Cibo e ricette in versione macrobiotica, forse. Perché la macrobiotica non è noiosa o cibo per pennuti...
venerdì, settembre 28, 2007
La focaccina del sabato
o del quando si ha tempo ;-)
Con temperature più basse e, spero, qualche fine settimana a meno di 70 km dalla mia cucina, si ricomincia a fra pane, pizza e focaccia.
Una lievitazione lunga, farina integrale, pochissimo lievito e una marea di olive.
La lievitazione lunga rende la focaccia più morbida e soprattutto più digeribile. Sono un'entusiasta del sistema frigo perché mi consente di impastare la sera e dimenticarmene fino al giorno dopo.
Ho usato olive taggiasche snocciolate sott'olio ben scolate ... per questo non troverete indicazioni su olio nell'impasto. Per il peso fate voi...io ne ho messe tantissime con ovvie difficoltà nell'impastare ma ne è valsa la pena ;-D
300 gr di farina 0
200 gr di farina integrale
4 gr di lievito di birra secco o 8 di lievito di birra fresco
1/2 cucchiaino di sale
3/4 di vasetto di olive taggiasche sott'olio snocciolate
300 gr di acqua tiepida
1/2 cucchiaio di malto d'orzo
Sciogliete il malto nell'acqua tiepida (con il lievito di birra se questo è fresco). Miscelate le farine e il lievito secco poi unite l'acqua a cucchiaiate fino a ottenere un impasto morbido, elastico e non appiccicoso. Impastate a lungo sbatacchiando la pasta, poi fate una palla, mettetela in una ciotola leggermente unta e copritela con della pellicola per alimenti. Mettete in frigo la ciotola e lasciate lievitare lentamente per almeno 8 ore o tutta la notte.
La mattina tirate fuori dal frigo l'impasto e lasciatelo tornare a temperatura ambiente.
A questo punto rompete la lievitazione e reimpastate unendo le olive.
Stendete su una teglia, coprite con un telo e attendete che la focaccia raddoppi di volume (luogo tiepido e lontano da correnti d'aria).
Prima di infornare emulsionate 1 cucchiaio d'olio con 2 cucchiai d'acqua e con le dita passate sulla focaccia questa miscela facendo dei buchetti con le dita (andateci leggeri altrimenti fate danni ;-)).
Cuocete in forno a 200° per 20 minuti.
Si congela bene a fette.
ciao! A parte i complimenti al tuo blog che seguo assiduamente, soprattutto per le ricette "naturali" che ci proponi, ho una domanda da farti.
RispondiEliminaAl posto del malto posso usare qualcos'altro? E' fondamentale per la lievitazione? Grazie per la risposta.
ila...puoi usare il miele anche se il gusto no lo stesso. il malto dà un gusto particolare all'impasto e serve come starter per la lievitazione ma io spesso lo dimentico e il pane o la focaccia lievita comunque. grazie a te di leggermi!!!! ;-*
RispondiEliminabene, grazie per la risposta! Domani "sfocaccerò" per bene ( di tutte le focacce che ho fatto, non ce ne è stata una che mi abbia soddisfatta!...certo, come la genovese....) A presto!
RispondiEliminaBuona! e bellissima ricetta come sempre,quasi quasi la provo e ci metto pure i pomodori secchi...ma la quantità delle olive su per giù?
RispondiEliminaPetula leggo spesso che congeli i piatti che prepari quindi volevo chiederti un consiglio..l'amasake si può congelare? A casa lo mangio solo io ma sulla confezione c'è scritto di consumarlo entro una settimana...non riesco, a meno che non faccia un dolce! Posso congelarlo secondo te? Grazie!
RispondiEliminaMa che bello questo blog!!
RispondiEliminaL'ho scoperto da poco ma è veramente super interessante.
Complimenti alla cuoca...petulante! :-))
La metto tra le ricete da provare anche se, per ridurre ulteriormente il lievito (attorno all 1%: 5 gr di lievito fresco per 500g di farina) proverò a farlo lievitare a 20° per dodici ore.
RispondiEliminaRemy
Troppo buone quelle olive!!
RispondiEliminaPrima o poi la faccio!!
muccasbronza...non le ho pesate. erano più di mezzo vasetto di quelli da 250.
RispondiEliminamagie vegan...mai provato. l'amasake con me dura molto meno id una settimana. essendo un prodotto fermentato con la congelazione if ermeti un pochino si ammazzano. prova se vuoi con una piccola quantità.
remy...facciamo parte del club dei maniaci del meno lievito possibile ;-DDDD; prima o poi mi dimenticherò di metterlo del tutto. se penso che ho fatto corsi dove ne mettevano un panetto per 500 gr (roba da farti lievitare anche i piedi ;-DD)
pollina...grazie! benvenuta!
Ho provato la ricetta e il risultato è stato grandioso, non sapevo assolutamente che la lievitazione potesse avvenire anche nel frigo.
RispondiEliminaGrazie :-)
Bellissima questa ricetta!!! Il prossimo fine settimana me la regalerò! Grazie mille!
RispondiEliminaAnche a casa mia l'amasake dura mooolto meno di una settimana :D
Ok grazie! Ma come lo usi l'amasake? io al massimo lo spalmo su del pane o fette integrali la mattina! Ne fai dei dolci?! o lo mangi così tipo budino?
RispondiEliminadirettamente dal barattolo a cucchiaiate....ci son cose che non penso proprio a fare in modo diverso ;-)))
RispondiEliminaciao! ho scoperto il tuo blog ed è interessantissimo. Scusa la domanda sciocca ma il sale.. quando lo devo mettere? per quel poco che sapevo blocca la lievitazione e quindi va nell'impasto principale oppure va messo la mattina dopo aver tolto l'impasto dal frigo? il problema è che a quel punto diventa difficile da distribuire uniformemente! Grazie mille e ancora complimenti
RispondiEliminail sale non va messo a contatto diretto con il lievito (che vuol dire cubettino di lievito e sale sopra....), io lo metto in un angolino e lo aggiungo man mano che impasto in questo modo la farina e l'acqua fan da barriera.
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