martedì, ottobre 31, 2006

Gyoza dolci



I gyoza sono i ravioli giapponesi.
Poco conosciuti in Italia dove la cucina giapponese si limita sovente solo al sushi e a qualche zuppa, sono invece base dell'alimentazione quotidiana di milioni di giapponesi. Di derivazione cinese, si distinguono per il tipo di cottura molto particolare e per il ripieno di verdure dolci e/o carne.
La pasta di cui sono fatti i gyoza è volendo ripetibile visto che è fatta di sola farina di forza e acqua ... non è però facile rendere la trasparenza di questa pasta e poi a Milano si trova abbastanza facilmente (soliti negozi etnici), già tagliata a dischi e da surgelare. Son macrobiotica, mica maniaca ;-)
La parte difficile è nel chiuderli facendo le piegoline ... si sa i giapponesi sono precisi e se non ci son le piegoline, non sono gyoza (sento ancora la voce della mia insegnante ;-)))
I gyoza tradizionali ve li proporrò nei prossimi giorni, ma la stessa pasta può essere usata per fare dei ravioli dolci buonissimi.

Prendete la pasta per gyoza già pronta o fatela impastando farina di forza (manitoba) e acqua fino a ottenere un impasto liscio, lasciatelo riposare una mezz'ora poi stendetelo in dischi sottilissimi (devo essere trasparenti) di 8/10 cm di diametro.
Mettete un disco sul palmo della mano e riempite con un cucchiaino di marmellata, crema al maltonocciola (io ho usato la composta di zucca ;-)). Bagnate con un pochino di acqua i bordi interni e chiudete a metà, premendo bene. Prendete poi il bordo del raviolo tra pollice e indice e fate delle pieghe (5 o 6) in modo da chiudere bene il ripieno.
Cuocete in forno a 180° per 10 minuti.

12 commenti:

  1. Anonimo11:36 AM

    Ma che belli che sono, non li conoscevo, grazie della ricetta.

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  2. Anonimo11:47 AM

    CIAOOOO PETULAA
    era da un po' che non controllavo il tuo blog e ci sono nuove cose meravigliose!!
    senti volevo chiederti visto che sei stata a londra se puoi consigliare posti per mangiare macro..sia tipo "ristoranti" che tipo supermercati per cucinare poi a casa..grazie mille..!
    sono arrivata giovedi' e per ora mi son rassegnata a mangiare zucchero :(

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  3. ciao fra!
    londra è piena di supermercati etnici di vario genere (uno grande giapponese è in regent street, veri indiani sono in bricklane) e poi trovi ristoranti vegetariani, vegani e giapponesi un po' ovunque.
    in rete dovrebbero essere più siti sui ristoranti a londra (mi viene in mente timeout ma è molto più da locali per la sera).
    gironzola e vedrai che traoverai di tutto. anche i supermercati normali come i tesco hanno ottimi reparti etnici e vegani.

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  4. Anonimo12:07 PM

    ma che belli!
    io aspetto col ditino che batte sulla scrivania, quelli salati...
    ho una crisi di "Japanless" che non ti dico! ;)!

    'spetta!...ma quelli che chiami tu "tradizionali", son quelli al vapore vero?

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  5. Anonimo12:35 PM

    sono stupendi...

    una cottura al vapore no???

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  6. moka...quelli che hanno due cotture (una a vapore) ;-DDD

    monica...no, perchè il ripieno è semiliquido e, oltre a fuoriuscire da ogni parte, ti verrebe fuori una cosa moscia con ripieno moscio (bleach). invece buono è proprio il contrasto con il croccante. a vapore va meglio un ripieno salato e più asciutto.

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  7. che buoni che sono i gyoza: a quintalate ne mangerei...

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  8. Anonimo3:31 PM

    Mmmm!
    Io non li conosco proprio, chissà che buoni!!!!
    Brava Petula!

    P.S. parli di un "insegnante": hai fatto per caso qualche corso di cucina macrobiotica?
    Mi piacerebbe farlo!

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  9. ciao petula.. io i gyoza li adoro, e li ho fatti seguendo la ricetta di kuidaore, li ho nache postati un po' di tempo fa e devo dire che il risultato è stato fantastico!
    reperire gli ingredienti può risultare dififcile, ma per la pasta non ho trovato molta difficolta, anche la cottura mezza alla griglia e mezza al vapore mi è piaciuta tantissimo!

    p.s. la pasta l'ho fatta io e lì è stato veramente un po' difficile!!!

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  10. marcy... parlo di insegnate di cucina giapponese (da non confondere con la macro). per quelli è sufficiente dare un'occhiata in rete, a milano ne fanno parecchi. io sono stata "obbligata" a quello di cucina macrobiotica perchè ho fatto il corso da terapista. non lo consiglio a nessuno. un vero spreco di tempo e soldi. devo essere sincera se sai cucinare anche solo decentemente i corsi di cucina macrobiotica sono meno utili di un buon libro. ne ho consigliati alcuni e ho imparato molto più da quelli e dalla rete.

    veronica...è la pasta il vero casino. ;-D

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  11. Anonimo12:19 AM

    Grazie mille per la risposta!

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  12. Anonimo7:15 PM

    Io li ho mangiati a Kyoto... sono buonissimi!!!

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