Periodo di pranzi veloci, cene fatte da altri e fughe in ristoranti.
A vantaggio di chi ha poco tempo, non ha voglia e crede che la macrobiotica sia solo per chi sta a casa, non lavora e trascorre le serate a metter a bagno gli azuki. Al di là del fatto che è solo questione di organizzazione, di saper gestire dispensa e freezer ... un po' di macrobiotica sprint ;))
I noodles non mancano mai in dispensa, che siano udon, soba o spaghetti di riso son la salvezza quando giro per la cucina, meglio mi rigiro viste le microbiche dimensioni, non sapendo che fare o che voglio mangiare (stessa scena davanti all'armadio...) e non ho voglia né di pasta né di riso, insomma son in fase rognosa.
Di solito prediligo la soba, ma gli udon si addicono meglio alle salsine cremose e questo li rende anche più facili da mangiare con le bacchette.
Gli udon vengono spesso venduti in pacchetti in cui sono divisi a mazzetti (dose per uno che ha fame normale) o freschi/precotti in pacchetti da dose singola, per le dosi dipende da cosa trovate.
300 gr di udon freschi
2 cucchiai di tahina (o crema di arachidi bio senza zucchero)
2 cucchiai di mirin
mezzo cucchiaino di salsa di soia
2 cucchiai di semi misti (zucca, sesamo...)
Cuocete gli udon e sciacquateli velocemente sotto acqua corrente fredda in modo da eliminare l'amido in eccesso (se non la fate vi ritroverete un ammasso colloso).
Sciogliete la tahina nel mirin, unite la soia e qualche cucchiaino di acqua calda fino a ottenere una crema non troppo densa.
In una padella fate tostare a secco i semini e poi unite gli udon e la salsa facendo saltare per qualche minuto. Se il tutto fosse troppo denso unite poca acqua calda.