lunedì, maggio 27, 2013

A volte ritornano ...
















Dopo mesi di poche novità da cucinare, di troppi impegni e di mancata primavera (oddio, oggi ci sono le temperature di marzo ...) rieccomi: ero in letargo e di uscire dalla mia calda grotta non se ne parlava proprio.

D'altronde non mi sono quasi azzardata a cucinare cibi più freddi e primaverili: le temperature erano polari e le verdure stesse non erano un granché. Il mio corpo ha ancora bisogno di zuppone calde più che di torte salate e verdure crude.
Persino il mio terrazzo ha vegetato fino a fine a aprile ... e le piante mi guardano ancora con odio per avergli tolto tutte le copertine ed ho passato (passo e credo passerò, viste le previsioni) troppo tempo a ripararle dall'eccesso di pioggia più che a goderne i frutti.

L'unica cosa molto coltivata durante gli scorsi mesi è stata la pasta madre.
Suicidatane una due anni fa causa trasloco e troppo poco tempo a disposizione, ho deciso di riniziare a produrre pane e pizza con la pasta madre grazie a un'allergia ai lieviti che è tornata a tormentarmi e alla decisione  molto autonoma (ehmmm) del marito di abbandonare la colazione con brioche per quella con pane e marmellata.

Me ne sono fatta regalare un pezzetto da un'amica speciale e così sono tornata ai vecchi riti di rinfreschi e cura del "blobbino".

Ho una pasta madre molto attiva, che raddoppia in meno di due ore e che a volte avanza e così quando non abbondo in pane o pizza o focaccia, la trasformo in una via di mezzo tra la piadina e il chapati.

Non ci sono dosi, se non prendere la pasta avanzata, farla lievitare per un'ora al caldo e poi farne tante palline da appiattire con il mattarello e cuocere sulla piastra fino a un leggero abbrustolimento della superficie,
All'impasto potete aggiungere erbe aromatiche fresche o secche, buccia di limone, semi di sesamo etc.

Si cuociono e si servono belle calde, magari con hummus e cuscus.