Vegan Kitchen" con i suoi choricini al buio o meglio "a lume di candela"
Il pane a risparmio energetico?!?! Si può, si può!!! Già ho visto che Qualcuno ha preparato una pizza!!!! Non esistono limitazioni e tantomeno scuse, risparmiare si può, basta volerlo ;) Quindi con questo post partecipo all'iniziativa pubblicizzata da Comida ma con le varianti proposte dalla Cuoca Petulante. Questa volta ci ha messo alla prova con un sacco di "divieti" e limitazioni sulla scelta degli ingredienti... speriamo che l'origine delle ricette invece sia libera!!!

Sunny di Sunnypam con una ricetta crudissima e colorata

Un richiamo ai colori, ai profumi ed ai sapori che sanno di leggerezza e di fresco. Per questo l'altra sera mi sono preparata con cura una bella insalata fresca e colorata.

Elisabetta di Friarielli e tigelle che
un godurioso Misto di cavoli in agrodolce si è addirittura illuminata due volte ;-)
...la sfida di Petula mi ha spinto a vincere un po' la pigrizia e ad andare finalmente a quella botteguccia biologica/biodinamica vicino casa, cosa che mi riproponevo di fare da tempo.

Ery di Piccole Magie Vegan con la sua Polenta verde e funghi
è rimasta indecisa fino all'ultimo, non è facile trovare una ricetta a risparmio energetico che non sia banale!
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Stefano di VeganItalia con i suoi Satay di seitan sta a metà fra i petulanti con rete e senza rete ;-)) ... il sito di VeganItalia è comunque un luogo dove si risparmia energia in continuazione

Il satay è un piatto di origine indonesiana/malese ora molto diffuso anche nella Thailandia del sud. In questo versione, totalmente a base vegetale, si usa del seitan naturale.

1 kg di seitan
due cipolle oppure 5 porri
2 spicchi d'aglio
un peperoncino piccante
50 gr zucchero
2 cucchiai di aceto di mele
2 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiaio di olio di sesamo
2 cucchiai di polvere per curry
un pizzico di cumino macinato
un pizzico di chiodi di garofano macinati
100 gr di arachidi tostate

Per la salsa:
100 gr di arachidi tostate
2 cucchiai di olio di girasole
un cucchiaino di zucchero
un cucchiaio di succo di limone
un pizzico di peperoncino

Preparare la marinata macinando o frullando le arachidi tostate insieme a tutti gli altri ingredienti, escluso lo spezzatino. Immergere il seitan nella marinata e lasciarcelo per tutta la notte (eventualmente tenendoli in frigorifero in un contenitore ermetico).

Al momento di preparare il piatto, fare la salsa macinando o frullando insieme gli ingredienti.
Fare cuocere lo spezzatino in una padella antiaderente insieme alla marinata (aggiungendola man mano che si asciuga), oppure infilare lo spezzatino sugli spiedini e farli cuocere alla griglia bagnandoli ogni tanto con la marinata. Servire caldi accompagnando con la salsa e del riso lessato.
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I PETULANTI SENZA RETE (o quasi)

Cristina che con i suoi Carciofi e farro ha battuto tutti sul tempo ... e mi ha regalato anche un'altra ricetta golosissima e una bella chiacchierata sulla Sardegna.



Le dosi sono per due:
2 carciofi romaneschi
2 e 1/2 spicchi d'aglio
prezzemolo fresco
carota
cipolla rossa
olio extravergine
sale e pepe
150 grammi di farro


Dopo aver pulito due grandi carciofi metto nel mixer i lunghi gambi sfilati e tagliati a pezzetti con mezzo spicchio d'aglio, un quarto di cipolla rossa, un ciuffetto di prezzemolo, mezza carotina e un pizzico di sale; questa bella pappetta la metto in casseruola con due cucchiai d'olio extravergine d'oliva e lascio cuocere a fuoco lento.
Nel frattempo in una pentola più grande faccio cuocere i carciofi salati e impepati insieme a due spicchi d'aglio interi, un mazzolino di prezzemolo e quattro cucchiai d'olio extravergine, dopo la rosolarura iniziale aggiungo due bicchieri d'acqua. Ogni tanto bagno il composto di gambi e odori con il brodo dei carciofi.
Il tempo di cottura del composto è di circa 10 minuti.
Il farro (150 grammi) va cotto a parte in acqua leggermente salata, quando è quasi pronto tolgo l'acqua in eccesso e lo aggiungo al composto dei gambi a fuoco spento.
I carciofi cotti (interi o a spicchi) prendono posto al centro del piatto fondo e la minestra di farro tutta intorno.


LaDani che sì è prodotta nella Pasta e ceci con invito a cena ;-DD ... se non mi ricordo male l'invito a cena non mi riguardava ma la pasta e ceci sì ;-DDD

Pasta e ceci

Ricordarsi di mettere in ammollo i ceci la mattina prima di uscire pianificando di cuocerli la sera. Accettare un invito a cena imprevisto e improrogabile, arrivare a casa verso mezzanotte e passare un'ora a sonnecchiare sul divano mentre i ceci cuociono nella pentola a pressione. Lasciarli raffreddare nella pentola a pressione e trascinarsi finalmente verso il letto.
I passaggi precedenti possono essere tralasciati con un po' più di organizzazione o utilizzando i ceci in scatola (ma non so se sono ammessi!).
Fare un soffritto di carota/sedano/cipolla con un po' di olio extravergine di oliva, aggiungere i ceci scolati, un po' di acqua calda e del bimbidado (grazie petula!). Dopo pochi minuti mettere da parte la metà dei ceci e frullare gli altri, aggiungere della pasta corta (a me piace la pasta mista), i ceci interi e portare a cottura aggiungendo poca acqua, se necessario.
Servire con poco olio a crudo.


La Vecia, al secolo La Terry, è uscita un pochino dalle linee petulanti con il suo Tofu e farro ma le è consentito perché la mia frequentazione l'ha trasformata in una piccola dory ;-DD

Avevo trovato una ricetta molto simile su una rivista inglese e mi ha ispirato visto che avevo sia del tofu in frigo che il pesto fresco fatto da me. Ho apportato qualche modifica ed ecco un piatto completo, nutriente, gustoso e profumato di verdure estive e pesto.


. 160 gr di farro semiperlato

· 200 gr di tofu

· 2 melanzane lunghe piccole (260 gr circa)

· 3 zucchine piccole (200 gr circa)

· 1 cipolla di Tropea

· 3 cucchiai di pesto

· 280 ml di brodo di verdure

· sale

· olio evo


Tagliare il tofu a cubetti, dopo averlo asciugato bene, metterlo a marinare con 2 cucchiai di pesto per mezz'oretta.
Mettere a cuocere il farro in abbondante acqua salata per 30 minuti circa, una volta cotto sgocciolarlo bene.
Nel frattempo tagliare la cipolla in 4 spicchi e poi a fettine fine e le melanzane e le zucchine a fette.
Scaldare 1 cucchiaio d'olio evo in una padella e farvi saltare per 2/3 minuti il tofu tolto dalla marinatura di pesto dove poi, in seguito alla scottatura breve, andrà rimesso.
Aggiungere in padella un filo d'olio e far appassire la cipolla per 2 minuti dopodiché aggiungere le verdure, farle saltare e rosolare per qualche minuto e poi aggiungere il brodo e lasciar cuocere a fuoco medio per 10/15 minuti, finché le verdure non risultino tenere.
Giusto qualche minuto prima della fine della cottura, riunire in padella con le verdure il tofu.
Una volta cotte unire le verdure con il farro, un'altro cucchiaio di pesto, mescolare bene, impiattare e servire.

Roberta invece ha invece inventato una crema tutta cruda di semi vari che domani farà parte della mia colazione (il fato che ci sia la cipolla non mi ferma di certo)!!!

1 tazza semi di girasole
1 tazza semi di zucca
mezza cipolla rossa media
2 cucchiai di shoyu
1 cucchiaio di timo fresco
pepe nero macinato al momento q.b.

Mettere i semi di zucca e di girasole in una contenitore e coprirli con acqua fredda. Lasciarveli per mezza giornata (fino a tutta una notte). Scolare e risciacquare. Frullarli con gli altri ingredienti in un mixer finché diventano cremosi. Riporre in frigo e lasciar riposare almeno un'ora prima di servire. Ottimo spalmato su pane, pita o altro (vedi petula) e servito con qualche verdurina.


Per ultima Alessandra, ovvero Chocolat di Cooking in Rome che mi ha fatto i due regali più belli di questa settimana ... le ricette di polpette e hamburger vegetali che son stati divorati da figlie e bestiole varie (e che ritroverete qui a brevissimo) e l'avermi riportato per un po' indietro di qualche anno e ai giri in moto per le colline laziali.


Polpette di avena

1 tazza di fiocchi di avena
1 1/2 tazza di latte di soia
2 cucchiai di levito in scaglie
2 cucchiai di gomasio con spirulina
pane grattato quanto basta

Mettere a bagno i fiocchi di avena con il latte di soia per 10 minuti. Aggiungere il lievito in scaglie ed il gomasio. Aggiungere tanto pane grattato in modo da ottenere un impasto morbido per formare delle polpette e abbastanza umido per poter ripassare poi le polpette nel pangrattato.Porre le polpette su una teglia da forno e mettere un po' di olio su ogni polpetta. Cuocere in forno a 200° per 15-20 minuti o fino a doratura delle polpette.

mercoledì, febbraio 13, 2008

Stufato di tempeh piccante



Adoro il tempeh!
Più saporito del tofu e con una consistenza più solida, è un ottimo modo per dare una bella dose di fermenti, proteine e sali minerali e vitamina b12 a fegato e intestino ... organi che con questo tempo quasi primaverile han bisogno di cure e coccole.
Insieme alle mie piantine confuse che la mattina son in inverno pieno (sghiaccio ancora i vetri...yuk) e dopo tre ore son lì che fan spuntar i germogli, ci si può sentire in questo periodo confusi pure noi, magari un po' più stanchi del solito o ci si prenda influenza e raffreddori.
Un rinforzino è sempre utile ;-)) e lo zenzero è un'aggiunta ideale.

In questo caso il tempeh può non essere precotto in acqua e soia.
(nella foto risulta più asciutto di quello che in realtà era.... mi son ricordata di far la foto dopo aver cominciato a mangiare ;-DDD)

1 confezione di tempeh
1 cipollotto
1 porro
2 carote
1 costa di sedano
5 cm di radice di zenzero fresca
brodo vegetale
1 cucchiaio scarso di farina integrale
1 cucchiaio d'olio di sesamo

Fate a tocchetti il tempeh, pelate e affettate sottili tutte le verdure, compreso lo zenzero.
Fate saltare in una pentola dai bordi alti, le verdure nell'olio poi unite il tempeh passato nella farina.
Aspettate che il tempeh si brunisca da tutti i lati e poi coprite con il brodo vegetale. Abbassate la fiamma e fate cuocere per almeno un'ora controllando che non si asciughi troppo.
Ottimo con un contorno di patate dolci.
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MEMO
M'illumino di meno sta per scadere....tutti quelli che vogliono mandare ricette a me o a comida: sbrigatevi ;-DDD
Anche se avete idee su come risparmiare energia cucinando....

lunedì, febbraio 11, 2008

Farinata con variazione



Un fine settimana all'insegna della primavera anticipata.
Ho gironzolato per mercati, serre e catturato spettacolari ciclamini rosa che ora rallegrano la mia finestra preferita - insieme a dei giacinti in fioritura perenne da un mese e a dei timidi tulipani - e preso il té sotto un portico ascoltando i progetti per il giardino che verrà.

Cucinato pochissimo (pizza in diverse varianti) e traviato il nipote con funghetti sott'olio e succo di mela (la zia è strana e le merendine non le tiene ;-DDD).

Questa è una sottospecie di torta salata semi veloce ... a patto di ricordarsi che la farina di ceci va lasciata in ammollo per almeno tre ore ;-))
Perfetto per i lunch box, si può congelare.
Si nota che radicchio e porri invadono il mio frigo??? ;-D

1 tazza di farina di ceci
2 tazze di acqua
5/6 foglie di radicchio
1 porro
3 cucchiai d'olio extra vergine
sale
pepe

Miscelate farina e acqua fredda e lasciate riposare per almeno 3 ore. Unite le verdure affettate sottili, salate, pepate e versate in una teglia - in cui avrete messo l'olio e dovrete avere uno spessore di un centimetro - e cuocete in forno a 200° per 20 minuti. Controllate durante la cottura che non le verdure non si brucino: mettetela nel piano più basso del forno.

giovedì, febbraio 07, 2008

Involtini di alghe e radicchio



Che abbia sempre avuto i gusti forti di un camallo a fine turno di lavoro è noto a molti, che i sapori delicati mi piacciano solo fino a un certo punto ancora di più ... ma devo ammettere che una delle cose che più mi ha conquistata nei miei primi approcci con la macrobiotica son state proprio le alghe e soprattutto le hijiki e le nori.
Mi son detta "figooo! un po' di movimento violento ai miei risi integrali e verdure" ;-D

Il patè di alghe può essere declinato anche in versione ripieno per involtini, altra mia grande passione.
Deve essere solo reso più ricco e smorzato un pochino perché con la leggera cottura in forno il gusto salato si accentua. In questo caso ho aggiunto la nota amarognola del radicchio che rende il tutto ancora più interessante.

Le alghe son ricche di sali minerali, calcio e iodio e solo con un involtino coprite il fabbisogno di almeno tre giorni ;-)). Va tenuto presente che non vanno mangiate in grandissime quantità proprio perché essendo ricche di sali son molto yang e perché possono dare eccitazione (se volte far indigestione fatelo a mezzogiorno altrimenti vi regalerete una notte agitata ;-D)

1/2 tazza di hijiki
1 porro grande affettato
1 carota a julienne
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di mandorle
2 cucchiaio di aceto di mele
2 cucchiai di salsa di soia
5 o 6 foglie di radicchio
1 cucchiaio di olio di sesamo

Lasciate a bagno le hijiki per un paio di ore e sciacquatele bene.
Tostate a secco pinoli e mandorle e metteteli da parte.
In una pentola mettete le hijiki con aceto di mele, salsa di soia e acqua fino a coprire e fate cuocere a fuoco vivace fino a quando tutto il liquido non sarà evaporato.
Stufate il porro e la carota nell'olio di sesamo.
In un mixer mettete le alghe, le verdure, i pinoli, le mandorle e frullate fino a ottener un impasto denso /se fosse troppo morbido unite altre mandorle o del pane grattugiato).
Scottate per 10 secondi le foglie di radicchio e fatele asciugare e raffreddare.
Riempite ogni foglia (o mezza foglia a seconda delle dimensioni) con l'impasto di alghe, chiudete a pacchetto con uno stecchino e mettete in una pirofila leggermente unta.
Cuocete per 10 minuti in forno caldo a 180°.
Ottime anche fredde, come aperitivo o per i lunch box.

lunedì, febbraio 04, 2008

Tofu affumicato con salsa dolce-amara



Proseguono i miei fine settimana all'insegna del riposo e della divanizzazione ... per lo meno nelle intenzioni perché poi almeno un giorno su due faccio la trottola. E la pila di cose che ho intenzione di fare o di iniziare rischia di travolgermi almeno tanto quanto le pile di libri sparse per casa e sempre in equilibrio discutibile.

I due giorni appena trascorsi ho giocato parecchio e giocare con energie e sapori è alla base della cucina macrobiotica.
Tra giri di divano e rotolamenti con un nipote superman-abbigliato (con tanto di muscoli finti) son riuscita a giocare con almeno tre sapori, un'energia e una cottura ;-D
Tre sapori dolce (cipolla e cranberries), affumicato (tofu) e amaro (indivia e radicchio) perfetti per far contenti cuore e stomaco, l'energia fredda del tofu con il calore della cottura prolungata.
Questo è un perfetto contorno ma anche un'ottima salsa per la pasta.

4 cipollotti
1 cespo di indivia
5 foglie di radicchio rosso
1/2 tazza di cranberries o uvetta
1 cucchiaio d'olio di sesamo
1 confezione di tofu affumicato

Affettate tutte le verdure. Scaldate l'olio e unite i cramberries (non ammollati) e fateli saltare per un paio di minuti. Unite poi i cipollotti, un pizzico di sale e fateli stufare fin quando non diventano morbidissimi e quasi trasparenti. Unite l'indivia e fate cuocere per almeno una ventina di minuti. Per ultimo unite il radicchio.
Aggiustate di sale e servite con il tofu affumicato passato in padella per qualche minuto.

venerdì, febbraio 01, 2008

M'illumino di meno: memo!



Non si sa mai che ve lo siate dimenticati...;-)

Io no, ma non solo ... Comida de mama, blogger a dir poco vulcanica per ora di stanza a Boston, sta rendendo l'iniziativa decisamente interessante e dovremmo riuscire a far qualcosa di carino per l'occasione.
Ogni giorno si può far qualcosa per risparmiare energia...

Comida per la serata del 15 propone di cenare a lume di candela (e comunque ricordatevi di spegnere le luci alle 19) e un menu il più possibile di prodotti locali per comprare i quali magari non abbiate utilizzato l'auto ma abbiate preferito il fruttivendolo sotto casa o vicino all'ufficio...

Per quel che mi riguarda vi ricordo la mia idea:

Per il 15 febbraio proponetemi ricette (anche foto) foto che siano "risparmiose sul serio" ovvero:

- niente proteine animali (fate un giro in rete e controllate quanta energia serve a produrre una bistecca o trasportare il salmone fino alle nostre tavole o a produrre un uovo o una forma di formaggio)
- niente uso di forno elettrico o forno a microonde
- prodotti locali e che abbiano viaggiato il meno possibile, magari comprati al mercato vicino a casa o al lavoro, miso e alghe le lasceremo in dispensa (molte alghe vengono fatte in Europa e se ne usano così poche che durano mesi, idem per il miso...ma per una volta sarò rigorosa ;))

... se avete un blog inserite un commento da me o da Comida, se non lo avete mandateci ricette e foto oppure raccontateci come risparmiate energia: il 15 febbraio potrebbe esserci una sorpresa ;-)