Sono una sostenitrice della minestrina, è per me il cibo dell'influenza, della domenica sera o di quando sono triste e pure di quando non lo sono: stelline, brodo vegetale e un cucchiaio di lievito mescolato a mandorle.
Amo la miso in modo innaturale e ho un marito che mi ha conquistata cucinandomi il minestrone con 35°.
Per me la zuppa in genere è sul serio il cibo dell'amore, tanto che la faccio spesso quando invito i miei amici speciali. L'alternativa è il risotto (o il risotto al salto per chi è più speciale di altri).
Amare le zuppe è inoltre molto molto macrobiotico.
Amare le zuppe è inoltre molto molto macrobiotico.
Però sto divagando.
Ci sono zuppe che mi confortano più di altre.
Questa è perfetta. Fa bene all'anima, al corpo, è profumatissima, è l'inverno (ceci, erbe amare, brodo, carote) con un pizzico di estate (peperoncino, pomodoro secco, aglio).
Si può fare anche coi ceci in scatola, certo è migliore con quelli secchi, ma non sono una gran programmatrice di menu, quindi vedete voi se avete tempo o no.
L'idea di questa zuppa l'ho presa da Moka di Coquinaria, un forum di cucina spettacolare che lurko tutti i giorni con costanza da anni e anni.
Se amate le minestrine, leggete questo: Lella Costa
3 carote
2 spicchi d'aglio
10 pomodorini secchi
un pezzo di peperoncino fresco (o un pizzico di quello secco)
250 gr di ceci già cotti
150 gr di tubetti
1 cucchiaio di dado vegetale (quello fatto da me)
una manciata di erbe amare (per me i gambi delle cime di rapa)
rosmarino e alloro (se vi piacciono)
acqua qb
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
sale
Frullate carote, aglio, peperoncino, pomodorini in modo non troppo fino.
Mettetelo in una pentola con l'olio e fate stufare per benino unendo qualche cucchiaio di acqua.
Unite i ceci e le erbe amare, le erbe aromatiche e fate saltare, poi coprite con il brodo vegetale e fate cuocere per 30
minuti. Deve essere abbastanza brodosa quindi aggiungete acqua o brodo se vedete che si asciuga troppo.
Alla fine unite la pasta, aggiustate di sale e servite ben caldo.
A volte, accanto ci piazzo una fetta di pane bruscato e sfregato con l'aglio .