Cibo e ricette in versione macrobiotica, forse. Perché la macrobiotica non è noiosa o cibo per pennuti...
venerdì, maggio 20, 2005
Coccole
Un prodotto magico è per me lo sciroppo d'acero della Rapunzel.
Profumato e dolcissimo è ottimo nelle torte (ne aggiungo sempre un cucchiaio alla quantità di malto prevista), sul pane, nelle mousse...
Il pane ai cereali è, invece, la mia coccola settimanale. Frutto di un lievito madre esuberante e di una domenica pigra, ovattata e con tempi lunghissimi adatti a un pane antico.
I chicchi di farro, avena, orzo e segale triturati con il Bimby (magico oggetto giunto nella mia cucina a Natale) in modo da ottenere una farina profumatissima, mescolati a farina di grano, acqua, lievito madre e attesa hanno dato vita questo pane con un caratteristico gusto leggermente acido.
Primo impasto
50 gr di chicchi di farro
50 gr di chicchi d'orzo
50 gr di chicchi di avena (anche fiocchi)
150 gr di lievito madre
120 gr di acqua
1 cucchiaino di malto d'orzo
Ho impastato bene gli ingredienti e messo a lievitare in luogo tiepido (io uso il forno spento) per tre ore fino a quando non è raddoppiato. L'impasto deve essere liscio, ma compatto e abbastanza duro.
Secondo impasto
150 gr di farina integrale di grano
80 gr di manitoba
1 cucchiaio di sale
150 gr di acqua (da aumentare a seconda della consitenza dell'impasto e dell'assorbimento della farina)
In una ciotola capiente ho messo l'acqua intiepidita, spezzetato dentro il primo impasto e ho incominciato a impastare con le mani aggiungendo piano piano le altre farine e il sale. Quando ha raggiunto la consistenza di una pasta morbida ma non appiccicosa, l'ho trasferita sul tavolo e impastato per una decina di minuti fino a farla diventare elastica come il lobo dell'orecchio.
L'ho poi messa messa a lievitare coperta per altre due ore (deve raddoppiare) in un recipiente unto d'olio.
A questo punto l'ho di nuovo trasferita sul tavolo e con molta delicatezza dato la forma di una palla e messa a riposare per altri 40 minuti in una ciotola infarinata. Passato questo tempo ho con delicatezza ribaltato la palla (la farina deve essere sulla parte superiore) su una teglia e messo a cuocere in forno caldo a 200° per 40/50 minuti
Macroconsiglio
L'idea originale non è mia ma proviene dal libro Pane e roba dolce di Valeria e Margherita Simili, che però prevede il lievito di birra e tempi differenti di lievitazione.
Ho inoltre aggiunto la manitoba per aiutare la lievitazione visto che questi pani tendono a essere pesanti, un po' delle mattonelle per intenderci.
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