Cibo e ricette in versione macrobiotica, forse. Perché la macrobiotica non è noiosa o cibo per pennuti...
venerdì, settembre 19, 2014
Pane piatto
Lo so è una traduzione becera di flat bread, una categoria di pani che va dalla focaccia alla pita e che nei paesi anglosassoni è molto amato ed è la mia salvezza nelle cene all'ultimo momento (si congela in modo magnifico), quando il marito finisce il pane, a colazione quando manca di tutto o ho voglia di viziarmi, come nella foto.
Inoltre mi consente di smaltire le eccedenze di pasta madre e di farine.
Io adotto il sistema 3/4 di cottura e poi grill da surgelato, in questo modo diventa un po' croccantina la superficie, ma nulla vieta di cuocerlo del tutto e poi scongelarlo a temperatura ambiente con passata velocissima in forno così da gustarlo più morbido.
Non ho provato a farlo con il lievito di birra, perché sono intollerante, ma per 500 gr di farina non metterei più di 3 gr di lievito secco o 8 di fresco. I tempi di lievitazione saranno un po' più rapidi.
Non usate mai acqua tiepida o calda con la pasta madre, i fermenti soccomberanno e allora non potrete lamentarvi che il pane non lievita.
500 gr di farina (miscela di farina 0, integrale oppure farro/orzo per un gusto più particolare)
100/150 gr di pasta madre rinfrescata
320 ml di acqua
1 c di olio extra vergine
sale
Sciogliete bene la pasta madre nell'acqua (potete anche lasciarla a mollo per un'oretta), poi unite l'olio, le farine e infine il sale. Impastate facendo assorbire per bene l'acqua alla farina e fino a ottenere un impasto elastico, morbido e non appiccicoso (con l'impastatrice ci vorranno 5/8 minuti, a mano non meno di 15). Fate una palla e mettetela a lievitare un una ciotola leggermente oliata e coperta con un panno umido. Se fa freddo, cacciatela nel forno con la luce accesa.
Quando è raddoppiata, dividetela in due e stendetela in due teglie coperte di carta forno; non deve essere più spessa di un cm.
Lasciatela riposare il tempo di portare a temperatura il forno (10/15 minuti) sempre coperta con un panno umido.
Se volete mangiarlo subito, cuocete a 220° per 10 minuti, abbassate a 200 per altri 5 fino a quando la superficie è bella bollosa e dorata.
Se invece volete congelarlo cuocete per 10 minuti a 220° fate raffreddare, tagliate a pezzi, mettete nei sacchetti e poi in freezer. Al momenti di consumarlo dovrete solo metterla sotto il grill per 3/4 minuti senza nemmeno scongelarla.
Di solito servo questo pane a striscette con hummus o salsine varie.
In alternativa e sempre in onda mediorientale, potete mischiare un cucchiaio di zaatar o dukkah con un cucchiaio abbondante di olio, un pizzico di sale e spalmare il composto sul pane caldo.
giovedì, settembre 04, 2014
Tabouleh
Nemmeno provo a scusarmi per l'assenza, tanto dovrei essere avvolta in tonnellate di cenere per la mia pigrizia e distrazione.
E' un anno non complicato, ma pieno di nuovi inizi, riscoperte, fermate e riavvi, addii cercati ed esaltanti incontri. Di fondo tutte cose che mi hanno distratto non tanto dalla cucina (forse persino da quella ...), quanto dal far foto, dal documentare gli esperimenti prima di mangiarli e dal prendere appunti.
Mi auguro di mettere alcuni punti fermi o almeno punti e virgole con il proseguire dell'autunno, dato che quest'anno al nord l'estate non è mai sul serio arrivata e forse sono trai pochi che non si è molto lamentata della cosa.
La mia passione per la cucina degli altri continua e in questo periodo mi sto orientando verso il medioriente, grazie anche a un delizioso librino francese Liban di Linda Louis.
Il tabouleh è un po' come lo strudel di mele, ci sono decine di ricette differenti, ma quello libanese è il mio preferito, visto che non prevede gli odiatissimi cetrioli.
E' decisamente un piatto estivo e da mangiare non in enormi quantità dato che è quasi tutto crudo e freddo e la notevole quantità di prezzemolo. E' però molto sfizioso, ricchissimo in vitamine, antiossidanti e sali minerali, soprattutto calcio e ferro. Perfetto se accompagnato da pita o pane integrale. Ideale è farlo la mattina e consumarlo la sera in modo che i sapori si siano ben amalgamati.
2 mazzi di prezzemolo (più o meno 150/180 gr)
2 cucchiai di bulghur integrale (40 gr)
2 pomodori grandi o 8 datterini
2 cipollotti
2 cucchiai di succo di limone
4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
sale
Lavate e tritate non troppo finemente in prezzemolo.
Sciacquate e cuocete il bulghur in acqua salata per 15 minuti, poi scolatelo e asciugatelo bene. Se volte una consistenza croccante fatelo asciugare in una padella o in forno, tenendolo d'occhio perché brucia che è un piacere.
Tagliate a fettine sottili i cipollotti e a cubetti i pomodori.
Miscelate bene olio, limone e sale.
In una ciotola unite tutti gli ingredienti e mettete in frigo. Va servito fresco (non congelato) e accompagnato da salse varie e pane arabo.
Volendo potete sostituire parte del prezzemolo con la menta, ma per quanto ne abbia il terrazzo invaso, non la amo moltissimo e mio marito proprio la detesta.
Lo so ho dei mici molto strani, di solito prima rubano, poi assaggiano e, quando non piace ci giocano e spargono i rimasugli per casa.