Cibo e ricette in versione macrobiotica, forse. Perché la macrobiotica non è noiosa o cibo per pennuti...
martedì, febbraio 07, 2006
Pita olive e coriandolo
Vicino a casa ho una pizzeria/trattoria egiziana che oltre a fare una pizza discreta fa le pite. Il pane arabo che accompagna l'hummus e il babaghanui.
Mi è sempre piaciuto stare a guardare mentre si gonfiano nel forno e mangiarle appena uscite dal forno scottandomi le dita.
Sono pani ottimi, con un'energia più leggera rispetto al pane tradizionale visto che stanno nel forno pochissimo e sono quasi sconditi.
Farli non è semplicissimo e soprattutto i tempi sono lunghini. Ideale è avere un'asse di legno in modo da poterli mettere da parte mentre lievitano e avere anche una pietra refrattaria su cui cuocerli.
La dose che dà Linda Collistar è per 12 pite, io l'ho dimezzata e al posto del coriandolo previsto ho messo la parte verde del cipollotto tagliata sottilissima. Con l'hummus erano perfetti ;-)
300 ml di acqua
4 gr di lievito secco
500 gr di farina 0
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaio di olio extravergine
60 gr di olive nere tritate
1 cucchiaino di cumino tritato
2 cucchiai di cipollotto (parte verde) tritato
Sciogliete il lievito nell'acqua intiepidita e olio. Aggiungete la farina a cucchiaiate fino a ottenere un impasto morbido. Fare una palla infarinarla bene e lasciarla a riposare coperta per 10 minuti. Lavorarla di nuovo per almeno 15 minuti fino a ottenere un impasto elastico. Aggiungete il cumino, le olive e il cipollotto e impastate per amalgamare bene gli ingredienti.
Mettete la pasta a lievitare coperta a capana da una ciotola. Una volta raddoppiata, fate le palline e stendetele con il mattarello in pite (stile piadina) di 15 cm di diametro. Infarinatele e lasciatele riposare per altri 30 minuti. In questo tempo scaldate il forno alla massima temperatura lasciando al suo interno una teglia o, per chi ce l'ha, la pietra refrattaria. Trasferite le pite sulla teglia bollente e cuocetele per circa 3/5 minuti, dovranno essere appena dorate. Vedrete che si gonfieranno e faranno delle piccole bolle sulla superficie. Fatele intiepidire su una gratella coperte da un panno in modo che la crosta non si indurisca troppo.
Vanno mangiate caldi o surgelate appena fredde.
Anche il pane indiano...però!!!
RispondiEliminaCi tornerei all'indiano...
Però anche l'egiziano..Mai provato!!
;-)
miam! Qualche giorno fa invece ho fatto i naan sono che non sono affatto venuti come quelli che mangio dall'indiano (meno soffici, gonfi ma senza sgonfiarsi mollemente), mica ce l'hai una ricetta testata?? :-)
RispondiEliminaquesti dan grande soddisfazione, tranne per il fatto che ti ci va una mattinata e conviene farne tanti così li surgeli....
RispondiEliminaper il naan: ho una ricetta ma a casa, te la mando per posta. ;-))
A vedere queste preparazioni mi domando quali vini ci si potrebbero abbinare...forse in questo caso ci metterei un buon Franciacorta.
RispondiEliminaCiao
Roberto
Stasera ho fatto le polpette di miglio che avevi postato qualche mese fa...Davvero buone.Io però ho frullato solo parte dell'impasto e cosi, mordendo, si sentivano i fiocchi di miglio croccanti.E per accompagnamento dip di avocado.
RispondiEliminaIl tuo blog mi ha aperto un mondo sconosciuto...Te ne sono davvero grata!
Proprio la ricetta che cercavo ieri sul net... ma non vedo l'ora di fare le cotolette di seitan...
RispondiEliminaLavinium, gli abbinamenti con i vini sono uno dei miei crucci, spesso son saparo delicati che no è facile esaltare...suggerisci suggerisci!!!!
RispondiEliminabangbang, il tuo blog ha foto splendide, complimenti e grazie; sei francese o italiana?
kjaretta bella l'idea del croccante...grazie!
Carissima Petula,
RispondiEliminaMI PIACI TANTISSIMO!!!
Mi piace come scrivo, come cucini, come fotografi!!
Ti ho scoperta da poco e ogni giorno dò un'occhiata per scoprire nuove ricette e accostamenti, salvo non aver altro tempo che sognare tra lavoro, vita-da-single-con-figli, sottospecie di fidanzati appena scaricati che fanno capolino come rigurgiti molesti..adoro la cucina macrobiotica che sai rendere amorevole come poche.
E' soltanto un maxi complimento che nasce dal cuore e che da tempo era in cantiere per te!
Brava, grazie ancora per la tua vitalità ed efficienza, che spero di emulare prestissimo!
Barbara
.. ehm, come SCRIVI, intendevo.
RispondiElimina; )