Per tutta l'estate ho più o meno resistito al superlavoro e agli sbalzi di temperatura, poi ho ceduto!
Peccato che fossi in una situazione da 38° dentro e 38° fuori, erano credo trent'anni che non mi prendevo la febbre in estate e ho scoperto che è un'esperienza da non ripetere.
Finite le lamentele, posso dire che è iniziato il mio periodo "canning" ovvero "cerco di metter sottovetro qualunque cosa" e questo ha giustificato un giro delirante e divertentissimo all'ortomercato di Milano da quale son uscita con chili di verdura di ogni genere, trasformati in queste cose qui e in altro ancora. E ha anche giustificato un giretto al mercato del pesce, che sta di fronte, e l'acquisto di un chilo abbondante di salicornia.
Se vi state domandando cos'è, pensate a quella specie di alga cicciona che i pescivendoli usano sovente per decorare i banchi ... quella cosa lì è chiamata anche asparago di mare, non è una vera e propria alga ed è buonissimo, oltre a una fonte fresca di sali minerali e vitamine. Ha un sapore abbastanza delicato e può essere mangiata in molti modi.
A me ne piacciono soprattutto due.
Sic simpliciter
Lavata, pulita dalle parti più legnose (, sbollentate per 5 minuti in acqua, niente sale mi raccomando, e servita con un filo d'olio e del succo di limone.
Pesto/salsa da spalmare sul pane
Bollite la salicornia e frullatela con olio, mandorle, aglio, peperoncino e un pugno di mollica di pane (le quantità a gusto). Potete unirla a degli spaghetti oppure usarla come salsa per un pesce bianco o, facendola un po' più densa, spalmarla sul pane.
Se come me ne avete acquistata in abbondanza, potete lavarla per bene, togliere le parti legnose, farla asciugare per un paio di ore, metterla nei sacchettini di plastica e surgelarla.