E negli ultimi tempi ho conosciuto l'ossessione del cedro (me l'hanno portato a casa tipo trovatello del supermercato). Non conoscevo molto questo splendido agrume se non per la cedrata, di cui ero innamorata da piccola, e per gli orridi canditi. Mi ha conquistata e quindi mi son data alla sperimentazione.
A questo si aggiunge una noticina macrobiotica. In un inverno così confuso non si sa bene a quale organo dare più retta, in teoria in inverno bisognerebbe coccolare i reni, scaldarli con cibo, adeguato abbigliamento e attività fisica o massaggi... ma perdiana ha fatto sul serio freddo per solo una settimana e in effetti il fegato (tipico organo primaverile e di rinascita) continua a lavorare e a esigere attenzione quindi niente di meglio che qualche nota acida per non farlo sentire trascurato.
Il nostro corpo è un po' come le mie piante in balcone che tentano di fiorire in continuazione (una disperazione!) e che invece bisogna convincere a non sprecare troppe energie perché il cammino verso il caldo è ancora lungo.
A rendere questa ricetta speciale è l'uso del rigalimoni, oggetto quanto mai mitico e sostanzialmente, inutile comprato in un delirio di shopping anni fa e utilizzato pochissimo!
500 gr di merluzzo fresco
1 cedro
3 cucchiai di olio extravergine di oliva leggero (o di girasole bio)
6 cucchiai di acqua
2 cucchiaino di salsa di soia
la buccia e il succo di mezzo cedro bio
salsa:
1 cucchiaio di olio di extravergine di oliva leggero (o di girasole bio)
1 cucchiaino di salsa di soia
il succo di mezzo cedro
shichimi o peperoncino qb
Miscelate olio, acqua, soia, succo di cedro e buccia di cedro tagliata sottile (o con il riga limoni ndp*) e mettete a marinare il pesce per un'ora.
Ricoprite con la carta forno il cestello per il vapore, poggiateci il pesce scolato, ma non troppo, dalla marinata e sopra il pesce mettete le bucce del cedro.
Cuocete per una decina di minuti a seconda della pezzatura e servite con la salsa.
*ndp: nota della petula